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mercoledì 24 novembre 2021

E.I.T.R.D. DA UN'INIZIATIVA DI DANIELE VERZETTI

Edizione speciale.
Ma comincio ad aver paura sia tutto inutile. 


Continuano a morire donne, ma non se ne viene a capo.
Spunta l'ipotesi dell'emulazione. Vi ricordate l'ondata di suicidi tra soldati di leva? O il lancio di sassi dai cavalcavia?

Si decise di non parlarne più all'epoca. Funzionò.

Forse impietosa e oscurantista come decisione, ma se servisse a salvare vite? Ben venga.

Un altro elemento che viene fuori è il silenzio di chi, attorno a queste vittime, sa e non parla.

Il nostro silenzio quindi, di chi si gira dall'altra parte, di chi non vuol mettersi in mezzo. Di chi sente un urlo e alza il volume del televisore. Di chi vede la vicina con gli occhiali scuri e non chiede come sta.
A volte basterebbe una telefonata, senza doversi per forza esporre.
Quel 1522. Numero antiviolenza, lo passiamo fare anche noi, se abbiamo più di un fondato sospetto.

Insomma io credo ci si debba muovere davvero. La solidarietà, anche questa nostra serve a poco se non ci ascolta nessuno, se magari becchiamo anche l'approvazione di chi poi, a sera, tratta un congiunto a pesci in faccia.

Perché la cosa peggiore è che in tanti ancora crediamo di non far parte del problema.  



 

14 commenti:

  1. Il femminicidio è diventato una normalità, anche se il Governo cerca soluzioni incisive.

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  2. La differenza tra i sassi dal cavalcavia ed i femminicidio sta negli impulsi che guidano le due fattispecie: quella dei sassi, teppaglia che una volta presa, monitorate le zone ed evitato di dar loro. risalto mediatico si è afflosciata. Nel femminicidio il bastardo non cerca notorietà, è spinto da impulsi schifosi e malati di possesso ed anzi tra le mura domestiche lui vuole omertà e silenzio ecco perchè in questo caso parlare, denunciare non dare tregua a questi infami che usano violenza fisica e psicologica sulle donne è assolutamente un must.

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  3. Penso che gli appelli a "QUGGLI UOMINI!" non sevano a niente, anzi credo che si sentano sfidati.

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  4. Anch'io ho ricordato ancora una volta, questo numero.

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  5. Sarebbe già un passo avanti se si prendessero misure serie quando la situazione emerge ma ancora non è diventata tragedia. Si legge di molti casi in cui "l'uomo aveva già minacciato la sua ex e un procedimento restrittivo pendeva su di lui", ma evidentemente non ci sono procedimenti restrittivi che reggono, ci deve essere qualche misura più forte (tipo il bracciale elettronico) in modo che magari si possa fermare in tempo il violento.

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    1. Prendere finalmente sul serio ogni minima minaccia, ogni insulto, ogni mancanza di rispetto, e fargli sentire almeno il fiato sul collo. Almeno.

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  6. E' vero il fatto dell'emulazione però, personalmente, non credo che risolveremmo la situazione se smettissmo di parlarne perchè l'odio contro le donne ha radici molto profonde, ben radicate nel terrerno dell'ignoranza e del maschilismo, radici che hanno secoli di età. A mio avviso ci vorrebbe un cambiamento culturale.

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    1. Hai, avete ragione, ma a volte penso come uscirne, come stoppare tutto, resettare la spirale, e pensi ad ogni soluzione possibile ed auspicabile..

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  7. Carissimo Franco tu hai dato un contributo importantissimo all'iniziativa donataci da Daniele. Domani ne scriverò anch'io perché è qualcosa di troppo importante che non può assolutamente riceverne il silenzio. Ciao!

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    1. Grazie Pia.. domani ancora più importante, come oggi, e come sempre, fino a spezzare l'assurdo..

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  8. Hai ragione sull'emulazione. Anche io ho questo brivido di sospetto.
    E poi una telefonata, nel più ampio anonimato, può salvare una vita.

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  9. omertà soprattutto delle famiglie... per il resto quando mi accorsi che il vicino picchiava la compagna ne discussi con un'assistente sociale... il consiglio? se non è lei a denunciare non se ne fa nulla. peggio di così...

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  10. Non di silenzio ma di parole e i gesti,io credo, ci sia bisogno. Si dovrebbe educare al rispetto della persona umana (donna uomo bambino)e all'uguaglianza. Uomo-forte e donna-fragile non è affatto una cosa naturale ma un insegnamento inculcato sin dall'infanzia.

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  11. Non ho certezze, ma mi pare che in passato i femminicidi fossero più frequenti, almeno per quello che ho modo di vedere io. Però un tempo davano l'ergastolo a chi uccideva la moglie.

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