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sabato 18 novembre 2023

GRANDI QUESITI

 


Oggi affrontiamo un tema solo in apparenza marginale. Prima di scriverne ho gironzolato appositamente sul web, senza però trovare risposte adeguate ed esaustive. 

Di certo la legge parla chiaro: “è obbligatorio nei locali pubblici istituire un servizio igienico per i disabili, ove lo spazio non sia sufficiente, è possibile abbinarne l’uso al bagno delle donne o al bagno degli uomini”

La domanda è questa: perché nel 90% dei casi, quando non esiste possibilità logistica per mettere su tre bagni distinti (uomini, donne e disabili) è il bagno delle donne quello accorpato ai disabili?

Oltretutto il bagno disabili prevede sempre una tazza più alta (per favorire appositamente seduta e alzata più agevole da parte di chi ha problemi) e le donne che si accucciano senza sedersi rischiano comunque di “toccare”  rispetto ad un uomo che può tranquillamente stare in posizione eretta usando il pistolino (spesso senza coglierci, ma questo è un altro problema..)

Insomma. Mentre nel mondo si sta aprendo una battaglia sulla possibilità di bagni unisex, noi facciamo fronte ancora a queste tipologie di discriminazioni più sottili, o più grossolane, a seconda dei punti di vista.

Voi ci avete mai fatto caso?
E vi siete dati una risposta? 

62 commenti:

  1. Si tolgono sempre posti alle donne.

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    1. E alla fine mi sa che la tesi maschilista sia quella più accreditata.. :(

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  2. ,Sarebbe opportuno togliere più spazio al bagno degli uomini.

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    1. L'opportunità non sembra essere tra le regole del mondo, o per lo meno quella al servizio di tutti, prevale solo l'opportunità di chi decide e di chi ne può approfittare. L'opportunismo di pochi rispetto alle necessità delle maggioranze.

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  3. forse perchè di solito i bagni delle donne sono più accoglienti e puliti.
    comunque qui nei paesini del profondo nord mi imbatto spesso in bagni unisex con gabinetto alla turca!
    ml

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    1. Parlando con amici.. anche questa è uscita fuori come tesi possibile.. anche se pare assurdo che, dato per assodato che siamo zozzoni, si offra al disabile la possibilità di un bagno teoricamente più pulito.

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    2. Ciao.
      Anni addietro lo chiesi ad un amico barista, in procinto di rinnovare i suoi due bagni pubblici (Uomini e Donne + Disabili), e lui senza batter ciglio mi rispose questo:
      "Il bagno degli uomini perde la sua decenza ogni mattina dopo l'ora della prima colazione, e durante il giorno si tramuta in campo di battaglia sino ad arrivare a girone dantesco alla sera.
      Il bagno delle donne alle volte arriva alla sera che ancora profuma di pulito, nonostante sia il più usato dei due.
      La scelta è ovvia."
      A.A.

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    3. Ben trovato. Una forma di rispetto verso i disabili, e rassegnata condanna senza rimedio verso maschi zozzoni. Diciamo che ci sta.

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  4. Ciao. La risposta penso che sia legata a un problema di tipo economico, si preferisce tagliare anche qui. Però, il problema maggiore è sempre lo stesso. Tagliano e resta il massimo problema dei bagni pubblici: l'igiene...

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  5. Tagliare nel senso che dovrebbero sempre esserci minimo tre bagni: donne, uomini e disabili. Ma il quesito è un altro: quando ce ne sono due, perché quasi sempre la donna finisce accorpata al locale disabile? Un chiaro segno discriminante da parte di architetti/geometri maschili? A mio avviso c'è una spiegazione perversa sottotraccia..

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  6. Non so se questa pratica sia diffusa o meno, inserire i bagni per le persone con disabilità in quelli dedicati al sesso femminile potrebbe avere motivazioni inconsciamente più profonde.
    Assodato che le teorie dello spazio e della pulizia non reggono (provate a parlare con gli addetti alle pulizie dei bagni pubblici, ho avuto l'occasione di farlo in vari campeggi e la risposta è sempre la stessa e cioè che se possono scegliere preferiscono pulire quelli degli uomini) resta una visione, antiquata, che un disabile abbia bisogno di più "cure" e che una donna sia più incline ad essere gentile e premurosa, cosa che in un uomo non è contemplata, cosa tutt'altro che scontata, anzi.
    Resta il fatto che ad accompagnare una persona con difficoltà motorie può essere indifferentemente un maschio o una femmina, questo ci porta a pensare che la strada dei bagni unisex, di un bagno in comune, non porta da nessuna parte, servono i bagni per le signore, per i signori e, soprattutto, per chi necessita di spazi attrezzati per qualsivoglia difficoltà.
    In poche parole serve rispetto, educazione e buon senso, ingredienti sempre più rari, quasi a rischio estinzione.
    Ciao Franco, buon pomeriggio.
    PS. in molti locali non sono proprio disponibili i bagni, di qualsiasi tipo (pensare che basterebbe evitare di entrarci per farli chiudere).

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    1. Progetti utopici vorrebbero bagni disabili uomini e donne, fermo restando - come sottolinei - che spesso c'è un accompagno col disabile (maschio o femmina). Ora trovi di tutto, dal bagno unico, al classico "guasto", fino all'assenza proprio di servizi (raro vista l'obbligatorietà).
      Resta il problema (evocato da Inassia) di come l'igiene spesso sia utopia pura, universo da fantascienza. Vedo in palestra da me, alla Virgin: negli spogliatoi tutti fighetti, mutande sponsorizzate, deodoranti, phon a tutta birra, spazzole e pettini, pettorali e ciabattine trend.. poi entri nei bagni e pare siano passati gli Unni. Come mai non si centra la tazza? Non si pulisce? Non si tira l'acqua? Si lascia carta igienica a terra? Sfoghi trogloditi, devo pensare? Non mi vedono e tiro fuori il maiale che è in me? Ecco casi in cui servirebbe lo psicologo (per poter lasciare immondo anche il suo bagno.. ahah)

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    2. Concordo con Romualdo: sono le donne che di solito accompagnano chi ha problemi, l'uomo tenderebbe a dire: arrangiati (anche se non è sempre così, ovviamente), ma "il prendersi cura" è spesso sbolognato a chi non è così grezzo e come l'uomo 🙄

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    3. Sarebbe davvero arida una spiegazione simile. Non voglio credere che - in fase di progettazione dell'uso e consumo di servizi igienici per la collettività - l'uomo sia considerato a prescindere uno zozzone privo dei principi di base igienica (anche se poi lo è).

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  7. Ci vorrebbero più bagni pubblici, anche a pagamento, che tanto "bisogna" sempre consumare qualcosa se entri in un locale. Francamente credo che sia una delle poche cose di cui si dovrebbe occupare uno stato (i bisogni dei cittadini 🤣)

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    1. Esatto. Bagni a pagamento dappertutto. E puliti da personale addetto. E diamo una mano anche alla disoccupazione.

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  8. fare business sulle necessità primarie degli umani potrebbe anche convenire, però sotto la protezione di caporioni illuminati, tipo Vespasiano

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    1. Lui fu davvero precursore visionario, sicuramente con problemi di prostata.. ;)

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  9. mi sono dato una risposta senza pormi espressamente la domanda :)
    identificazione :)))
    ciao

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    1. .. che poi ho trovato bagni per disabili e tre scalini subito prima del bagno.. che je voi fa?

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    2. una prova per verificare che fossero davvero disabili :)
      ciao

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  10. Emarginate anche nei bagni. Oggi sono così arrabbiata che qualunque cosa io scrivo è un grido di dolore...

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    1. Filippo ha straziato tanti cuori. Quelli di noi maschi che dovremmo calarci a fondo in certa psiche contorta, di più ancora. :(

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  11. Le solite discriminazioni. Nel mondo c è ancora tanta strada da fare e noi donne non diamo certo una mano... Capisci a me.
    Io ho ovviato con i copriwater usa e getta, non sono il massimo ma...
    👋👋👋❤️

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    1. Discriminazioni minime, sottili, continue.. alla fine si arriva a oltre cento donne uccise da inizio anno.. è come se ci si sentisse autorizzati a prevaricare. Mi chiedo se l'educazione - familiare, scolastica, sociale - toppi in qualcosa di basilare. :(

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    2. Toppa toppa toppa alla grande. È tutto il sistema che toppa. Anche noi donne... Non conosciamo più la solidarietà tra di noi, critichiamo, pettegoliamo... Noi donne dovremmo essere i pilastri dei tre ambiti di educazione, da te elencati, ed invece... C'est la vie. Buona domenica a te e a chi ami.

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  12. Non so che dire, a me non è mai capitato di vedere bagni per donne e disabili accorpati. Semmai mi è capitato dentro un ospedale di notare che non c'erano bagni per disabili, cosa davvero surreale.

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  13. Sinceramente sono anni che me lo chiedo e non capisco.
    Così come, fateci caso, nei bagni delle donne al 99% non c'è un fasciatoio per i bambini.
    Devo dedurre che noi donne possiamo essere disabili (però vengono anche gli uomini nel bagno disabili...) ma non madri?
    Buona domenica e un abbraccio a tua moglie.

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    1. Mo' vuoi pure i fasciatoi..giusto da Ikea forse..😁 ..di certo c'è da evolversi..e siamo indietro, proprio per mentalità.. grazie per l'abbraccio alla monella 🤗

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  14. Concordo con i commenti di Sara e Cavaliere Oscuro. Al contrario ricordo due vacanze in Austria e a Vienna c'erano bagni ovunque in superficie, sotto terra, in luoghi pubblici e privati. E l'altra cosa che avevo notato era quei bagni erano super puliti, super controllati sanitariamente ogni 2 o 3 ore, molto ben organizzati per le donne e per le donne con i i fasciatoi per i bambini o per i portatori di handicap. Ma, ripeto, tanti, ben tenuti e sparsi ovunque in tutta Vienna.
    Un salutone e buona domenica

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    1. Mia moglie é ancora sconvolta dai bagni della metro (ripeto, della metro, di Dubai..roba da fiaba..), comunque sí, diciamo che i confronti con l'estero sono generalmente impietosi..

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  15. Onestamente mi è capitato di vedere accorpati i bagni dei disabili a quelli delle donne ,ma non ho mai pensato ad una questione di discriminazione che potrebbe/dovrebbe togliere più spazio ai bagni degli uomini, e che vada pro o contro all'uno piuttosto che all'altra, anche perché si entra nei bagni per altri "bisogni"non certamente per misurare perimetri e aree.

    Boh ,ragazzi a me sembra che alcune volte si faccia lo stesso gioco che si contesta,e questo ci allontana da eventuali punti di incontro.
    Attenzione anche con il discorso igiene perché nemmeno questa risparmia l'uno a favore dell'altra .
    Buon fine domenica:)

    L.


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    1. Una questione simile la metti giusto a livello di gioco..l'interrogativo é legittimo quanto goliardico, per certi versi, senza voler imbastire crociate di alcun genere e, semmai, da uomo, sottolineando l'anomalia 🤗

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  16. Franco mi trovi perfettamente d'accordo:)senza impastire crociate di alcun genere e,semmai,da donna, evidenziando l'anomalia🤗

    L.

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  17. Alla fine mi sembra si sia passati da una presunta discriminazione verso le donne ad un sottinteso complimento: visto che i maschi riducono i cessi a latrine invereconde, ai disabili offriamo scenari meno turpi. Voglio sperare che sia così, ma non ne sarei tanto convinto.. come ha fatto Agricoltore Anacronistico (che potete leggere qualche commento più su), al prossimo esercizio pubblico dove noto la cosa, proverò a chiedere.. ;)

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  18. Ma! Penso anch'io che i disabili, considerati più fragili e bisognosi di attenzioni, vengano accomunati alle donne, per antonomasia il sesso "gentile", più delicato e più bisognoso di attenzioni. Ad esempio abbiamo bisogno di un contenitore per gli assorbenti, magari di un fasciatoio per i bambini, un wc per sederci, mentre agli uomini può bastare anche una turca e, a quel punto, le comodità per le donne possono essere più utili per chi abbia un handicap. Dopodiché posso dirti che, nella mia scuola, noi insegnanti donne non abbiamo mai avuto un bagno dedicato, ma sempre unisex e che lo stesso mi è capitato in certi bar, dove esiste un unico bagno per tutte e tre le categorie.

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    1. Negli Stati Uniti stanno portando avanti con decisione il discorso del bagno unico.. forse a certi maschi refrattari a qualsiasi base di igiene minima verrà qualche scrupolo.. (ci credo poco a dir la verità..)

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    2. Perché alle donne la turca non andrebbe bene?

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  19. Allora perché non anche "Disabili maschi" e "disabili femmine"?

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    1. E'(ra) allo studio.. ma figurati.. un paese che toglie contributi ai centri Antiviolenza, sai che gliene frega del sesso dei disabili..

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  20. hai mai visto che la stragrande maggioranza di questi servizi igienici hanno entrambi bagni piccoli dove una carrozzina non passa nemmeno un carrellino, e che hanno scalini eppure prima di aprire sono sotto controllo USL...un giorno accompagnando un mio ragazzo in una pizzeria dove li avevo portati a mangiare il titolare mi ha risposto "e ma quando escono dovete mettergli il pannolone"...Maleducato per non dire altro il pannolone lo aveva ma andava cambiato per un motivo.

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  21. i bagni unici vanno bene perchè oltre il disabile ci deve stare chi spesso lo accompagna

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  22. vuoi sapere il gg del mio compleanno ho dovuto cercare 5 pizzerie ognuna una scusa perchè festa della donna e i disabili potevano dare fastidio...ma spesso mi hanno detto ci dispiace ma non abbaiamo i bagni attrezzati .... bene cena fatta nella solita pizzeria che da otto anni mi ospita( quella dove aveva lavorato mio figlio) con tanto di mimosa su ogni tovagliolo

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  23. Non ci vedo una scelta maschilista. Penso sia più per una questione di maggiore pulizia dei bagni femminili rispetto a quelli maschili.

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    1. Alla fine sì.. solo mi sembrava strana questa, diciamo.. sensiblità.. ;)

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  24. Ammetto di non averci mai fatto attenzione e di non essermi mai posto quindi il quesito. Posso dire he una volta in una pizzeria avevano un unico bagno che era anche perfettamente attrezzato per i disabili, che era anche usato da uomini e donne.

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  25. Non per discriminare i disabili ma credo che la soluzione più funzionale sia bagno uomini+donne (entrando uno/a alla volta s'intende!) e bagno dedicato ai disabili, per dare magari spazio anche a un eventuale accompagnatore/trice.
    Che poi ha poco senso mettere il bagno per disabili se per entrare nel locale bisogna salire dei gradini...

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    1. Sui gradini non ci piove.. e se ne trovano a bizzeffe di scempi simili.. per i bagni unisex si sta andando in quella direzione, e già che ci siamo anche i disabili..

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  26. Purtroppo hai pienamente ragione Franco. Anche io lo ho notato spesso, quando manca il posto (cosa che succede spesso in Italia) quello che fanno è incorporare il bagno dei disabili in quello delle donne rendendo ancora più difficile la vita delle povere donne non disabili. Purtrppo credo che sia una cosa tutta nostra. Per rispettare una tipologia di persone si priva del minimo necessario e desiderabile una altra categoria di persone, in altri casi sono sovente i diritti delle donne ad essere cancellati oppure ridotti. Insomma credo che quelli che fanno certi lavori dovrebbero collegare bene il cervello prima di fare questi lavori. Che tristezza !

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    1. Come fanno notare altri..la questione pulizia potrebbe essere la risposta.. ma è anche vero che chi non è troppo alto (come mia moglie), trova difficoltà con la tazza più alta.. insomma, non se ne esce.. io propendo comunque per la discriminazione.. penserò male.. chettedevodi'..

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  27. Io credo che dovrebbero fare un bagno Unisex sia per donne che per uomini, tenuto pulito, anche ad opera di coloro i quali lo frequentano, (i clienti) ed un bagno per i disabili. Questa sarebbe forse la soluzione migliore visto che per tre bagni sicuramente in pochi posti ci sarebbe fisicamente il posto.

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  28. Mai fatto caso. Forse, se devo trovarci una logica, direi che i bagni degli uomini, avendo noi la pisciata eretta, sono tendenzialmente più sporchi e quindi per questioni di igiene si preferiscono quelli delle donne? Non lo so. Potrebbe anche essere dato da una visione sessista. Donna, cura, accudimento, malattia ecc.

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    1. Discriminazione e sessismo, amio avviso ci stanno.. vista l'attualità tremenda poi.. :(

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  29. Sinceramente non ci ho mai fatto caso ma anch'io penso che sia per una questione di igiene che spesso i bagni per disabili vengono "accorpati a quelli delle donne che di solito sono più puliti dei nostri.

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  30. Un esperto del "mestiere" mi spiega che la motivazione è anche dovuta alla presenza, spesso, di urinatoi a muro nel bagno uomini, che potrebbe mettere a disagio la presenza di una eventuale disabile femmina.

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  31. Il mondo perfetto non esiste.
    In quanto al problema latrine, le citta' sono diventate dei pisciatoi e cacatoi per decine, centinaia di migliaia di cani.
    Un problema di vari ordini di grandezza piu' grave. Ma del resto siamo in una societa' di pazzi che chiamano figlio il proprio quadrupede e magari se lo portano pure a letto.
    Mah.

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    1. Spesso chi non ha figli riversa amore su un animale. Non mio sento di colpevizzare troppo però..

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