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mercoledì 22 dicembre 2021

DIABOLIK AL CINEMA

 

Che succede quando un non amante del Diabolik fumetto cerca di trovare nel film dei Manetti Bros qualche stimolo diverso per magari appassionarsi anche alle tavole disegnate? Nel mio caso accade che boccia pure il tentativo cinematografico, anzi, vede svaporare anche quel poco di buono che Diabolik rappresenta in un iconico immaginario: l’uomo feroce e tutto d’un pezzo che non teme nulla e si mostra nella sua glaciale impassibilità.. giusto davanti la figurina di contorno Elizabeth, fidanzata di comodo. Una pellicola che omaggia gli anni sessanta, con certosine ricostruzioni,  ambienti desaturati, il vintage ad ogni occasione (anche con le poltroncine nel rifugio altrimenti grigio e disadorno). E che ovviamente si arrampica su quello che ho sempre e fondamentalmente osteggiato nelle storie di Diabolik, vale a dire l’uscirne vincente sempre e comunque con gli stratagemmi più assurdi e le trovate buone giusto per un cartone animato. Ma tant’è, il fascino non ammette critiche né retro pensiero, come quando si torna a casa in auto non dal cancello principale, ma da un’entrata poco distante occultata nella roccia, però poi si sale da una botola a vista in pieno giardino, che farebbe ridere anche se il nostro abitasse da solo, ma qui ha anche la fidanzata ufficiale all’oscuro della sua attività ufficiale. Un altro rifugio invece, sempre con anta basculante in simil ambiente boschivo/cespuglioso, che occulta l’entrata a vista sulla statale, prosegue col traforo del Brennero fino alla solita stanza grigia e spoglia. 

Ma a prescindere dalle rampe sempre pronte, i pulsanti di cui dissemina i suoi luoghi, le catenelle da tirare per accecare i nemici proprio nel punto esatto dove si ferma, i piani, anche fantasiosi, che lo vedono penetrare comunque sempre e dovunque, ciò che lascia ancor più perplesso rispetto all’indubbio fascino del cartaceo, perlomeno veloce, incisivo, preciso, coinvolgente; è la lentezza quasi esasperata trasmessa dalla visione. Questa catatonicità narrata dai protagonisti, Marinelli e Mastandrea, e in parte anche dalla bella Miriam Leone, in qualche movenza più vicina a Jessica Rabbit che ad Eva Kant. Lentezza che tanti hanno dichiarato voluta, e che posso tollerare, ad esempio, nel tentativo di creare ambiente da parte del vice ministro della Giustizia (Alessandro Roja)  che tenta di conquistare Eva, con il lento scegliere dischi e collocarne uno sul piatto di Selezione dal Reader’s Digest e la giacchetta strappata direttamente dal divano della nonna; eccolo un omaggio agli ambienti e alla mentalità gretta, ma poi vogliamo perderci nel retrò, nel fumetto da riporto, in certa comunque soporifera ricercatezza che non si addice alle letture originali, pensate e costruite - a ben guardare - per i pendolari dell’epoca. Giusto mezz’oretta senza andare troppo per il sottile. Diabolik in fondo nasce rustico e sbrigativo, i camerieri si ammazzano e via nel tombino, mancano solo tre fermate. 



 

30 commenti:

  1. Sì, come per il fumetto, quelle che per te sono critiche in realtà sono gli aspetti vincenti.
    Così doveva essere il film; solo così PUO' essere un film giusto su Diabolik. E per fortuna così è stato, per una volta :)

    Moz-

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    1. Sai come la penso, più che la trasposizione (ricercata, sia chiaro, sono sicuro che avrai apprezzato la scena di creazione ambiente del vice ministro), continuerò sempre a non comprendere l'infantilità dell'onnipotenza diabolikiana ;)

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    2. Beh, proprio in questi giorni in edicola c'è una raccolta di storie dove Ginko è vincente... quindi diciamo che Diabolik non è certo infallibile.
      In ogni caso, è semplice la risposta: Diabolik nasce come reazione a un mondo preciso (narrativo, cioè all'interno del suo mondo) ma soprattutto a un condizione storica italiana.
      Ovvio che sia vincente.

      Moz-

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    3. Ginko vincente in Diabolik mi pare un po' strano, forse fino a pag 56, tanto per illudere.. comunque ripeto, sono le modalità e le trovate elementari ad infastidire. Forse per questo sono un fan di Colombo.

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    4. Infastidiscono te, ma non il resto della platea.
      Che poi sono elementari solo in un certo senso: perché rendere bene una storia con una formula simile, è la cosa più difficile del mondo.
      Ginko vincente? Spesso fino a pagina 120. Perché no, cosa ti stupisce della cosa?

      Moz-

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    5. Ovvio infastidiscano me, e non i suoi fans. Comunque se Diabolik fugge (magari a pag 120), anche povero in canna, ha vinto ben poco il buon Ginko.. 😁
      (casomai ha vinto il titolo che fa vendere)..

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  2. Franco, sono d'accordo con te. Non voglio rovinarmi il Natale, ulteriormente.

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  3. Io pure non sono convinto di questo film e lo dico da lettore di Diabolik da ragazzo e saltuariamente anche adesso. Aspetto film migliori.

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    1. Intanto per il sequel, Marinelli, forse dopo essersi avvisato un po' lesso, ha gettato la spugna. Favino in pool position immagino.. no, leggo ora che sarà Gianniotti di Grey's Anatomy a sostituirlo..

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  4. Io vorrei vederlo, per cui non avendolo visto non posso giudicare. Però se non ti piace Diabolik e loro si sono attenuti al fumetto, credo che sia normale che tu non lo abbia apprezzato.

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    1. A me non dispiace che Diabolik se la cavi, sono d'accordo che rappresenti una simbolica reazione ad un mondo ipocritamente buonista, è il "come" se la cavi a, paradossalmente, renderlo sciocchino, poi ovvio che dai suoi antagonisti non puoi pretendere troppo, specie se dello spessore di un Ginko.

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  5. Sei nella fase critico-distruttiva in questo periodo:-)
    Io vorrei vederlo, sono convinta sia migliore di quel che scrivi. Il punto di vista di chi non ama il fumetto, come te, può essere deviante ahahahah
    PS: nemmeno a me piace Diabolik , ma prima di distruggerlo, come te, voglio guardarlo;)

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  6. Ciao Franco. Ho sempre amato il fumetto per cui non posso essere così drastica come te per ciò che ho visto nel film. Poi ne scriverò da me se riesco.
    L'unica cosa che assolutamente mi trova in accordo con te è la lentezza. Ho rischiato di addormentarmi su molte scene (però devo metterci anche la stanchezza di una giornata pesante trascorsa prima di vedere il film).
    Intanto ti abbraccio, alla prossima.

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    1. Oltre due ore comunque troppe, e la scusa della presunta staticità delle tavole disegnate non regge.. se c'è qualcosa assolutamente da promuovere a credito del fumetto, è la freneticità dello svolgimento, da qui appunto la creazione in funzione di un'utenza pendolare: sali sul treno, inizi a sfogliare, scendi dal treno, hai finito di sfogliare.

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  7. Ho sempre preferito i fumetti ai film....
    Tanti auguri di Buon Natale!

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  8. Ciao Franco, il film non l'ho visto e essendo allergico a Diabolik passerò oltre, volevo solo soffermarmi sulla tua recensione, si può essere o meno d'accordo ma questo è il tuo punto di vista e va rispettato, la condivisione di un pensiero ha il compito di attivare una discussione che a sua volta "crea" una panoramica che aiuta chi legge a farsi un'idea.
    Ben vengano questi confronti, ne usciamo tutti arricchiti.
    Buona giornata.

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    1. Non intendo mai esporre "verità bibliche" quando critico, magari seminare pulci, e dissacrare obiettivamente per quanto possibile. Ma poi, in presenza di miti consolidati, nessun fan sarebbe disposto al minimo passo indietro, come se a me parlassero male di Baricco..🤣🤣

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  9. Mi spiace Franco che il Film a te non sia piaciuto. Io non ho potuto vederlo, ma come dico sempre un Film è solo un Film, riuscito o meno e non inficia o toglie nulla al personaggio originale di Diabolik, quello dei giornalini dell' Astorina editore che è diventato un mito e continua con successo la sua vita a partire dall'anno 1962, anno in cui è nato grazie alle due sorelle Giussani. Un saluto e tanti auguri per un felice e sereno natale a te e famiglia

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    1. Auguri a te intanto.. io non ho mai retto molto neanche il fumetto, speravo di trovare qualche spunto in più nella versione cinema, ma invece no.. almeno eviterò i due sequel già previsti (senza Marinelli però)

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  10. Chissà se riuscirò a vederlo, questo film, mi piacerebbe poterlo vedere

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  11. Visto. In grande parte girato nella mia bella Bologna. A me non è affatto dispiaciuto. Non è certo un film impegnato. Due ore di evasione. Ciao franco

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    1. Bologna sempre Bologna! Felice di leggerti anche qui carissima! Buon 2022!!! ;)

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  12. Visto. In grande parte girato nella mia bella Bologna. A me non è affatto dispiaciuto. Non è certo un film impegnato. Due ore di evasione. Ciao franco

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  13. Di Diabolik fumetto, così come del film, non è che me ne freghi un granché. Un motivo per appassionarmi però credo di averlo trovato: Miriam Leone. :D

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