Avrebbero potuto subdorare il contrattempo all’orizzonte:
Algoritmo rientrò a casa verificando un oggettivo errore minimo sull’orario di
effettiva apertura porta, e già questo ne minò certezze mai messe in dubbio sui
dati in ingresso. Algoritma era ancora
fuori, al supermercato c’era una fila sfuggita ad ogni presupposto stimato,
altro incauto azzardo rispetto alla variabile impazzita, sempre da tenere in
considerazione tra input e output.
I due algoritmini giocavano a nascondino con tale certosina meticolosità sulle
probabilità di potersi trovare, che passavano ore a cercarsi invano fino
all’ora di cena, al cui preciso scoccare era stabilito il picco più alto
possibile di appetito raggiungibile.
Ma stavolta la disambiguazione del caos al supermercato, stava innescando cortocircuiti ingovernabili.
Ci fu prima una constatazione di allarme, poi un disagio palpabile, infine
entrò in sala nonno algoritmo biascicando uno dei suoi classici: "ho cresciuto
una famiglia davvero approssimativa".
Una parola che ultimamente va di moda, siamo una società gestita da algoritmi, molto spesso sbagliati.
RispondiEliminaTendiamo a fidarci ciecamente. Toppando alla grande.
EliminaSottovalutiamo troppo la creatività e l'istinto. Stiamo diventando freddo "calcolo" e sempre meno cuore..
RispondiEliminaEcco, nel Medioevo non sbagliavano mai, perché il procedimento di calcolo numerico era fondato sopra l'uso delle cifre arabiche. Anche se Algoritma, con minigonna e tacchi a spillo faceva impazzire Algoritmo, molto compassato. Sai, era docente di algoritmia a Cambridge.
RispondiEliminaTutto calcolato immagino.. ;)
EliminaD'altronde... tutto sommato..
EliminaApprossimativamente potremmo magari anche pensare un giorno di disfarci di questi algoritmi "guardiani" anche se già piccoli algoritmini crescono....
RispondiEliminaSiamo pericolosamente incasellati.. speriamo qualcosa cambi.. e presto anche
EliminaPurché non inventino un algoritmo che decida cosa dobbiamo fare della nostra vita, una sorta di oroscopo tecnicizzato... Temo che qualcuno lo seguirebbe alla lettera...
RispondiEliminaC'è gente che senza oroscopo manco esce di casa.
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RispondiEliminaQuesta mania di incasellare le persone e i loro comportamenti dentro un algoritmo sta diventando fastidiosa ed asfissiante. Anzi, lo è già.
RispondiEliminaCatalogare può aiutare a sistemare la cantina o il magazzino. Non le persone. Anche se tante non fanno molto altro per non assomigliare a merce deperibile, quando non già deperita.
EliminaBuongiorno Franco, un nuovo stupore stamattina.
RispondiEliminaEro abituato alle "cose" che parlavano... Meglio: che facevi parlare (calzini, armadi, balconi, tergicristalli ecc) ma ancora non avevo "visto" concetti che tu facevi parlare.
La famiglia Algoritmi che va al supermercato, il nonno deluso e sconfortato... E poi Algoritma in tacchi a spillo.. mmmmhh
Che taluni concetti o idee potessero parlare è cosa nota e accettata culturalmente (non solo nell'immaginario individuale e collettivo) ma il loro essere calati nelquotidiano mi disorienta (piacevolmente!).
Farò attenzione al semaforo... giammai mi si dovesse affiancare con una Harley... Un Integrale!!
A.
Credo che tutto possa acquisire vita. Tutto ciò che circonda il nostro essere, che lo plasma come noi plasmiamo lui. Credo che noi abbiamo un'arma in più, che va oltre qualsiasi norma, qualsiasi studio, qualsiasi regola, oltre ogni algoritmo possibile: è l'immaginazione. Un'arma fastidiosa per tanti, abituati e costretti alla fissità di regole stantie poste e riproposte a vita in un telaio immutabile. Ciò aiuta molto i noiosi e i poveri di spirito.
EliminaNon riguarda certo noi, Antonio carissimo.
Lo prendo da te, intanto, esempio grandissimo di vita spontanea e cuore vero, senza doppi giochi, senza falsità, senza ipocrisia.. tutto alla luce del giorno.. post dopo post.. ;)
RispondiEliminaMagari potremmo tutti cominciare a cercare cose di cui non ci frega nulla, guusto per far impazzire gli algorutmici algoritmi. Se fossimo in tanti... sarebbe divertente
RispondiEliminaSarebbe un algoritmo che ha imparato a non prenderla sul serio.. ;)
EliminaTutta la nostra esistenza e creatività si è ridotta a un algoritmo. Non siamo diventati solo freddi, stiamo distruggendo il genio artistico e creativo umano. Non abbiamo quasi più un cuore.
RispondiEliminaPer fortuna ne abbiamo ancora tanto mia cara Caterina.. almeno noi che ci dilettiamo a raccontarcelo in svariate fogge..
EliminaChe disagio, una costrizione assurda. Evviva gli imprevisti, quelli buoni però😉
RispondiEliminaE poi, a destabilizzare più la cosa sta il fantasma del condominio; di sicuro spacca tutti i calcoli sulle probabilità che l'ascensore venga dal posto più probabile...
Eliminapodi-.
Vedo che mi segui Carlos caro.. una palazzina che deve fare i conti con un sacco di ..imprevisti ;)
EliminaRiusciamo a distinguere l'imprevisto buono da quello meno? O meglio ancora riusciamo a trovare del buono in situazioni negative? Credo sia il nostro compito alla fine.
EliminaEvviva l'imprecisione umana. Abbasso l'algoritmo. Ma questo benedetto algoritmo è poi preciso quando non prevede l'imprevedibile?
RispondiEliminaOrmai li fanno imprecisi apposta. Sembra inseriscano l'errore come noi mettiamo troppo sale nell'acqua per la pasta. Per costringerci alla revisione in corso, o filosoficamente per allenarci all'accettazione dell'imperscrutabile.
EliminaOrmai viviamo di algoritmi. Assurdo.
RispondiEliminaNoi di poesia.
EliminaAlgoritmi o meno importante è sentirsi liberi anche da questo, oltre che dal giudizio o meno di chiunque; e ci si sente liberi nella misura in cui a nostra volta non giudichiamo nessuno e scorgiamo in ciascuno un brillio di originalità, di diversità, che è sempre una enorme, enorme ricchezza.
RispondiEliminasinforosa
Sono d'accordo ma in realtà viviamo condizionati. E spesso a nostra insaputa. Credo esista un algoritmo che studia il fenomeno. ;)
EliminaL'algoritmo è un capro espiatorio, un po'come il Covid.
RispondiEliminaSiamo vittime predestinate.. ora posso fidarmi di un algoritmo che prevede un nuovo picco covid a fine luglio, mentre attorno mi girano tutti senza mascherina?
Eliminacorrettissimo il subdorare, riferito argutamente ad algoritmi.
RispondiEliminae come sempre simpaticissimo.
ciao
Certi algoritmi probabilmente si crogiolano nell'anosmia..
Eliminatipica anosmia daltonica :)
EliminaGli algoritmi sono egoisti, pensano solo a ste stessi.. e noi gli forniamo sempre statistiche più attendibili..
RispondiEliminala tua vena surreale mi affascina :)
RispondiEliminamassimolegnani
Che poi è surrealismo alimentato da dati oggettivi. Parola di algoritmo.. ;)
EliminaImprevisti, sempre difficile accettarli, forse è per questo che hanno inventato gli algoritmi, meno male, però, che anche loro a volte stanno in famiglie approssimative.
RispondiEliminaE noi qui a raccontarne i disagi.. così imparano.. forse.. ;)
EliminaUna famiglia assurda, che al primo problema si riavvia anziché risolverlo! 😂
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