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lunedì 18 ottobre 2021

PERCENTUALI DI VOTO DA TERZO MONDO

 

E' vergognoso che la stragrande maggioranza degli aventi diritto al voto, per l'elezione del sindaco, se ne stia a casa.

Potrei forse capirlo per delle politiche nazionali. Ma lì invece subentrano strane dinamiche per cui l'anima "nazionale" si impossessa di molti di noi.

Invece della città calpestata quotidianamente, se ne fregano un po' tutti.
Che poi sono gli stessi che non raccolgono le cacche del loro amato cane, buttano cartacce, parcheggiano sui marciapiedi, non fanno la differenziata, non portano la mascherina, litigano alla cassa dei supermercati, urlano ai cellulari.

Siamo noi che facciamo le città.

E che troppo spesso le roviniamo.  

55 commenti:

  1. Secondo me, invece, la cosa in un certo qual modo è comprensibile. Prendi ad esempio il problema dei rifiuti. Vado a memoria, ma mi pare di ricordare che se ne parlava già quando ero piccolo io. E se nessuno, in quarant'anni, è riuscito mai a risolverlo, è normale che poi la gente non vada a votare. Perché, giustamente, pensa: Se in quarant'anni non si è risolto, vuol dire che è un problema che non ha soluzione, e se un problema non ha soluzione cosa vado a fare a votare?
    Ho banalizzato, naturalmente, ma è solo per fare capire il meccanismo psicologico che a mio avviso spiega l'astensione.

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    1. Io vorrei invece l'astensione alle politiche. Perché lì puoi cambiare il Sistema. Ma devono stare davvero tutti a casa. A Roma invece rischiamo la destra, perché tanti che conosco, troppi, anche tendendo a sinistra non sono coscienti di questo pericolo, mi dicono "ma tanto Gualtieri vincerà ugualmente..". Spero non si sbaglino.

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  2. Sono d'accordo con il commento di Andrea. Anche nella mia città, notoriamente propensa al voto, si sono registrati dati scoraggianti, giustificati dall'offerta scarsa, scontata, "vista" anche senza la palla di vetro. Il "vecchio" inesorabilmente avanza su gambe giovani e quasi si giustifica l'astensione di chi non vorrebbe essere tacciato di collusione con un sistema che non ci piace. Io ho votato per un partito piccolo non allineato, un voto non del tutto inutile per via dei seggi. Mi ha fatta sorridere l'ammucchiata attorno al nuovo sindaco... le sinistre si sono spaventate alle elezioni regionali e ben sapendo quanto l'effetto "sardine" fosse irrepetibile... ahaha...
    Ciao.

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    1. Sarei d'accordo, come già accennavo sopra, se fosse un effetto riscontrabile alle politiche. Non vorrei pagarla nella mia città questa astensione. Potrebbe non piacermi questo sindaco di sinistra, ma quell'altro mette i brividi davvero..

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    2. Fosse occorso, l'avrei votato. Ma il plebiscito era una certezza.

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    3. E' andata bene. Ora però mi aspetto concretezza. La stessa dimostrata in Europa.

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  3. Premesso che Roma ha affrontato sfide peggiori nel corso dei secoli, sopravviverà anche a Michetti sindaco (come è già sopravvissuta a Alemanno ;-) però la questione che poni secondo me denota anche un aspetto inscindibile dalle questioni nazionali. Si è visto negli ultimi anni come in tante occasioni si è dovuti ricorrere a governi "tecnici" per l'incapacità degli eletti, governi che hanno fatto i loro dovere, ma quando questi governi tecnici sono stati dati in mano a politici (uno solo in effetti, quel meglio-che-non-uso-aggettivi di Renzi) sono stati catastrofici.
    Insomma, secondo me l'italiano medio (dunque anche il romano medio) ormai si è convinto che i governi gestiti dai partiti politici sono destinati al fallimento. Siamo al punto in cui la gente pensa che, più che votare, per cambiare le cose ci vuole l'assalto al palazzo. Che non è una cosa che si fa a cuor leggero, si fa solo quando manca il pane (ringraziando Dio non siamo ancora a questo punto) e quindi, non essendoci più un partito comunista da far perdere a costo di turarsi il naso e votare DC, la gente non va neppure al seggio pensando che tra "il democristiano di destra" e "il democristiano di sinistra" la differenza è minima...

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    1. E' che stavolta, il "democristiano di destra" sarebbe stato grimaldello particolare, oltretutto con nessuna soluzione illuminante.. sia chiaro, anche a sinistra già mettono le mani avanti chiedendo un paio di anni per capirci qualcosa.. l'ideale sarebbe stato un sindaco norvegese, così come vado auspicandolo anche per la Presidenza del Consiglio.. ;)

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  4. E delle quali spesso ci si disinteressiamo a meno che poi un problema, non riguardi quel qualcuno.... Personalmente io di solito faccio il contrario voto spessissimo alle amministrative se uno dei candidati che ho seguito e valutato mi convince, non mi reco più neanche a far verbalizzare il mio non-voto se nessuno mi convince a livello nazional

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    1. Ancora ricordo come fu fatto fuori Marino, proprio dal suo partito, il singolo può davvero poco contro ogni sistema, tipo Francesco Paolo I

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  5. Anche se sono tutti uguali, quando non ci rechiamo a votare facciamo un gran torto a noi stessi e mettiamo sempre più a rischio la democrazia. Però ti dico una cosa, ecco tu vivi in una grande città, una delle più importanti del mondo, io ti parlo della mia cittadina di 45000 abitanti che da 50 anni vede sempre le stesse facce ad amministrare la città. Si salta da una parte all’altra e nessuno cambia mai niente. La gente si scoccia e inizia a pensare che il suo voto non possa fare la differenza. Ma tutto questo è molto grave. Tutta questa sfiducia nella politica è parallela al grande senso di sfiducia che gli uomini hanno nei confronti di altri uomini. Ormai ci si aspetta solo il male dagli altri e così ci si isola, si evitano le persone, succede la stessa cosa in politica, e purtroppo molta gente si allontana non partecipando più al voto.

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    1. Se la politica disaffeziona, qualche domanda dovrebbero porsela, i politici. L'idea di bloccare le auto private potenziando i mezzi pubblici è fantastica, ad esempio, ma parlando con i responsabili di questa eventuale opzione, tanti ti dicono che non si prendono una responsabilità così pesante, che incide sulla possibilità di scelta del cittadino (che allo stato attuale non ha mai avuto alternative, però. A Roma puoi stare due ore dentro la tua macchina, ma anche tre ore dentro un mezzo pubblico).

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  6. D'accordo con le tue riflessioni. E con il commento che precede il mio, quello di Farfalle Libere.

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    1. Una grossa metropoli ha bisogno di soluzioni drastiche.. a Roma si buttano soldi e tempo anche perché nessuno prende decisioni essenziali. Un termovalorizzatore nessuno si prende la briga di metterlo su. Perché? In Europa sono così sciocchi davvero?

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  7. Sono d'accordo: Siamo noi cittadini i primi a rovinare i luoghi dove abitiamo.

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    1. In Svezia o in Norvegia non trovi un pezzo di carta in terra. Poi vengono qua e sporcano. perché nessuno dice loro nulla. Semplice.

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  8. Che i romani - che hanno le loro colpe che mica sbaglia solo la politica - siano disillusi ci sta però

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    1. I romani sono una tragedia, a volte mi sento svedese in confronto. ;)

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    2. Tipo quando stacco l'etichetta dalla bottiglia prima di buttarla nel contenitore vetro.. ihih

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  9. Ciao Franco, sono d'accordo con te, sia riguardo all'estensione al voto che per il degrado morale del cittadino.
    Non importa quanti abitanti abbia un comune, la tua Roma o il mio piccolo paese di provincia (3000 abitanti) il voto ci permette di esprimere il nostro "sentire", se vogliamo cambiare qualcosa, se desideriamo che il mondo dove viviamo migliori costantemente dobbiamo partecipare e il voto è un punto fondamentale della democrazia e del vivere civile.
    La cosa peggiore che possiamo fare (ed è il miglio favore che facciamo a certa politica) è rimanere a casa a lamentarci che tutto va storto, l'assenteismo alle urne è il sogno di certa politica, un popolo che non ha opinione è un popolo facilmente addomesticabile.

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    1. Concordo in pieno. Il lassismo di un non voto rappresenta in pieno le forze al governo.

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  10. Astenersi dal voto specialmente per eleggere il nuovo sindaco è riprovevole. I cittadini spesso si sentono soli ad affrontare i problemi quotidiani e quando si rivolgono alle istituzioni la burocrazia li allontana sempre di più.

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    1. Le grosse città poi si bloccano. La burocrazia è un danno davvero immenso. Non basta cambiare i politici, è proprio il sistema da ribaltare. Per questo auspico metodologie nordiche. Ma nordiche davvero, dalla Danimarca in su.. ;)

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  11. A me pare che c'era d'aspettarselo. E penso che tutte le forze politiche in campo debbano porsi parecchie domande. L'astensionismo è una sconfitta di tutti.

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    1. Credo che si faranno poche domande invece. Come sempre. Però adesso c'era da tenere lontana la destra. E tanti che non hanno votato - pur professandosi assolutamente non di destra - si sono rivelati peggiori del male.

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  12. Oggi ed ieri è stato il ballottaggio, vero? Al primo turno, la partecipazione è stata... come?

    Ciao,
    podi-.

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    1. Una schifezza uguale. Per fortuna abbiamo tenuto i centurioni lontani.

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  13. Per le Comunali in effetti è una cosa che non capisco. Comunque vedi il lato positivo: almeno non ha vinto il fascio.

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    1. Era quello il pericolo da scongiurare, anche in funzione nazionale.. ora si deprimeranno un po' e andranno anche in conflitto fra loro.. meglio.

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    1. Siamo noi e sono io. Sentirsi responsabili nella propria città è come tenere casa in ordine. Ma tanti vivono in case letamaio, e non se ne rendono neanche conto.

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  15. Qualcuno noterà l'astensione almeno? O dopo aver vinto i loro interessi andranno per la maggiore?
    Questo sarà lo "sguardo" maggiore che il pubblico votante (ed anche non votante) avrà nei loro confronti:
    probabilmente in osservazione fino alle prossime votazioni.
    Secondo te e tutti, qualcuno considererà tale "sguardo" o se ne fregheranno altamente pensando solo al loro piccolo grande mondo?
    Le prossime elezioni avranno o meno, dopo tali osservazioni, di nuovo astenuti?
    La risposta ai posteri...
    Ciao Franco!

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    1. La sinistra ha già giudicato trionfale la vittoria a Roma. E Roma è davvero banco di prova notevole e probante. Traffico e rifiuti prima di tutto. Ma nessuno bloccherà le auto private promuovendo i mezzi pubblici e nessuno costruirà termovalorizzatori, perché non siamo ad Amsterdam, e nemmeno a Francoforte. Ficchiamocelo in testa.

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  16. Molto giusto Franco. Quindi osserviamo cosa accadrà ora per traffico e rifiuti. Già questo, se sarà risolto, avrà un notevole valore per tutti noi. 😉
    Ariciao. 😗

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    1. .. purtroppo hanno già detto che minimo ci vorranno due anni (per fare? per proporre? per pianificare? boh!!)

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  17. I politici e le loro idee di politica li paragono al calcio(mai vista una partita di calcio)
    Se i giocatore in campo fanno assistere ad una bella partita, lo spettatore si appassiona, se il gioco è scialbo, non si appassiona.
    Ed è da moltissimi anni che il popolo italiano non vede politici che giocano un bel gioco. Si nota palesamente che giocano per se stessi.
    Buona giornata

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    1. Purtroppo i politici giocano belle partite molto di rado. Direi mai.

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    2. Ma propio molto di rado.
      Quasi quasi mi verrebbe di aggiungere il superlativo assoluto.
      Buona giornata

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  18. alla fine abbiamo i polituci che ci scegliamo
    e non scegliere non andando a votare vuol dire scegliere. Scegliere che scelgano gli altri. Scegliere che le cose vadano come vanno. Scegliere di accettare

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    1. A maggioranza sarebbe uno scegliere anche l'astenersi. Ma non ad un ballpttaggio amministrativo, perché "dei due l'uno", astenersi non ha senso. Alle politiche si, invece. Potrebbe funzionare.

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  19. Buonasera
    Trovo ci sia una grande sfiducia, una grande depressione... Insomma un grande scoglionamento verso la politica. I politici e i sistemi decisionali.
    Questo ho rilevato nei vostri commenti.
    Ma il punto è che la politica è un arte e se i politici non sono bravi a comprendere, interpretare e tradurre in azioni le esigenze della base elettorale ecco che avremo un pessimo spettacolo.
    Ma lo show must go on!!
    E non possiamo e non dobbiamo permettere e permetterci l'astensione.
    Il voto è un diritto e un dovere e a noi spetta la responsabilità di scegliere chi votare, chi merita la nostra fiducia o per affinità ideologiche o per pragmatismo.
    E modificando uno spot pubblicitario: se non ti piace.. lo cambi.. (sperando che bel frattempo non abbia fatto danni o ne abbia fatti ulteriori).
    Diamoci fiducia e scegliamo.
    Semmai sbagliamo la scelta sarà sempre meglio che astenersi.
    Ciao.
    A.

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    1. Parole sante. Paradossalmente rispetto più un michettiano che vota, che uno di sinistra rimasto a casa. Spero che tu abbia fatto proseliti tra le mura amiche.. ;)

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  20. Ho lavorato con Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e ti assicuro che qui da noi rispetto a loro siamo ancora nel Medioevo. Da quando si nasce fino al termine della vita lo stato è presente ma...tutti pagano le TASSE.

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  21. A me poi stanno sulle palle perché poi (generalizzo) non votano e si lamentano, non partecipano e si lamentano, se glieli chiedi di mettersi in gioco ti rispondono che son tutti uguali, stanno seduti al bar e se la prendono con quelli, per esempio nei piccoli comuni, che prestano il servizio alla comunità e magari sbagliano in qualcosa ma intanto dedicano il loro tempo dopo il lavoro, sacrificando le serate e il tempo libero. Perché poi ci sono tantissime persone che veramente si dedicano alla politica, al sindacato, al bene comune senza guadagnarci nulla o guadagnandoci pochissimo e vengono pure dileggiate. Accade anche adesso a mio padre che presta il suo servizio come volontario per il comune e fa che ascoltare critiche su critiche su questo o quello da tanti che non muovono nemmeno un dito per fare qualcosa.

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    1. Infatti ammiro i miei amici che si dedicano regolarmente ai seggi guadagnandone solo arrabbiature..

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  22. Ero la cognata di un politico della DC di sinistra. Ne ero e ne sono sempre stata orgogliosa. Poi è arrivato un nipote della Lega (Sindaco) per due mandati. A Novara ha vinto ancora la Lega. Ho votato nel modo giusto . Ciao

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    1. Non credo si possa votare "nel modo giusto". Il modo giusto è quello che poi governa come si deve. Ma prima non lo sappiamo. Ci sono leghisti onesti, democristiani onesti, comunisti onesti, credo addirittura fascisti onesti e coscienziosi. Credo. ;)

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  23. L'astensione deve poter condizionare, altrimenti è solo estraniamento. Per le politiche se ne potrebbe parlare, ad esempio.

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  24. Io non ho votato perché non mi sento di appartenere al Comune dove vivo, devastato, stravolto, impoverito nei decenni da tante amministrazioni che hanno saputo soltanto favorire il turismo stagionale senza pensare a nulla per l'aggregazione giovanile, l'ambiente, la manutenzione preventiva delle infrastrutture.
    Inoltre accesso ai seggi senza green pass, il che mette in ridicolo le imposizioni del Governo in carica.

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    1. Ognuno pone ragioni più o meno valide..ad esempio sulle politiche dovrei pensarci..

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