Vivere di nuovo. Mi è capitato più volte. Avevo vissuto come tutti, spesso con soddisfazione ma anche molti dubbi, ritrosie, quella sorta di rimpianti e rimorsi sui quali ogni tanto tentiamo di immaginare altre vite, scenari diversi. Poi di colpo quell'oblio e la possibilità di ripartire, come il restart di un videogioco.
La mia prima seconda vita è stata un disastro, ho cambiato al primo bivio che ritenevo fondamentale, fonte di tutte le insoddisfazioni successive, e non sono entrato in banca, ma parastatale dove lavorava papà. Una tragedia. Abbrutito di lavoro che ho odiato dopo appena un anno, incapace di concentrarmi sulle cose belle, quelle che prima trovavo e ora non più.
Nella mia seconda terza vita, ho optato per una deviazione diversa finendo per non sposarmi, svilendo anche quel mio spontaneo prendermi cura, una sorta di ubriacatura dei sensi che mi ha fatto perdere prestissimo il senso dell'equilibrio mentale.
La terza quarta vita, l'ho presa con calma. Fin troppa, conscio di mille errori, e per paura di ripeterli mi sono immobilizzato, fino alla stasi fonte di depressione inconscia.
La quarta quinta vita, mi ha trovato, se non più sciolto, meno pauroso, fatalista diciamo, mi sono trasferito, cercato lavori a pera, imparato una lingua, cominciato a scrivere con regolarità, innamorato di donne fuori portata, pensando di essere all'altezza, ricco delle mie esperienze multiple, ma ero innamorato solo di me stesso, più o meno come nella prima vita, unica per quasi tutti. Mi ero avvantaggiato del mio cupio dissolvi, riuscivo a smettere di pensarmi soddisfatto, e pigiavo il restart al primo accenno di salita, cercavo una vita, se non in discesa, almeno in completo surplace, con navigatore di ultima generazione, e i desideri che si prostravano. Potevo ricominciare da capo senza tuttavia imparare nulla, fidando nel caso benevolo, uno sliding doors passivo e cocciuto.
Certe fortune uno dovrebbe meritarsele.
Lanci i dadi, e quello è. Prendere o lasciare.
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Quello del lancio dei dadi è la cosa che odio di più. No. Dobbiamo sempre essere consapevoli di ciò che vogliamo e fare di tutto per ottenerlo. Se non ci riusciamo pace.
RispondiEliminaMa almeno provarci è d'obbligo.
Poi la vita si snoda come vuole e gli inizi sono sempre più vari e diversificati. Tra un poco o tanto so già che ci sarà un nuovo inizio anche per me, per esempio, ma son serena.
Inutile pensarci su. Farlo è importante ma senza esagerare.
Abbraccio Franco!
Che la vita si snodi a prescindere da noi, è innegabile.. nel senso che possiamo decidere quale strada percorrere, ma saremo sempre noia percorrerla, e lei si adatterà a noi, al nostro sentire, al nostro percepirla, usarla, definirla.. mi viene in mente una frase di Matt Haig dal suo "La biblioteca di mezzanotte" - Esistono davvero altre vite, o è soltanto l'arredo a cambiare di volta in volta? -
EliminaL'amore l'ho trovato Valeria, ed il sorriso è il regalo più bello che mi è stato donato. Abbraccio caro!
RispondiEliminaVedo che condividiamo la voglia di bilanci... responsabile forse la nostra prima vita da bancari?! Un abbraccio e buona giornata.
RispondiEliminaProbabile si ahah.. Maria cara.. un vago torpore che ancora si agita..
EliminaQuali parametri bisogna rispettare per vivere bene?
RispondiEliminaChi li ha stabiliti?
Ci sarebbero i comandamenti, da prima ancora di quanto pensi.
EliminaStamattina avevo proprio bisogno di staccare un po' la spina di questa vita che sta affogando nel caos, ho pensato a qualche lettura sui blog che seguo..ed eccomi qui invece con una lettura che non ha permesso di staccare la spina..queste vite che si susseguono indipendentemente da noi e che troppo spesso ci vanno così strette.. c'è sempre un momento che pensi stavolta questa vita mi calza a pennello..e poi invece ti senti così"scomoda" così "infelice"..col mio ultimo reset ho preso una "tranvata", sto ancora raccogliendo i "cocci"..è un periodo di nulla.. siamo nati per "morire" ogni volta e reinventarci..
RispondiEliminaBuongiorno Franco, buona giornata
Non ho mai rinunciato ai reset.. certo sintomo di incostanza e debolezza anche, ma arriva il restyling che ci si addice..o forse scopriamo solo come siamo fatti, da sempre.
EliminaLeggendoti fedelmente, ho tremato verso la fine del tuo messaggio... ho temuto un'altra fine. Poi la chiusa: "certe fortune uno dovrebbe meritarsele" e ho tirato un sospiro di sollievo.
RispondiEliminaLe emozioni scritte, se oneste, sono appassionanti e questo tuo post lascia um buon sapore in bocca. Banalizzando e anche un poco scherzando per vincere l'emozione, potrei invitarti a dire con Neruda: confesso che ho vissuto.
Buone vite future, con questo tuo amore accanto.
Ciao.
Si.. posso dire di non farmi mancare nulla, nel bene e nel male..
EliminaIo aspetto sempre la "prossima più felice" (mi accontento pure di "un po' meno infelice") ma non arriva mai...
RispondiEliminaMai dire mai (cit.) ;)
EliminaCredo che l'unica vita possibile sia quella che scegliamo ogni giorno.
RispondiEliminaIl resto non ci appartiene, nel bene e nel male.
Apparteniamo a quello che viviamo 😉
EliminaDiverse volte nasciamo e moriamo nel corso della nostra vita. Il tuo testo mi ha fatto venire in mente una frase di Gabriel Garcia Marquez: gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé. L’importante è ricominciare e maturare nel corso delle varie vite, imparare da quelle precedenti e non commettere di nuovo gli stessi errori.
RispondiEliminaIn realtà abbiamo tutti varie vite, basta davvero cambiare lavoro, moglie o luogo di residenza.. resta il dubbio se partoriamo ogni volta altro da noi..
EliminaIo ho una vita precedente, mi manca alle volte e cerco di convivere non pensandoci troppo.
RispondiEliminaA volte le scegliamo, altre le imponiamo, ad altre ancora passiamo accanto senza colpo ferire.
EliminaIo non ho cambiato vita, mi è capitato di morire un paio di volte, ma fortunatamente sono sempre rinato un po' più in là, per cui bene così (mai sprecare le botte di c.)
RispondiEliminaMa la botta di c. quando si fa riconoscere? (per esperienza ti dico che arriva anche in conseguenza di eventi disgraziati..si innescano meccanismi incredibili..)
EliminaI dadi li stiamo lanciando di continuo... A ogni secondo, malgrado abbiamo già una strada fatta, possiamo cambiarla, e ciò è quello che siamo stati sempre a fare, ottenendo un'apparente sola linea...
RispondiEliminapodi-.
Tutto un lancio di dadi dici? Può essere,, forse è proprio il gioco che dovrebbe cambiare..
EliminaHo cercato in tutti questi anni di mantenere solo una vita.
RispondiEliminaHo praticato l'atletica con buoni risultati, sono sposata da 53 anni con un uomo meraviglioso, ho lavorato 40 anni, svolgendo la stessa professione. Ho una splendida figlia e un nipote che mi rendono la vita quotidiana sempre interessante. I cambiamenti quelli che non sono stati decisi da me, purtroppo ci ha pensato il destino, facendo tutto da solo! Buona domenica.
Angela
Sei autrice e splendida interprete della tua unica meravigliosa vita. Tutto bellissimo! ;)
EliminaMolti dicono che tutto sia già scritto e a noi non rimanga altro che provare ad essere felici dentro il nostro destino.
EliminaProbabilmente si. Noi siamo gli esatti interpreti di gioie e dolori. Ci basta un atteggiamento, se la personalità fosse fuori portata.
EliminaDavanti a un bivio, durante questi 70 anni, qualche volta ho provato il desiderio di cambiare direzione ma la consapevolezza di ciò che avevo, mi ha impedito di avventurarmi in strade oscure. Buon San Valentino a TUTTI!
EliminaBuon S.Valentino si...la scelta è già dentro di noi, ed il bivio un'illusione ottica..
Eliminasono ancora solo alla prima :)
RispondiEliminae non ne voglio altre. diciamo che sono soddisfatto :)
buon giorno
Ci mancherebbe. Dico la nostra prima vita ;)
Eliminaè che, per quante vite riusciamo a cambiare, siamo sempre noi a condurle portandoci dietro i tanti difetti e i pochi pregi.
RispondiEliminaml
Comincio a crederlo sai? ;)
EliminaIl cambiamento più grande l'ho fatto purtroppo 12 anni fa quando lasciato la scuola ho preso la motosega il trattore E ho mandato avanti l'azienda di mio babbo e nonno poi sono mancati e non mi dispiace di aver cambiato anch'io nel dare il lavoro e realizzandomi in modo veramente brillante
RispondiEliminaMai darsi pervinti, c'è la devo fare il mio motto
Il bivio giusto al momento esatto.. ;)
EliminaNon credo ci si possa fermare a un punto e ricominciare da zero, certo possiamo cambiare destinazione, compagni di viaggio, decidere di aspettare immobili o diventare una persona nuova ma tutto quello che è già stato non scomparirà, non si azzererà per farci ripartire. La vita è ricca di possibilità o di bivi, come dici tu, ma ogni nostra scelta è un bagaglio che avremo sempre con noi. Se poi nel bagaglio ci mettiamo anche un po' di fortuna non è male.
RispondiEliminaA parte la fantascienza del post, si poneva attenzione sulla invariabilità di nostre precise caratteristiche, che si formano strada facendo, di modo che lo stesso bivio, preso da me o da te, appaia con scenari diversi, perché ognuno di noi vede quello che gli pare. ;)
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