LA MIA PAGINA FLICKR

domenica 31 marzo 2024

PASQUA CON POLEMICA

 


Negli ultimi dodici mesi molte federazioni sportive stanno riammettendo atleti russi in forma neutrale, un livello di partecipazione individuale non in nome e per conto della Russia.

Non sono d’accordo.

Anche se proprio lo sport dovrebbe essere l’elemento in grado di abbattere ogni barriera e consentire un’unione globale, senza confini né distinzioni, è proprio nell’ambito delle sanzioni alla Russia che invece dovremmo, nostro malgrado e nell’ottica di un disegno di efficacia, mettere seriamente in difficoltà questi atleti anche a livello individuale.

Creare loro disagio perché lo avvertano pesantemente, in maniera frustrante,
e perché  possano ribaltare l’imbarazzo dell’esclusione  NON su chi impedisce loro di gareggiare, giocare, esibirsi, ma verso la causa madre:
la politica russa con i suoi sciagurati comportamenti.

Ogni atleta proveniente dalla Russia, attualmente, continua a competere, a viaggiare, a esercitare la propria disciplina fuori dai confini, accettando di non rappresentare la Russia.

Non può bastare.
Deve invece andare incontro ad enormi ostacoli.
Deve restarsene a casa. E covare astio.  
E le difficoltà, questi impedimenti reali e oggettivi, devono aiutare a maturare un cambiamento nell’intera impalcatura della società russa: il malcontento e la protesta devono prendere coscienza.
Indignazione e reazioni divenire una costante.    
Fare in modo che dissenso e insoddisfazione di un’intera piazza, di ogni categoria, dell’intera collettività semino discordia e dissapori.
Far capire che certe condotte scellerate andranno a ricasco dell’intera popolazione russa, e ogni cittadino sarà costretto a scontare una penale: di azione, di libertà, di movimento.

Ma se continuiamo a sanzionare all’acqua di rose, forse significa che non ci preoccupa alimentare una guerra sanguinosa, o magari interessa solo vendere armi.

Magari pensando che non arriveranno mai a sparare qui.

Una Serena Pasqua a tutti i miei amici bloggers!

67 commenti:

  1. Concordo,devono starsene a casa.
    Buona Pasqua.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Augurissimi anche a te.. che poi tanto, trovano Sinner.. almeno avevano la scusa.. ;)

      Elimina
  2. Ha una visione della Storia a senso unico, deviata dal mainstream americano. Cerca Andrea Roccelli su google solo per avere un'idea di quello che Zelensky ha fatto e continua a fare in Donbass e in Donetsk.
    Sandro

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nessuno è angelico nella storia, non gli americani, non gli ucraini, tantomeno noi italiani. Ma la guerra, ogni guerra, potrebbe finire in un attimo, usando il buon senso e le esatte sanzioni.
      Non accade perché il vero dio dell'economia sono le Armi. Vergognosa Reliquia del Mondo.

      Elimina
    2. Tanto per cominciare è dimostrato che le sanzioni non servono a nulla e anche questa è una mossa del governo americano congiunto all'UE. Fra russi e americani c'era un patto stipulato nel 1989, patto a cui la Nato è venuta subito meno, ma di questo si dimenticano tutti. Come ci si dimentica la differenza fra Stato e Nazione, che serve a capire perché l'Ucraina sta massacrando il Donbass. È incredibile voler continuare a negare l'evidenza, a voler vedere l'andamento storico-politico del mondo solo da un punto di vista. Non mi stupisce che Assange sia in galera, è grazie a questo sistema unilaterale: dire la verità è scomodo.
      Per quanto riguarda le sanzioni, per esempio, se magari volessimo illuderci che funzionano potremo darle a chi produce e vende armi: a Biden, alla Meloni, al Cancelliere tedesco e via ancora... ma le favole si raccontano ai bambini.
      Sandro

      Elimina
    3. Le sanzioni funzionerebbero, ma le armi rendono meglio, e di più, lo sappiamo bene.

      Elimina
    4. Allora ti sei risposto da solo.
      Tutti pacifisti, a parole. Poi però le armi rendono di più, si vendono, si fanno soldoni, si crea il progresso dell'Occidente... quindi le sanzioni non servono a niente, così come non serve a niente offendere e discriminare il popolo russo e tutti quei civili di ogni paese del mondo coinvolti loro malgrado in una schifosa guerra.
      Sandro.

      Elimina
    5. Io penso solo a soluzioni che rendano inutile l'opzione delle armi. Parliamo di utopia purtroppo, ma non puoi dirmi che le sanzioni non funzionerebbero. Non vengono applicate, ed è un discorso "leggermente" diverso.

      Elimina
  3. Franco, sono d'accordo.
    Colpire gli atleti russi è una vigliaccata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No Gus, devi creare difficoltà alla popolazione, solo così potrebbe insorgere.

      Elimina
  4. Battaglia di nome è di fatto.
    A mio avviso dovrebbero partecipare a buon titolo è diritto sportivo, che non ha nulla a che vedere con una squallida guerra non condivisa da nessuno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se metti contro un dittatore il proprio popolo, sei oltre metà dell'opera.

      Elimina
    2. Il popolo russo non conosce la democrazia e preferisce il dittatore. Ti schieri con lui e nessuno di rompe i coglioni.

      Elimina
    3. Vediamo se i tennisti, i ciclisti, i cestisti, gli atleti tutti li facciamo rimanere sul Don a pescare quanto sono contenti..

      Elimina
  5. https://live-tennis.eu/it/classifica-ufficiale-atp

    RispondiElimina
  6. Per me gli atleti non c'entrano niente.
    Intendiamoci, che gareggino o meno per me è ininfluente, ma non credo abbiano colpa loro di quel che fa la Russia come Stato.
    E' come dare contro i figli per far penare il padre.
    Un abbraccio e Buona pasqua.

    RispondiElimina
  7. Vagliare il singolo atleta per stabilire se è d'accordo col regime e ammetterlo alle gare se si mostra dissidente sembra una buona idea, a patto, in questo caso, che si mostrino dichiarazioni ufficiali perché il pubblico sappia. Altrimenti, credo che per tenere in piedi la serietà delle sanzioni non ci sia alternativa al blocco totale verso tutto ciò che è russo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Blocco totale, certo non al ridicolo di non far leggere Tolstoj a scuola.

      Elimina
  8. Sono in perfetto accordo con quanto ha scritto Katrina.

    "Creare loro disagio perché lo avvertano pesantemente, in maniera frustrante,
    e perché possano ribaltare l’imbarazzo dell’esclusione NON su chi impedisce loro di gareggiare, giocare, esibirsi, ma verso la causa madre:
    la politica russa con i suoi sciagurati comportamenti"

    Più che ribaltare l' imbarazzo dell'esclusione verso la causa madre,quale politica russa sciagurata io mi sentirei profondamente pilotata a fare parte integrante di un'altra manovra di guerra che usa altri strumenti sostitutivi alle armi .
    Franco anche no eh...

    Serena Pasqua a tutti :)


    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "altri strumenti sostitutivi alle armi" ..e te pare poco?! ;)
      Buona Pasquetta di venticello tignoso..

      Elimina
    2. "Pasqua con polemica", effettivamente hai centrato il titolo ,una forma di preavviso:)

      Buona Pasquetta di meditazione:)

      P.s
      Non conosco il "venticello tignoso".

      L.

      Elimina
    3. Oggi a Roma imperversa.. lo stendino in terrazza voleva evadere.. ma mollette "soldato" hanno impedito il peggio e balaustre fortificate disinnescato la fuga (ecco le uniche battaglie cui vorrei assistere)

      Elimina
  9. Non sono d'accordo, arte e sport devono restare porte aperte per un minimo di dialogo. Per contro le fuoriserie tedesche continuano ad essere importate in Russia attraverso qualche staterello compiacente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti alla base di tutto ci sono sanzioni assolutamente farlocche. C'è chi può andare ancora in vacanza in Russia. Assurdo e ridicolo.

      Elimina
    2. https://it.ivisa.com/russia/blog/visitare-mosca-in-russia-nel-2024

      Elimina
  10. La penso come te, poiché in somma questi atleti con i loro voti finiscono per sostenere a Putin - sebbene di sicuro non lo sappiamo, quello che vota ciascuno -.
    In ogni caso, restano iscritti a titolo individuale ma a che nazione rappresentano? Poiché la sua nazionalità, suppongo, continuerà ad essere la Russa...

    podi-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che il loro voto singolo, conta chi li segue, li tifa, li guarda, li applaude.. costretti a casa muoverebbero rabbia..

      Elimina
  11. Temo anch'io che sarebbe solo una porcata.senza alcuna conseguenza degna di nota. Cultura e sport stiano fuori, o meglio, al di sopra delle schifezze che economia e finanza e patriottismi da sagra riescono a creare. Anzi: tutti gli atleti dovrebbero gareggiare senza bandiera..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che sia un porcata indubbio. Ma se può servire a stopparne una peggiore? Il dubbio non ti sfiora?

      Elimina
  12. Forse non servirebbe neppure quello, perché poi il discorso dovrebbe essere più globale. Tipo: perché gli atleti israeliani non sono mai stati esclusi dagli eventi sportivi?...
    E niente, viviamo in un mondo difficile. Comunque buona Pasqua!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti c'è stato un tempo in cui mi chiedevo - alla luce delle mie fragili competenze geografiche - come mai il Maccabi Tel Aviv partecipasse al Campionato Europeo di Basket .. ;)

      Elimina
  13. Gli atleti non possono pagare le colpe dei loro governi.
    Buon lunedì di Pasquetta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Possono riscattarle, invece. facendo leva sul malcontento di chi non può vedere i propri beniamini all'opera.

      Elimina
  14. Come ex sportiva in tempi lontani, penso che non ci dovrebbero essere discriminazioni di alcun genere, Ci hanno insegnato che lo sport unisce.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo sport unisce, e infervora anche. Da qui l'idea di poterlo usare come grimaldello per indignare una popolazione contro il tiranno. Facciamo un torto agli sportivi russi, ma temporaneo, al fine di una bellezza futura, di una sportività universale.

      Elimina
  15. Penso che bisognerebbe creare problemi anche agli atleti russi, perchè così sarebbero più propensi a dissentire dalla politica violenta, e fuori tempo, del dittatore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono il primo a voler salvaguardare lo sport come enorme risorsa universale, ed infatti deve servire da grimaldello per ribaltare l'opinione pubblica. Dobbiamo provarle tutte.

      Elimina
  16. Buona Pasquetta Franco, tiri giù un tema che ho molto seguito. Penso che lo sport deve essere libero se dilettante e no se è un mestiere. Se sei pagato o associato ad un finanziatore bene parlarne. Chi si impegna in allenamenti pesanti ed è escluso dalla competizioni di confronto non merita un dispiacere così grande.

    RispondiElimina
  17. Ti propongo un "contro-post".
    Titolo:
    Pasquetta col dubbio.
    Svolgimento
    Dopo le vibranti parole del post di cui sopra sul tema dello sport e mentre ci si sperticava a esprimere l'ennesimo commento sullo scandaloso tema del conflitto ucraino russo anzi russo ucraino, a Pisa, quindi, nel frattempo si decide a di "riconsiderare" gli accordi di collaborazione universitaria (e deduco scientifica) con la/le università di Israele.
    Al riguardo, quindi, quale è, Franco e onorevoli commentatori tutti, la tua/vostra idea?
    Se le (sedi di) università sono luoghi di somma sapienza, conoscenza e ricerca quanta "politica" nel senso dello schieramento odierno deve essere tollerata? La ricerca si schiera? Si deve schierare?? È schierata?
    Non riesco ad immaginare un dottorato di ricerca in diritto tributario o medicina del lavoro... filosionista o filopalestinese.
    Datemi, fornite, please, il vostro prezioso contributo.
    Grazie.
    A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le università non sono mai state un luogo di pensiero fine a se stesso e neutrale, a partire dai tempi del caro Dante. Ricordi gli anni Settanta? Chi armò le mani dei terroristi, se non i baroni universitari?
      Bisognerebbe imparare a pensare con la propria testa, anche da giovani, a costo di venire additati come folli e pericolosi per "il sistema".
      Solo così si può cominciare a vedere la realtà sotto le sue sfumature e capire quanto marciume c'è nel mondo.
      Buona serata Antonio.
      Sandro.

      Elimina
    2. Sono d'accordo nell'interrompere eventuali collaborazioni universitarie, nella stessa ottica che riguarda decisioni sullo sport. Ogni paese che compia atti sconsiderati va boicottato a tutti i livelli. Il malcontento si crea su una pista di atletica dove nessuno viene più a correre, in un borsino di finanza senza scambi di valuta, in un'agenzia di viaggio impossibiltata a ricevere e organizzare viaggi, in un'aula di università con i corsi di medicina del lavoro rigorosamente locali.

      Elimina
  18. - Al riguardo, quindi, quale è, Franco e onorevoli commentatori tutti, la tua/vostra idea?"

    Credo che tutto ciò che scatena le guerre è la conseguenza di un allontanarsi dall'organo principale.Non esistono organi di altra natura che possano direzionarci nell'agire contro noi stessi.In fondo siamo e saremo il risultato delle nostre scelte.

    Come scrive Sandro più su ,si deve correre il rischio di venire anche additati come folli e pericolosi ,(!?)vedendo la realtà sotto altre sfumature distinguendo il marciume nel mondo,ragionando non solo però di testa ma in equilibrio con l'organo principale ,il nostro cuore!Rivoluzionari come e con l'Amore di Cristo,non sostituendosi ad altre forme di dittatura.I russi ,gli ucraini, gli israeliani ,i palestinesi e ogni singola persona del mondo dovrebbe auspicare allo stesso Amore,attingere da questa fonte .

    Sarò folle nel dire questo ma è l'unica follia che non mi imprigiona al male,non mi incatena a nulla,anzi si acquisisce il senso di libertà di cui tutti possiamo far parte.

    L.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Immagina che il cuore pompi sangue. E basta. E sia il cervello a creare sfumature, emozioni, scenari. Comunque non saremmo imprigionati al male, a ben considerare.
      Forse anche meno fallacemente che illudendoci di folle bellezza.
      Me lo auguro, comunque, un amore a tracimare ogni nervo, ogni singola cellula. Me lo auguro.

      Elimina
    2. Quando hai conosciuto la donna che ti sta accanto,il cuore pompava
      sangue mentre batteva più forte.Sembra un dettaglio inutile e ce ne dimentichiamo.Eppure è la stessa essenza dell' Amore che te stesso conosci...

      Franco io parlo di "cuore"
      come sede della coscienza, là dove Dio ha impresso la sua legge morale, la consapevolezza di sé stessi,da cui spesso rifuggiamo .Non possiamo risolvere nessun dilemma esteriore senza la consapevolezza del nostro essere,anzi a volte diventano pretesti per non guardarsi attentamente dentro!Prede di un nemico esteriore da combattere più che riconoscenza del bene di cui siamo capaci.

      L.


      Elimina
    3. Non ti do torto eppure.. eppure vediamo tutti come mal funziona questo mondo splendido cui dovremmo tributare solo estremi grazie dall'alba al crepuscolo. Spesso mi chiedo in quale anfratto di una moltitudine immensa di esseri Dio abbia impresso la sua legge morale, da quali e quante macerie sia stato ricoperto il suo sigillo luminoso, e non riesco a darmi risposta, ma aiuto a scavare a mani nude per quel che posso, anche solo scrivendo un rigo alla volta.

      Elimina
  19. "Non può bastare.
    Deve invece andare incontro ad enormi ostacoli.
    Deve restarsene a casa. E covare astio"

    Quindi le colpe di uno Stato dovrebbero ricadere sui suoi cittadini. Quindi un atleta dovrebbe abiurare il suo Paese o il governo dello stesso ben sapendo che come conseguenza potrebbe esserci il rischio di ritorsione anche fisiche non solo su di lui ma anche sui suoi familiari? Non sono d'accordo e la penso esattamente come Cavaliere Oscuro del Web. Aggiungo che io in quel tuo passaggio ho avvertito lo stesso astio che molti provavano verso chi non si voleva inoculare quel veleno, e che doveva quindi essere segregato quando poi i fatti hanno dimostrato che chi era diffidente aveva ragione, con la profonda differenza che almeno chi non voleva pungersi lo sceglieva, qui invece non sono gli atleti russi a volere la guerra, almeno non tutti, non sono gli atleti russi ad averla scatenata quindi vengono sanzionati per colpe non loro. Aggiungo e concludo che secondo me il divieto di gareggiare e fare quello che più amano invece che invogliarli a sentire disagio e fastidio verso il loro governo, può solo provocare "Astio" verso chi crea loro un impedimento per un qualcosa di cui non hanno colpa e che non hanno nemmeno scelto di volere o condividere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La questione vax no vax è difficilmente assimilabile a quello che vado proponendo. Qui è uno Stato contro il Mondo. E va contrastato dall'interno. Se non vado alle Olimpiadi perché non mi ospitano che ritorsioni dovrei avere dal mio Governo, forse solo perché gli dico "ehi, vedi di non far arrabbiare il mondo che altrimenti neanche posso provare a vincere una medaglia!"
      Un governo, qualsiasi governo, deve sentire la vicinanza del popolo. Ma se al popolo comincio a togliere il panem (turismo, importazioni, cibi) e anche il circensens, sono convinto che qualcosa si smuova. Oppure sganciamo bombe, come sempre fatto..

      Elimina
    2. Il punto è che la sanzione presuppone che per il solo fatto che l'atleta sia russo sicuramente è schierato con Putin. Se un atleta fosse contrario non pensi che invece non punirlo non lo invoglierebbe magari ad uscire allo scoperto manifestando il suo dissenso? Immagina la scena; olimpiadi atleta famoso/a russo/a vince l'oro ed alla cerimonia mentre suona l'inno russo, l'atleta tira fuori e si avvolge con una bandiera ucraina...

      PS: non credo che blogspot valuti i pro ed i contro, sono finiti in spam anche miei commenti favorevoli ai tuoi post 😁

      Elimina
    3. La sanzione non presuppone che l'atleta sia filo Putin. Presuppone che non ti faccio esercitare fuori dal tuo paese. Se sei filo Putin che problema c'è? Giochi a tennis sul Don. Se invece ti rode magari qualcosa la otteniamo. Forse.

      Elimina
  20. Il mio commento è finito in spam. dannato blogspot 😈😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Trovato! ..che poi non capisco perché alcuni sì, alcuni no.. forse Blogspot valuta i pro e i contro il titolare del post?! ahahah.. un abbraccio Daniele!

      Elimina
  21. Mi manca Rajanii Rehana.. che per caso dissenta?! ;)

    RispondiElimina
  22. dubito che gli atleti russi anche se effettivamente esclusi possano fare la benchè minima pressione sulla politica del Cremlino.
    massimolegnani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Voglio immaginare che roda al popolo tifoso. Lo so..c'ho una bella immaginazione.. ;)

      Elimina
  23. CARO FRANCO, ma ti pare che possa mettere lo spam a TE? Sei una persona cara, positiva e poi preferisco un dialogo, magari impertinente ma dialogo sempre. Hai trascorso giornate serene?A presto. NN mi interesso di calcio, veramente di sports in genere. Pensa che io giocavo a tennis e il sabato mattina partivo presto per andare a sciare.....Oggi col "trabiccolo" vado solo a fare laspesa.Ma sono qui con i piedi appoggiati ben bene a terra.La mia vita vissuta molto intensamente è un viaggio a cui sorridere ricordando paesaggi e profumi Abbraccioni. A Pasqua nn si bisticcia! Bacio
    .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu e Farfalla una dopo l'altra.. Pasqua fa miracoli davvero!!.. lo spam a volte è un automatismo incontrollabile.. il "trabiccolo" lo usa anche papà e non si vuole fermare, grazie a Dio.. un abbraccio forte!! ;)

      Elimina
  24. Ecco il mio grande ritorno 🤣🤣🤣
    Però leggo una cosa che mi lascia interdetta: "la politica russa con i suoi sciagurati comportamenti"
    Sciagurati??? E perché mai? La Russia si sta riprendendo i territori che erano suoi, che kruscioff regalò all'Ucraina. Senza contare che gli abitanti della Crimea nel 94 e donbass nel 2014 fecero entrambi un referendum dove dichiararono chiaramente che volevano tornare ad essere cittadini russi. Il donbass o meglio i separatisti hanno richiesto loro l'intervento russo.
    Quindi...
    Se poi vuoi toccare il discorso sportivo, sono pienamente concorde che lo sport debba unire, un po' come la musica.❤️👋

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ops dimenticavo. Se oggi non è ancora scoppiata una guerra dobbiamo ringraziare Putin che mantiene un sangue freddo e non risponde alle provocazioni

      Elimina
    2. Un ultima cosa. Il 6 aprile al teatro Flavio di Roma verrà proiettato un film documentario sul Donbass. Visto che sei di Roma. ❤️👋

      Elimina
    3. Credo che non sia così folle da scatenarne una.. spero almeno.. teatro Flavio? Potrebbe essere un'idea.. bentornata Frafalla!! ;)

      Elimina
  25. Risposte
    1. ricordati Franco che un giorno anche se sarà lontano , ma un giorno arriverà che quel abbraccio e sarà vero e non solo scritto ma sai che piangerò , si piangerò ma di gioia ed emozione....dietro in macchina ho una cosa tua che mi hai mandato è sempre li con me nel crucotto....prima era in un comodino ora sai in un cruscotto.

      Elimina
    2. Voglio crederlo neanche troppo lontano.. ;)

      Elimina

Sottolineature