Malcolm e Marie, ve lo ripeto, così se dovesse
sfuggirvi durante il film, visto la ricchezza di location e personaggi, voi saprete
sempre che sul set ci sono Malcolm e Marie. Del resto anche loro si chiamano
per nome: “Malcolm, che stai dicendo?” “Marie, credi che non ti ami?”. Come del
resto Luisa ed io a casa: “Luisa, dov’è il sale” “Sempre al solito posto,
Franco”. Ma in quale casa con due sole persone, le medesime si rivolgono una
all’altra, ripetendo il nome ogni due per tre, in quale casa vorrei sapere?!.
Dicevamo, Malcolm e Marie, sono neri, il film è in bianco e nero, il loro umore è un po’ bianco un po’ nero, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace, litigano, fanno pace. Lui è un regista (nella vita è il figlio di Denzel Washington) lei la sua fidanzata (nella vita è Zendaya, famosa non si sa perché, ma tutti son presi dall’euphoria). Il regista vero, invece, è Sam Levinson ("Ma davvero questo è il figlio di Barry?!")
Sono appena tornati a casa dalla prima del suo
film, festeggiatissimo, ma lei è un po’ storta perché, pur ispirando la
pellicola, non è stata ringraziata nel discorso, appunto, dei ringraziamenti. Anzi,
non solo non è stata ringraziata, ma neanche scelta come attrice. Lui si dispiace,
si dispiacerà tutta la sera, tra un piatto di maccheroncini scotti come solo in
America e conditi con burro a pacchi come solo in America;
La casa è minimal da paura e si fuma diligentemente solo fuori della finestra dove si aggira mollemente il dolly, dentro si beve solo (salutisti va bene ma c’è un limite a tutto..). Il distanziamento è assicurato, del resto il covid è covid e non guarda in faccia a nessuno, per questo anche Malcolm e Marie si allontanano spesso ("Marie? Marie? Marie dove sei?!"), lui vorrebbe avvicinarsi a più riprese (alla faccia del covid) ma proprio mentre lei si decide per il si, si ricorda che, no! Malcolm gliel’ha fatta grossa stavolta.. non l’ha ringraziata, non l’ha scelta, non l’ha considerata, non si accorge di lei, è troppo egocentrico.. e insomma niente, per stasera, neanche masterizzata.
Che messaggio manda questa serie, ammesso che esista un messaggio?
RispondiEliminaNon è una serie, è un film, ma ricordo che non hai Netflix..
EliminaLa serie è Euphoria.
Eliminaquesta mi manca
RispondiEliminaA me mancava. Ma visto il chiacchiericcio che ha sollevato, ho voluto toccare di persona..
EliminaOrmai di serie ce ne sono per tutti i gusti. Io continuo a preferire i film che non ti lasciano mai in sospeso e, bene o male,arrivano in giornata alla conclusione.
RispondiEliminaQuesto è un film secco. Inizia e (per fortuna) finisce. ;)
EliminaNon è il mio genere e sarebbe passato inosservato non fosse stato per la tua recensione..ho fatto una ricerca su Wikipedia la curiosità ha bussato..vedrò il film..mi piacciono le tue recensioni sono l'apertura di finestra su un angolo di mondo non necessariamente a me conosciuto
RispondiEliminaBuongiorno Franco buona giornata
Io leggo molte recensioni su cose non viste, e seguo molti blog che vivono proprio esclusivamente di recensioni (n trovi diversi sul mio blogroll. Alcune cose finisco per vederle, su altre ci metto definitive pietre sopra. Ma tutto può servire per documentarsi e vedere ciò che gira
EliminaMi pare terribilmente noioso.
RispondiEliminaAsfittico.
..e asfissiante.. ;)
EliminaAll'inizio sembrava divertente ed ero pronta a vederlo, ma il finale...sembra noia e ho cambiato idea. Ciao Franco. Buon pomeriggio.
RispondiEliminaMa hai iniziato a vederlo? O ti fidi di me? ;)
EliminaA pelle l'attrice di Euphoria mi sta poco simpatica. Questo film ha due spunti interessanti: quello sulla critica cinematografica che dà interpretazioni politiche quando non ci sono, e il discorso della relazione tra lavoro e affetto...quando le due cose si intersecano, ci sono guai, a quanto pare :D
RispondiEliminaVa a nozze sulla piega sociale, prende in giro i neri che fanno cinema coi neri e sui neri.. su lavoro e affetto l'anello debole.. ci sono tre minuti di grande Cinema: Zendaya col coltello, e la battuta di Washington immediatamente dopo, roba da Woody Allen che non c'è più..
Eliminaho perso un po' di tempo anch'io (circa dieci minuti) per poi decidere che no, si poteva guardare anche altro :D.
RispondiEliminaIl mio problema è che, in pensione, trovo il tempo per molti capricci.. ;)
EliminaConosco la serie euphoria che vide per qualche episodio e poi l'abbandonai. il film anch'io non avendo Netflix non posso dire molto al riguardo. Mi sembra che per te abbia alcuni aspetti interessanti e degni di nota ma nel complesso forse non è proprio un film della serie "Gli Imperdibili"
RispondiEliminaQuando punti tutto sul dialogo devi sempre mantenere alta la tensione, insomma non siamo dalle parti di The big Kahuna, per intenderci..
Eliminapiù che a letto senza cena è una cena senza letto.
RispondiEliminaottima l'ironia con cui stronchi il film.
massimolegnani
Credo sia un difetto però, nonostante ami smisuratamente il cinema, adoro molto di più le mie stroncature che le mie celebrazioni. Autodifesa?
Eliminavorrei soffermarmi al chiamarsi per nome
RispondiEliminacon la mia Lei è sottinteso quando so di essere solo noi altrimenti il nome sia per lei e Lei per me.
Il nome che ho nel cuore e che mi apre un sorriso di gioia nel pensarlo o pronunciarlo. E sono passati tanti anni
Felice analisi la tua, e tenerissima sottolineatura. Ma credo sia proprio un difetto delle sceneggiature, quelle americane soprattutto. Infarcire i discorsi dei nomi ripetuti a nausea e senza senso, quasi come di burro i maccheroncini scotti.. ;)
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