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sabato 3 febbraio 2024

FAVOLOSO CALVINO


 In occasione del centenario di Italo Calvino, le Scuderie del Quirinale, a Roma, organizzano un viaggio nella vita di questo poliedrico ed eclettico scrittore, genio del Novecento e autore di romanzi, saggi ed articoli che hanno segnato la letteratura mondiale.


Seppur meraviglioso l'immergersi delicato in un mondo di scrittura, invenzione, sensibilità, questa mostra non ha fatto strike.
Certo Calvino non ha l'apparente appeal di un Van Gogh e non incuriosisce come Escher, e non gode di agevole interpretazione anche se tutta una letteratura ha attinto da lui, da Manganelli fino a Baricco.


Bisogna entrare nella sua bolla creativa, accomodarsi tra i suoi disegni, rileggere le sue brutte copie fitte di cancellature, rimandi, note a margine. Soprattutto rileggere nuovamente. 

Comprendere il suo essere universale, il viaggiare per scoprire, per immergersi nel suo mondo di ricerca e fantasia. Calvino ha sconvolto decenni di piani di lettura: prolifico, autorevole, enigmatico, incurante dei giudizi. 




Forse anche Calvino risulta intraducibile a tanti, perché non ci accostiamo alla sua curiosità, ci appare eccessiva, mentre è solo un voltare pagine polverose, lette già infinite volte. 











51 commenti:

  1. in effetti Calvino, per quanto famoso e poliedrico, ha poco appeal, forse per via della scrittura un poco ostica, piuttosto distaccata. Di lui non ho letto molto e ho trovato le sue città invisibili affascinanti sul piano razionale ma distanti (noiose?) sul coinvolgimento emotivo. Forse avessi letto letto le sue opere più fantasiose come il barone rampante o il visconte dimezzato, mi sarei fatto un giudizio più positivo.
    massimolegnani

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    1. Io mi sento più vicino a suoi presunti azzardi: Se una notte d'inverno un viaggiatore, Ti con zero, le Cosmicomiche, Momdo scritto e mondo non scritto.. le città invisibili però lo trovo di un fascino incredibile.. ne scrissi già qui..
      https://francobattaglia.blogspot.com/2023/10/gli-abitanti-dottavia.html

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  2. «L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà:
    se ce n’è uno è quello che è già qui,
    l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiano stando insieme.

    Due modi ci sono per non soffrirne.

    Il primo riesce facile a molti:
    accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.

    Il secondo è rischioso ed esige attenzione e approfondimento continui:
    cercare e saper riconoscere che e che cosa,
    in mezzo all’inferno,
    non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».
    ( Le città invisibili)
    Calvino è conosciuto in 67 paesi e tradotto in 56 lingue. Italo Calvino è l'intellettuale italiano del Novecento che ha avuto il più significativo impatto su scala mondiale.

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  3. E' uno scrittore di quelli tosti. Di certo combatteva col foglio bianco e aveva come arma solo la penna o la macchina da scrivere. Non c'era la videoscrittura che ti consente di cancellare e riscrivere sull 'istante. Doveva tirare una riga per cancellare quel che non andava, oppure, stracciare il foglio e scriverne un altro. Una vera battaglia. Ma la storia della letteratura ci dice che Italo Calvino, quel combattimento lo ha vinto.

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    1. Ad armi impari, si potrebbe dire, ma con un entusiasmo fenomenale..

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  4. La traduzione sia della prosa che della poesia è comunque sempre interiorizzare e quindi esteriorizzare ciò che le parole lette attivano dentro chi legge .
    interessante e condiviso
    un saluto
    eos

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    1. Stupire e scorgere orizzonti diversi, poterli calpestare, percorrere, osservare. Calvino ti porta per mondi sconosciuti, rendendo intelleggibile l'intraducibile.

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  5. Tutto quello che ho letto di Calvino me è piaciuto assai.
    Una volta, in un documentario, diceva che lui abitava a Parigi, ma che non conosceva nè la Francia nè proprio Parigi, che lui prendava l'ascensore e poi la metro per andare all'aeroporto e da li a Torino; attraversava tutto il terriotorio francese senza calpestare nemmeno il marciapiede del suo quartiere.

    QWFQP o qualcuno del genere -.

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    1. Un palindromo irrequieto che abitava tutto il mondo, QFWFQ, Parigi o altro interessava poco, un abitante del mondo, magari il primo, di tutto il mondo..

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  6. Bellissimo questo tuo omaggio. Buona serata Franco.

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  7. Conobbi l'autore alle medie, con una professoressa che ci aiutò a comprenderlo per tutto l'anno scolastico.....io ti cito questa frase tratta da un suo scritto e conservata tra i tanti fogli che contengo in un cassetto:
    l’uomo porta dentro di sé le sue paure bambine per tutta la vita. Arrivare a non avere più paura, questa è la meta ultima dell’uomo.

    Ciao giaguaro.

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    1. Magari non riuscirai mai, anzi sicuramente, ma tendere ad evadere da ogni condizionamento, è la scoperta della felicità..

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  8. Amo Calvino. Le città invisibili, le Lezioni americane, Se una notte d'inverno un viaggiatore... sembrano scritte oggi.

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    1. Ecco un'ottima sottolineatura: l'attualità di tanto scrivere che sembra potersi disegnare addosso a ciò che viviamo, a come lo viviamo..

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  9. Calvino è sempre un mondo da esplorare, non sempre agevole e semplice, ma ne vale sempre la pena.
    Per me che son un cretinetto qualunque.

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    1. Mio padre, legato alla sua narrativa breve più tradizionale, ha detto "Ti con zero" te lo leggi tu.. posso giusto provarci a volte.. ;)

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  10. Di Calvino ricordo con affetto Il barone rampante...

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  11. Di Calvino ho letto solo il famoso Marcovaldo, più un racconto su un'antologia. Ha una scrittura nitida, pulita, non appariscente, forse è per questo che ha fatto meno presa su un lettore di basso livello come me.

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    1. Non esistono lettori di basso livello, esistono lettori curiosi e altri meno..prova Le città invisibili.. gli sarebbe piaciuta Dorogomi.. ;)

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  12. Bravo Franco!un autore che amo e che ho avuto il privilegio di omaggiare in un uno spettacolo anni fa.

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  13. In Passato ho amato molto Calvino, di cui ho letto quasi tutta la produzione principale. Ricordo Il sentiero dei nidi di ragno, Se una notte d'inverno un viaggiatore, Le città invisibili... tutti molto belli. Con Il castello dei destini incrociati, tuttavia, ho avuto qualche difficoltà: troppo farraginosa l'idea sebbene con una certa aria geniale. Calvino non è uno che piace a tutti, conosco lettori che lo detestano. La mostra, però, devo dire, non m'incuriosisce.

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    1. Certe mostre devono portarti per mano dietro le quinte, tra i fogli sparsi, i pensieri nascosti, i viaggi stanchi, le strade che si srotolano, la voglia di lasciar perdere, il racconto che vince, la noia di esserci: Una mostra dove ci piove dentro e te non cerchi l'ombrello.

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  14. "Se alzi un muro, pensa a ciò che resta fuori!" (Il Barone rampante), "Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà" (Se una notte d’inverno un viaggiatore), ma soprattutto "Viviamo in un paese dove si verificano sempre le cause e non gli effetti" (sempre da Il Barone rampante).

    Mi è sempre molto piaciuto Calvino, lo leggevo anni fa quando ero più giovane, ma trovo che sia sempre molto attuale. Fa parte di quel gruppo di scrittori e pensatori che è riuscito ad andare ben al di là della sua epoca. Non è cosa da poco...
    Volevo andare a vedere la mostra che hai citato (l'avevo messo anche nei link culturali in alto nel mio blog) ma non ci sono riuscito e da quel che capisco dal tuo post è una bella mostra.

    Un salutone e alla prossima

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    1. Non è come le altre, perché Calvino non è come gli altri, ti stupisce ad ogni teca con te che che continui coi tuoi elementari "ma davvero?!

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  15. C'è un bel filo di connessione tra questo post e gli ultimi da te scritti:)

    Uno scrittore che per molti di noi può risultare intraducibile,come giustamente scrivi in chiusura,ma vuoi mettere il fascino che ti procura una sana curiosità per tentare almeno di tradurre l'intraducibile:).Il punto è che con certi scrittori non puoi fermarti in superficie, perché si prestano solo al senso di profondità e ad una certa lentezza per apprezzarne l'essenza.

    Buon inizio settimana

    L.

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  16. Ho amato Calvino fin da ragazzo quando lessi "Il Barone Rampante" ed a seguire gli altri due libri legati a quella sua "trilogia", per poi più adulto, leggere "Lezioni americane". Era una persona per nulla mediatica, nel senso più deteriore ed odierno del termine, ma era profondità emotiva, contenuto, era riflessioni e pensieri che non potevano lasciarti indifferente. Eco, Calvino ed oggi la Ferragni e tutta quella pletora ignorante di influencer che invadono ed inquinano il web. Un altro segno evidente e triste del progressivo scioglimento dei nostri cervelli, i quali si sciolgono con una velocità almeno doppia a quella dei ghiacciai ai Poli.

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    1. Scioglimento dei cervelli caustica ma necessaria osservazione.. tempo fa ho incautamente cercato alla Feltrinelli di un grosso centro commerciale un libro di poesie di Nelly Sachs, il responsabile sconsolato mi ha detto, dispiaciuto e imbarazzato: purtroppo dobbiamo selezionare i libri, qui mi chiedono soprattutto quando esce Ilary Blasi e dobbiamo adeguarci alle richieste.. :(

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  17. Anche a Genova al Palazzo Ducale c'è una mostra dedicata a Calvino. A Sanremo ha vissuto la sua fanciullezza con il mitico giardiniere anarchico, Libereso.

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  18. https://draft.blogger.com/u/1/blog/settings/8052273019004739986?hl=it cosa esce dal cilindro. riprovo :)

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  19. Molto interessante !!! Se fossi stata vicina, sarei andata alle Scuderie del Quirinale a vederla. Saluti

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    1. Grazie per aver condiviso! Non mi è stato possibile andare alla mostra! Calvino è uno dei miei autori preferiti!

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    2. Spero arrivi anche dalle vostre parti.. Roma qualche vantaggio lo presenta, da questo punto di vista.. ;)

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  20. Avevo scritto un magnifico e profondo commento, ma il web se l'è inghiottito
    Quale perdita per l'umanità intera!
    Anche Calvino, magnifico e profondo, spesso mi sfugge, lasciandomi a galleggiare su un apprezzamento ignorante e superficiale. Peccato perderlo e peccato perdere l'esposizione.

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  21. Da giovane ho adorato il suo barone rampante, tanto che, in un periodo in cui davo il nome agli oggetti, chiamai il mio motorino "Cosimo Piovasco". Glielo appiccicai sulla canna, con quelle macchinette che strappavano striscioline di plastica. Anni dopo, proposi a mio marito di chiamare Cosimo il nostro primo figlio, per fortuna non accettò.

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  22. E' un po' di tempo che non riesco più ad andare alle mostre, questa è una di quelle che mi sarebbe piaciuto molto visitare.

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    1. A volte bisogna vincere la ritrosia e rimanere abbagliati da ciò che si trova.. poi si rimane anche delusi eh..a me capita diverse volte.. ma la sopresa vince spesso, e ti riconcilia con l'esistenza..

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    2. Sono d'accordo, è sempre bello rimanere piacevolmente sorpresi :)

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  23. Padroneggiava storie e modo di raccontarle. Montagne russe per tanti di noi..

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