LA MIA PAGINA FLICKR

mercoledì 1 settembre 2021

RONE GRAVITY

 



Volevo farvi ascoltare qualcosa di particolare. 
A solleticare il fastidio, finanche.

I primi due minuti di questo pezzo sembrano provenire direttamente da una fabbrica metallurgica. Eppure il timbro, la ritmica ruvida, l'incessante martellare sembrano permearsi piano piano col fondo acustico, come a creare una tela intonsa, una membrana invisibile dove poter subentrare, modellare, dipingere.

Ed infatti, lentamente, si avverte una traccia armonica ad avvolgere il frastuono, ricrearlo da molesto a necessario sottofondo; permeandolo di lieve ed inesorabile consonanza, fino ad addomesticarne gli spigoli, ad affiatarsi come un lenzuolo, a ripararne ascolti turbati.
E gli ultimi accordi di piano suonano come un avviso di fine turno.

Io semplicemente lo adoro.

Ma comprenderò ogni stortura di naso, e di orecchio.  ;) 

38 commenti:

  1. Allora, diciamo che è un po’ troppo monotono per i miei gusti. Però non si può di certo definire brutto. Il suo ritmo martellante rimane nella mente anche dopo l’ascolto e forse questa sua caratteristica ti fa capire che è un pezzo piacevole, anche se, forse, si comprende meglio al secondo ascolto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ricreare la "molestia" a necessario sottofondo.. poi ovvio che per la musica si scatenano soggettività che vanno a pescare dall'educazione, al vissuto, alle sensibilità e chissà dove altro dove.. comunque meriti già un premio per esserti cuccata un secondo ascolto! ;)
      E da non sottovalutare il video di accompagno.. molto funzionale a mio avviso

      Elimina
  2. Ripetitivo e noiosetto. Il meglio, tutto sommato, è la musica

    RispondiElimina
  3. Risposte
    1. Prova a fare un lavoro stile Caterina: il suono non colpisce, sommerge semmai.

      Elimina
  4. A me invece i ritmi un po' ipnotici non dispiacciono, anche nella musica rock e pop (tipo: "Red Light" dei Siouxsie and the Banshees, o "In a lonely place" dei Bush, oppure - ma qui parliamo dei massimi vertici musicali - "On the run" dei Pink Floyd).
    Simpatico anche il video in stop-motion, devono averci perso un bel po' di tempo per girarlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono contento! Con i Siouxsie siamo dalle parti dei Cure..ma con On the run davvero smuovi memorie fantastiche! ;)

      Elimina
  5. A me piace, musica un po' alternativa, ma mi piace, e preferisco la musica senza le immagine.

    podi-.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certi video clip riescono ad arricchire. Ma concordo: occhi chiusi il top. ;)

      Elimina
  6. me gusta! (dovremmo organizzare un rave :-D)

    RispondiElimina
  7. Musica e immagini coinvolgentissimi.....piaciuto tanto!
    Un caro saluto,silvia

    RispondiElimina
  8. Piace pure a me. Praticamente una genialata in quel montaggio così particolare. Suoni e immagini sono esattamente quello che hai descritto. Lo farò vedere a mio nipote, estimatore dell'originalità. :)

    RispondiElimina
  9. Ottimo.. faglielo vedere così si farà un'idea di che luoghi frequenti.. ahah

    RispondiElimina
  10. Ma che palle.... Va bene il ritmo, va bene il sound, fossanche un good sound, ma che palle... Ascoltarlo è estenuante e vederlo, Parimenti.
    E dire che io adoro i video clip.
    Ma il mio commento è irrilevante e marginale.
    Intendo invece sottolineare, quasi in ossequio alla Legge del Contrappasso, il tema del Post odierno: la musica.
    Il contrappasso consiste nella contemporanea apertura del Festival del Cinema di Venezia e la assenza, quindi, è sicuramente temporanea, di un post ad hoc.
    Come mai?
    Almodovar, Benigni, Sorrentino... Ce ne sarebbe da "postare".
    Che è successo?
    A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Venezia lo sto "ascoltando" da lontano, tramite i miei amici di Film.Tv che hanno il piacere di assistervi in diretta (tra beghe organizzative che non ti dico), ma non è poi ci sia sta gran roba..Sorrentino poi figurati, e Benigni con l'ode alla moglie? ogni tanto benedico Netflix, ma al cinema prima o poi andrò, cose meravigliosi sull'UCI del Maximo (solo per romani ovvio) con sedili reclinabili e distanziamento assicurato!! E solo per vaccinati con green pass!

      Elimina
  11. Molto bello il video, ma...
    ...ma senza chitarra elettrica non è musica
    😀

    RispondiElimina
  12. non son capace di storcere l'orecchio :)
    buon giorno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eppure le accartocciamo spesso, le orecchie, ai suoni più sconsiderati.. ;)

      Elimina
  13. A me regala un effetto paradossalmente rassicurante, come una coltre che permei tutto il resto lasciando spazio per pensieri propri, che non vengano distratti.

    RispondiElimina
  14. Il ritmo martellante della vita da cui si cerca scampo invano.
    Conclusione dolce ma rassegnata.
    Un caro saluto Franco.

    RispondiElimina
  15. Risposte
    1. https://www.youtube.com/watch?v=7ZxqhHhHFxI
      Il pezzo è Gravity, dei Rone ;)

      Elimina
    2. Grazie. Brano molto interessante e nella seconda parte quegli accordi malinconici che si innestano con quel ritmo sempre immutabile crea un contrasto affascinante

      Elimina
    3. Infatti.. credo che anzi, il sottofondo metallurgico lo esalti..

      Elimina
  16. Vabbè dai, la musica brutta è un'altra!

    RispondiElimina
  17. Il video è terribile ma si accorda col procedere della musica. Ripetitiva quanto si vuole, ma è musica: ha ritmo e un crescendo orchestrale di sottofondo che diventa sempre più drammatico. E quel pianoforte sul finale è indovinatissimo. Non so se sia l'avviso di fine turno, a me suona come qualcosa di più intimo che induce a una riflessione.
    Grazie!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla fine è come se la soavità avesse la meglio e l'armonia uscisse allo scoperto, l'avesse finalmente vinta sulla gravità.

      Elimina
  18. Un po' ipnotica con quel suo ritmo martellante che rimane in testa e mi ritrovo a muovere il capo e i piedi mentre sono seduta al PC. L'evoluzione è molto triste, quella spillatrice e quel nastro di sangue davvero inquietanti, epilogo in tragedia, non lascia spazio alla speranza. Se non ci fosse stato il video io l'avrei interpretata diversamente, mi sarei fatta trasportare dal ritmo e le avrei lasciato grande possibilità d'azione, fino all'ultimo respiro.
    Dolce notte Franco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bello sognare su un pezzo, volare via assieme alle immagini, scriverne di proprie e riconoscere assonanze familiari. Fai bene ad interpretare, perché musica e immagini liberano la fantasia, rendendola protagonista.

      Elimina
  19. La musica spesso è uno studio continuo di ricerca. Si cercano connubi di note quasi impossibili amore per trovare risvolti atipici di tonalità diverse. La musica è anche questo.
    Ti ringrazio della gradita visita. GRAZIE DI CUORE.
    Maurizio

    RispondiElimina

Sottolineature