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sabato 20 novembre 2021

CLAUDIO D'ALEO - AGGRAPPATO ALLA POESIA

 


Claudio scrive con un cuore stracciato, lo cura e lo ricuce dopo mille devastazioni. Ha il mare che spinge accanto, vento mediterraneo ed una terra ricchissima di storie da raccontare.

“Rincorro l’aquilone di ciò che non siamo”

Una natura prorompente, selvaggia e delicata, di spuma tempestosa o di alba lieve, di uccello che plana  o  buio che inghiotte.

“Foglie che sbattono piano sulle dune del cuore”

Ma racconta soprattutto la sua, di storia, intrisa di rimpianto, rimorso, amore.

“Ti affido l’imbrunire di tanti giorni passati a cercarla tra i sassi”

Amore perso e da ritrovare, amore che regola ogni rotta di vita, ogni sospiro perso, ogni memoria che sussulta dentro.



Baciata dal sole
ci parla a voce alta, senza nascondere nulla, come coglie anche il nostro Riccardo Giannini, giornalista e blogger, nella sua appassionata introduzione. Spalanca le braccia alla poesia più intima e più disperata, ma aprendo scenari di bellezza e libertà.

“Ascolta i rimbrotti del mare quando si rivolge alle stelle”

Una libertà che lo scrivere, questo scrivere figlio di necessità impellente, di comunicazione chimica,  rende universale, riversandolo sul mondo.

“Il sogno era sempre quello
 amarti”

Un amore è per sempre, più diamante del famoso slogan, un amore lo accarezzi tra le mani e a volte credi non fuggirà mai, ma d’un tratto ti resta ciò che imprimi con carta e penna, ciò che svuoti dal cuore.

“Amor che non sei qui e pulsi dentro”

Siamo a caccia di bellezza tra questi versi spasmodici, ci aggrappiamo anche noi alle grida e ai sussurri, al rammarico, alla possibilità di rinascita anche, di resurrezione quasi.

“Nuvola sorprendimi cielo rapiscimi”

E’ come se tu bramassi rifugio e nuova linfa nei tuoi versi, per tua stessa ammissione, per come scrivi di istante in istante, in proiezione fatale verso il futuro, seppur costellato, ancora, di passato indelebile

“Esisti in me lontana da me”

Purtroppo, e spesso, dobbiamo perdere ciò che crediamo nostro indissolubilmente, per acquisirne la reale essenza, la presenza potente e irrinunciabile, quel dolore fitto come nebbia ora, che ci si conficca nel petto ed in ogni sogno residuo

“Nel dubbio torno a chiedermi chi sono”

Noi che ti leggiamo invece, Claudio caro, sappiamo che sei un’anima che vaga creando attesa e vita ovunque, forgiando parole e tremori, nuovi orizzonti da sfiorare. Anche dove non sembra più esserci spazio e nuova fortuna.

“Non c’è traccia di te tra i pastelli del giorno”

Sei in spasmodica ricerca, costante sogno messo alla prova, una prova del nove rigiocata tenacemente, un lancio di dadi inalterato e cocciuto verso il destino che ti ha manovrato a tua insaputa.

“Succede che quando ti penso il mare diventi neve”

Un mare scuro a volte, un mare che ricorda la perdita e tutte le sue sfumature orribili.

Ho vissuto la morte
la conosco”

Ma si convive, si sopravvive, si impara a vivere di nuovo, e racimolare esperienza dolorosa, amalgamata a mille tramonti, infinite risacche, estenuanti voli di gabbiani erranti.
Esistono mancanze che riempiono più di una presenza, ossessionano il vuoto, creano eco dove anche la fisica negherebbe.

“L’amore bussa tra nubi
che sbattono sui lampi”

Sottolinei le alchimie tra chi scrive e chi legge, senza trascurare le alchimie di chi scrive in preda alla memoria feroce, e le alchimie perverse di chi ama e si ama, tuttavia, e deve far fronte a mille difficoltà, paure, perché si può avere paura delle felicità, del volare alto, del non essere riusciti a portare la nave in rada, oltre quella tempesta furiosa, oltre quelle onde pazzesche che gridavano mentre già tutto, dentro e attorno, era maceria.

“S’è chiuso piano l’uscio di casa”

Ma può riaprirsi, e nuova luce inondare le più fitte oscurità.

"Cerco ora in un vetro appannato
le frasi d'amore che m'hai regalato"

 

 

36 commenti:

  1. Caro Franco grazie infinte, intanto, per la tua splendida recensione che va davvero tanto oltre i miei modesti meriti e che ho accolto con vera gioia. Grazie per avermi ospitato nel tuo bellissimo blog.Premesso questo in " Baciata dal sole" ho cercato, sperando d esserci riuscito, di dare corpo e sostanza al romanticismo che mi ha sempre pervaso in lungo e in largo anche da ragazzo tentando di trasmettere, tra i lettori,quella basilare condivisione emotiva che per me è sempre stata e rimane la chiave principale per accedere alla conoscenza, dunque alla "crescita" interiore d ognuno di noi. Io credo che "leggere" la vita negli occhi degli altri sia passo importante tanto quanto leggere un libro e abbandonarsi a quei sogni. In entrambi i casi ci si confronta,si discute, si alimenta un dialogo talvolta solo immaginario o alchemico con chi ti sta di fronte, tanto un amico/amica o una persona appena incontrata quanto un libro e si crea un dialogo, un percorso emotivo capace di aprire palcoscenici sino a quei momenti neppure immaginati. Il poeta soffre per amore e per chi ama, soffre per chi ogni giorno si alza dal letto per andare a guadagnarsi un tozzo di pane tra mille difficoltà, soffre per le ingiustizie e le durezze provenienti da una società troppo materialistica, consumistica ed egoista per comprendere e sostenere i puri,i delicati d animo, gli onesti, i sinceri. Il poeta lotta senza arrendersi mai. Come un pittore dipinge e canalizza le proprie emozioni in chi lo legge o lo ascolta. Credo fermamente nell amore, nell amicizia, nella cultura in qualunque modo essa si manifesti e ci prenda. Credo nel dolore come ganglo importante per farci comprendere e maturare perché esso,come la rinuncia, a differenza della gioia, non ti scivola addosso come acqua fresca ma ti lascia e ti insegna sempre qualcosa. Io amo una donna che inseguo da qualche anno e che mi illudo prima o poi possa riconquistare. Una donna fantastica che mi fa battere il cuore e per la quale vale la pena soffrire e sedersi in attesa. A lei è dedicata la mia raccolta di poesie. La mia colpa è stata quella di capire tutto questo in forte ritardo e non prima d aver commesso tanti piccoli grandi errori nel mio percorso frutto di presunte certezze o sobrietà che in amore e nella quotidianità nessuno può e deve avere. L amore è come Una piantina. Va curato e alimentato ogni giorno per evitare che appassisca. Ringrazio il mio caro e prezioso amico Riccardo Giannini che mi ha "scoperto" come scrittore anni fa e che con ranta pazienza e gentilezza da qualche anno mi ospita nel suo magnifico blog "Abcb il caffe di Riky" facendomi curare la rubrica poetica "poetando".grazie a Voi tutti anche per la pazienza con cui mi avete sopportato. Ad maiora! Claudio.

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    1. Si, il dolore forma, forgia, fa maturare anche se a volte deprime, spegne, soffoca. Riuscire ad aggrapparvisi diventa potenza e risorsa, stimolo, furore artistico. Come nel tuo caso, dove riesci a narrarlo e farne propellente di nuova vita.

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  2. Franco
    Bei versi, accompagnati da "spiegazioni" credo scritte da te.
    Peccato è iscritto ma non ha un suo blog.
    Il dolore passa
    la sofferenza di quel dolore No

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  3. Molto bella la recensione, fa proprio voglia di leggerlo.
    Bravi, bravi entrambi due

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    1. Intanto lo trovi su https://caffediriky.blogspot.com/2021/11/poetando-di-claudio-daleo-batuffoli-e.html

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  4. Ho letto tutte le sue poesie passando da Riccardo. È bravissimo.
    Ha una delicatezza estrema che trapela in tutti i suoi scritti, come anche in questo suo commento.
    Poi hai preso questa sua e sei riuscito a trasformarla in una grande opera d'arte poetica. Tra versi suoi e parole di spessore tue.
    Un post questo che per me rappresenta una grande opera d'arte.
    Bravissimi entrambi e grazie Franco.

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    1. Un amico che sto imparando a conoscere, attraverso la sua grande sensibilità, frutto di vita intensa e anche sofferta.

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  5. Le poesie fanno bene! Bravo Franco che diffondi il verbo!

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  6. Ho letto il post cercando di assorbire le parole..poi ho letto invece il commento di Claudio con un brivido costante, ho attraversato le righe velocemente per arrivare alla fine della presentazione di lui..
    Lo leggerò ancora, le sue poesie calzano perfettamente con la mia mente..
    Buongiorno ad entrambi, buona giornata

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    1. Claudio comunica spesso tormento, ma anche soluzione, via d'uscita, rigenerazione.

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  7. Versi che ti fanno pensare e che ti coinvolgono, grazie anche alla tua recensione.
    Purtroppo viviamo tempi in cui la poesia e sospinta ai margini.

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    1. Se la poesia prendesse il sopravvento, ci sarebbe brezza unica padrona del mondo.

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  8. L'alternanza del verso al commento mi ricorda quella seconda voce che nel canto serve a sottolineare la prima. Bello.
    La poesia di Claudio D'Aleo ha tratti forti e delicati allo stesso tempo ma, senza togliere nulla al suo valore di poeta, m'ha colpita il suo messaggio nei commenti.. e per l'allineatura del margine destro e per la mancata degli 'a capo' che rende il testo un muro. Per come la vedo, il commentatore non va d'accordo con il poeta ma si sa, gli artisti possono concedersi infinite contraddizioni.
    Buona domenica a Claudio e Franco.

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    1. La poesia, dopo scritta, non è più neanche dell'autore, figuriamoci di chi interpreta. Importante è che non lasci indifferenti, ma che faccia pensare, anche se a volte a tutt'altro di ciò che ha ispirato l'autore. Ad esempio io sono contrario alle rime, le vedo come un ostacolo ma tanti le leggono come sfida, e probabilmente hanno musicalità diverse, ci mancherebbe.. ;)

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    2. Non mi sono spiegata a dovere, intendevo dire che Claudio, come commentatore, non pare lo stesso Claudio che scrive poesie. Forse si è diversi, scrivendo cose tanto diverse.
      Ciao.

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    3. Mia cara Sari grazie intanto per il Tuo prezioso contributo ma onestamente non mi rivedo nei tratti salienti della Tua interpretazione. Io ritengo che tra il Claudio poeta e il Claudio commentatore di se stesso ci siano invece delle notevoli affinità. Nè potrebbe essere altrimenti. Intanto perchè provengono entrambi dalla stessa strettoia di vita e poi perchè l'uno non può che essere il sostegno dell'altro e viceversa. I miei commenti non si offrono come "muro" in chi li legge ma come tratto saliente di opinioni e movimento fervido di idee traguardi e obiettivi ai quali mi ispiro quando offro i miei versi alla riflessione di chi chi li legge e quando scrivo. Scrivere per se stessi sarebbe come parlarsi addosso. Chi mi legge sa che io ad esempio non amo la punteggiatura e questo per un motivo molto semplice e cioè perchè ritengo che i miei versi debbano scivolare senza freni di nessun tipo nell'immaginario collettivo dei lettori e fungere dunque da pungolo, da valvola di sfogo e di confronto, da strumento di dialogo dunque di crescita. Il Claudio poeta non fa altro che trasformare in versi ciò che trae e assorbe dalla bellezza del creato, dall'incontro casuale con una donna, con un amico, con tutto quello che in vita e in natura può insegnargli qualcosa. Io amo leggere non solo libri ma anche la vita negli occhi degli altri. E' così che cresco e cerco di migliorarmi. E' così che mi offro alla gente e all'amore sperando di poter essere utile e di poter trarre, da quelle esperienze, il giusto e necessario ristoro.

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    4. Caro Claudio, ti ringrazio per questo ulteriore colloquio... non vorrei offendere la tua sensibilità e spero di non averlo fatto finora.
      Ecco, io sono stata una disegnatrice di caratteri da stampa e per progettare un carattere occorrono studi di leggibilità per cui vedendo il tuo post, non il contenuto ma la forma visiva che offrivi (anche quella parla di noi) ho pensato quanto questo fosse lontano dal sapiente andare a capo (ho riletto) dei tuoi versi e non riuscivo ad accostare l'uno all'altro. Ecco, scusa se mi sono dilungata a spiegare quella che è una curiosità, qualcosa di ben poco utile ad un poeta.
      Grazie, ciao.

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    5. Cara Sari sono io che ringrazio te perché i tupi spunti mi offrono margini di riflessione importanti. La critica è crescita . In effetti mi rendo conto che quando scrivo in questi spazi non vado mai " a capo" ma ti assicuro che questa è l eccezione e non certo la regola. Mi.piacerebbe tanto tu mi seguissi sul blog di Riccardo Giannini "abcb il caffè di Riky" dove curo la rubrica "poetando" dedicata appunto alla poesia. Spero di leggerti ancora e presto. Per intanto grazie infinite. Ad maiora!

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    6. Ti ho letto nel blog di Riky e trovo sia un bell'ambiente, adatto alle tue poesie e agli ospiti che lo frequentano. Mentre scorrevo le pagine mi sono quasi pentita di avere commentato qui, a casa di Franco, perchè scrivendo un rapido commento non si può sapere dello spirito con quale poi si viene letti. Sono un'antica fanciulla, presa al guinzaglio da una vita che m'ha fatto correre e solo ora sto vivendo l'adolescenza che non ho avuto e mi permette la disinvoltura con cui guardo e affronto gli argomenti che incontro nel web.
      Ti ringrazio per questo nostro discorrere che, pur fra sconosciuti, è stato piacevole. Ti seguirò.
      Buon pomeriggio Claudio.

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    7. Che bello leggerti e interloquire con Te! Grazie Sari. Un forte abbraccio!

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  9. Buongiorno e buona domenica Franco è la terza volta che provo a lasciare un pensiero stamani sembra che vogliono tutti me così credo che anche te voglia dirci andate a trovare questo scrittore E leggete di lui Speriamo di avere il tempo ho i muratori e ti dico che è una grande baraonda per casa

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  10. Che bella poesia! Non conosco l'autore andrò a leggere le sue cose e la sua rubrica poetando. Un saluto Ester

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    1. Un poeta che esce dalla sua "strettoia di vita" come sottolinea poco sopra a Sari, in maniera decisa e, soprattutto, coraggiosa.

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  11. Sono versi meravigliosi quelli di Claudio e mi vien voglia di leggere le sue poesie. Ho visto che non ha un blog, spero che decida di aprirlo. Faccio i miei complimenti anche a te perché hai scritto una recensione perfetta. Ciao Franco.

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    1. Cerco di convincerlo ad aprire un blog, perché i suoi punti di vista sono spesso necessari.

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  12. Claudio D'Aleo sa descrivere, con la sapienza di una formazione classica e la malinconica trepidazione di un raccoglitore di emozioni, squarci di vita ed esperienze dell'anima. Il porgersi al di là del vissuto respinge il rischio di un generico universalismo e rintraccia nel mutato e immutabile "lasciarsi sconfinare" nella natura, il giusto oblio.

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    1. Grazie dell'intervento Zizi, Claudio si fa forza della natura, con incredibile naturalezza, anche se può sembrare un gioco di parole. Si adagia nella bellezza e cerca di trarvi un sollievo che troppo spesso latita.

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