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mercoledì 30 marzo 2022

STUPIRE O STUPIRMI?

Stupire o stupirmi. Cosa prima?

Stupire chi legge un taglio compiuto - inizio/fine - o stupirmi  mentre emetto caratteri che prendono forma in testa poi tra le dita che pigiano, non a casaccio ma telecomandate, poi leggo e il Backspace diventa il tasto prediletto quando non si deleghi invece al Canc una pulizia etnica di carattere postumo e definitivo.

Oppure evidenzio e copioncollo e arando con i simboli delle freccine riscrivo copincollo quattro volte (prima staccato, poi con la i poi senza poi con due), riduco il formato e ingentilisco i caratteri perché il nulla prenda forma, stupendo me prima di altri (o forse dopo?).

Cosa prima?



39 commenti:

  1. Ah, come il mio penultimo post... Ho scritto, cancellato, riscritto e aggiunto, spostato virgole e punti. L'ho lasciato nelle bozze una settimane per poi buttarlo così com'era nel web. Risultato? Che non tutti l'hanno capito!
    Ma è così importante stupire? È appagante si, ma io preferisco stupirmi di quanti mi faccia star bene buttare pensieri confusi nell'aria, se poi qualcuno non capisce pazienza!

    Quale prima? A me va bene tutto, tanto alla fine "esci" sempre Tu!
    :-p

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    1. Concordo! ..prima io, prima noi che scriviamo, perché scriviamo per noi, anche se a leggere sono altri, è vero, ma se non scrivessimo, se non creassimo, se non sviscerassimo, se non ci strappassimo sensazioni e parole da dosso, prima.. cosa potrebbe leggere qualcun altro di non scritto, di non emesso, di non rigurgitato in pixels confusi, come?

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    2. Tutto verissimo! L'importante è scrivere! Io ci provo a mettere tutto in ordine ma i refusi restano, anche le virgole di troppo. Tu sei sempre molto attento, linguaggio forbito e ben scritto, non mai trovato qualcosa di sbagliato nei tuoi "pixel confusi"! Un po' ti invidio...
      Ma anche le emozioni sono confuse, non potrebbe essere altrimenti con ciò che scriviamo!
      Ciao Franco!!

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    3. Mi vuoi bene? E lo vedi allora che la cosa è reciproca?
      -Furio docet
      ;-p

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  2. Valeria tu metti cuore e anima, non che io non pensi di metterli, ma forse ci penso troppo, mi piace una narrazione che spinga fuori lati di me che probabilmente conosco a malapena anche io. Magari non sono così cuore e anima, come. Sono più fegato e budella, più nervi e scatti d'ira, più rimpianti e rimorsi a rincorrersi tra vene e arterie. Chissà se arriva tutto quello che mi esce, e dove vorrà arrivare, chissà.. un abbraccio forte!

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  3. Quel che conta è emozionare, secondo me, più che stupire e tu con i tuoi scritti ci fai emozionare. La cosa più importante è che ti emozioni anche tu. Se tu provi dentro quest' emozione, questa meraviglia, allora riesci a trasmetterla pure a gli altri.

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    1. Forse non è proprio matematico, ma scrivo per me, questo l'ho sempre sostenuto, scriviamo per amore di noi stessi, per donarci linfa vitale, per sopravvivere ai tumulti che ci smuovono, per fornir loro sfogo, e (ri)donarci quiete.

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  4. Secondo me, l'importante e che tu scrivi come ti senti, quel che ti senti. Che ti diverta e che ti senta soddisfatto di ciò che scrivi. Ciao

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    1. Come tirare fuori una colomba dal cilindro, mentre pensavamo di stupire con un coniglio. ;)

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  5. Stupirti o meglio emozionarti. perchè solo in questo modo ti piacerà il risultato del tuo lavoro e quindi sarai soddisfatto e convinto al punto che quanto avrai creato piacerà anche agli altri.

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    1. Ad esempio se recensisco un viaggio o un film, voglio davvero portare chi legge in un luogo o al cinema? O sono io che non voglio tornare a casa? Un po' tutto sarebbe l'ideale..ma chi lo misura l'ideale?

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  6. Non ho dubbi sempre e solo "stupirmi" perchè solo se io per prima rimango stupita penso di poter coinvolgere altri nel mio pensiero.

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    1. Ma a volte i propri stupori sono personali e non troppo facilmente replicabili a favore di altri. Mentre una pianificazione di pensiero chiara e funzionale potrebbe essere fruibile più efficacemente. Ma noi chi abbiamo più a cuore? Noi o gli altri? Bel dilemma.

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  7. ingentilisco i caratteri e se poi i caratteri fossero ingentiliti con una bella grafia, tanto bella da far fare oooh a chi la osserva? Vedo in giro che si stanno diffondendo corsi di calligrafia.

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    1. La calligrafia è un qualcosa che va estiguendosi..io stesso anche a penna, scrivo stampatello ;)

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    1. Vedi, a volte scriviamo sapendo già cosa scriveremo. Può trattarsi di pianificare o resocontare cose che abbiamo già chiare in mente ma accade che, mentre trasferiamo il progetto allo scritto, ci si evolva in uno strano working progress, ci si accorga di sfumature e ricami non considerati, anche all'interno di un solo periodo. Ecco, è questo meravigliarsi improvviso che a me piace, e che mi dispiacerebbe non si verifichi, quasi ogni volta. ;)

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  9. Franco, usi come browser Edge o Chrome?

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  10. Chi ha perso la capacità di stupirsi in prima persona, solitamente non riesce neppure a stupire.

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    1. Sicuro. Ho un metro per misurare questa cosa: il tramonto. Quando non trasalirò ad una curva scoprendo meravigliato un nuovo tramonto, allora inizierò a preoccuparmi.

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  11. Scrivere per me è terapeutico. Il pensiero che parte dal cervello, scorre nel braccio, raggiuge la mano e per magia la penna o i tasti del pc, rendono concreto e visibile ciò che in quel momento provo e desidero condividere. Buona serata.

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    1. Ed è stupendo quando quel pensiero mentale, finalmente tradotto in segni, sorprenda il cervello che lo aveva partorito, perché è come se nel tragitto che descrivi, acquisisca forme diverse. ;)

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  12. Non farti manco venire questo dubbio

    "stupirmi mentre emetto caratteri che prendono forma in testa poi tra le dita che pigiano"

    Se stupisci te stesso e tirifuori qualcosa di te che tocca te stesso, allora forse puointrasmettere qualcosa ai malcapitati lettori.

    Altrimenti, niente da fare, sarebbe impossibile e non servirebbe piu ne a te e nemmeno a loro

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    1. Potrei stupire altri senza stupire me stesso. Ma sembrerebbe un lavoro a metà. ;)

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  13. Assolutamente no. E neanche stupire me è in mio potere. Ecco perché ne sono felice quando avviene.

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  14. Scrivere é lo sfogo su carta che quando rileggi ti fa piangere.. quando ero piccola avevo il diario con il lucchetto, nei momenti di crisi scrivevo infinite frasi tristi, che rileggendo mi facevano piangere anche all'epoca..mi serve per esorcizzare un'anima sofferente, nulla di più..i miei pensieri sono così contorti però non ha senso cambiarli..i tuoi scritti sono spesso spunto di grandi riflessioni e spesso mi affaccio sul tuo ed altri blog quando ho bisogno di relax e pace..io non fumo ma la lettura di un post potrebbe essere come "mi fumo una sigaretta".
    Buongiorno Franco, buona giornata

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    1. Bello essere un'alternativa alla sigaretta..meno tossico almeno.. ahah grazie!

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  15. Buongiorno.
    Le argomentazioni pubblicate e commentate sono tutte molto interessanti, legittime e lecite.
    Tuttavia ho un approccio e quindi do una valutazione diversa.
    La responsabilità.
    Il poeta, l'artista (ed entrambe le figure identificano il tuo operato) hanno una grande responsabilità.
    La bellezza di ciò che offrono al mondo.
    Quindi la ricerca forse ossessiva, perfetta e perfezionista della parola o della punteggiatura é il "minimo sindacale" per fare certe attività e ottenere certi risultati.
    Poi se si vuole improvvisare... Beh allora sono altre storie...
    Sintesi: continua così. Abbi dubbi.. Scrivi, cancella, riscrivi e poi copia/incolla.
    Noi attendiamo fiduciosi... E avidi.
    Ciao.
    A.

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    1. Carissimo Antonio, anche volendo spogliarmi di tanta responsabilità, l'esigenza la coltivo a prescindere, ci sono paletti dai quali non si può tornare indietro, neanche se si approccia un divertissement. Esiste una serietà di fondo, anche quando camuffata di leggerezza, che istiga alla consapevolezza dei proprio dilettarsi. Quindi continuerò a cancellare, reimpostare, correggere, brigare, inquadrare di nuovo (la foto è come una tela intonsa, perfino quando hai davanti il paradiso). L'obiettivo è la sorpresa, meglio se anche la vostra.

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  16. Tutto giusto purché si mantenga la spontaneità che se no si diventa un po' manieristi. Quindi per cui io direi: fai come ti viene, ma cerca di farlo per benino.
    O no?

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    1. Concordo appieno. Stupirsi senza calcolo. Altrimenti diventa un lavoro, una ricerca di qualcosa che deve approdare da sé, malgrado le attenzioni, i cannocchiali, i sonar.

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  17. prima, durante e dopo. ma come predisposizione.
    ciao

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    1. Spontaneamente. Esatto. Di quella spontaneità di cui non conosciamo origine.

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  18. Buongiorno Franco
    Xke stupire x me è rilassarsi. Spesso vorrei scrivere fantasie eccessive forse troppo citrulle
    Mi ridimensiona ma prima o poi scriverò qualche pazzia

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