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mercoledì 5 agosto 2020

L'AGOSTO CHE SI SROTOLA...


... ma non è quello che conosco.

C'è il caldo ma c'è anche il distanziamento, con il saluto freddo.
Il sorriso dietro la mascherina.
Il lavoro che scivola, cene anomale, pizze in trincea,
compleanni blindati.

Un piccolo coprifuoco col fuoco vero a lambire boschi e quartieri,
e tu che incontri gente nuova e fatichi a comprendere.

perché probabilmente la gente, le persone, non vogliono affatto essere comprese.

Vogliono essere sole, distanziate peggio di un virus, ammalate di se medesime. 

Desiderose di darsi ma guai se ti accosti. 

Un contratto unilaterale che non fa per me.
Speriamo in un vaccino universale, che ridoni sorriso.

E buon senso.

                                                                              
                                                                    

31 commenti:

  1. Forse dipende dai luoghi in cui ci si trova. Io so di posti dove la gente vuole cmq tornare a vivere il più normalmente possibile e dove non esiste questa paura del prossimo. Spero che questa emergenza si affievolisca fino a scomparire in modo da recuperare col tempo anche la serenità di prima

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    1. Tu sei tosto Daniele, sai essere cosciente, razionale, metti a fuoco il disastro e la tragedia, titilli le coscienze e stimoli il dialogo, ma getti anche il cuore oltre ogni muro, ogni difficoltà, ogni pessimismo; auspichi serenità dove diventa arduo scorgerne.. sei di grande esempio.. autentico Buon Senso. ;)

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  2. Ahaha dovresti dirlo ai teenager dove si mettono le regole del distanziamento.
    Non ti scrivo i nomi delle discoteche piene anzi piene di gente che se ne stava bel bella appiccicata senza mascherine e strabevuta.
    Al mare lo stesso... meglio arrivi presto sto vaccino.
    Ma la maggior parte dei giovani sembra veramente fregarsi del Covid

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  3. Stiamo passando un'esperienza terribile. Covid19 ha una data di nascita, manca, però, quella di morte.

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  4. Nel senso che te hai fatto una poesia sul distanziamento..ma io almeno dalle mie parti lo vedo davvero poco

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  5. Nel mio paesello solo qualche anziano se ne fotte delle regole: mascherina assente o a coprire solo parte della bocca. Soliti cafoni locali, quelli che spesso vedi a sputare per terra o a tossire a bocca aperta.
    Per il resto: dici che la gente ha "sfruttato" l'onda Covid-19 per evitare i contatti sociali? Mah, invece secondo me il Lockdown ci ha insegnato quanto sia importante anche fare due passi e incrociare una persona, salutandola o scambiando due parole..Lo si può fare ancora, tenendosi a distanza di sicurezza.
    Sì, invece gli abbracci mancano, eccome...

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    1. Riky...te sei vicino a Rimini?
      Come è la movida la in riviera romagnola?
      Perché da come parli sembri di essere in un altro mondo..perché vabbè che abbraccio chi voglio io per dire ..e quindi quella è la cosa che mi manca meno.
      Però vedo veramente la gente tenersi la mascherina solo in determinati frangenti e per il resto continuare a far quel che faceva prima.

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    2. Nei posti di vacanza è tragedia credo a tutte le latitudini.. il vaccino sarà il regalo di natale più gettonato quest'anno... e speriamo non costi più d'un..gettone!

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    3. @Max: a Rimini qualche parte di città incasinata c'è...io comunque sono ben distante :D

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  6. io ho solo voglia di riavere quello che c'era prima

    eravamo felici e non lo sapevamo

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    1. L'infelicità è connaturata alla stessa vita dell'uomo.
      Non esiste nel presente. Puoi trovarla nel passato o nel futuro attraverso la fantasia.

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    2. Della felicità te ne accorgi solo quando svanisce.. ;)

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  7. Ciao Franco,la diffidenza è una difesa è lo stare lontani aiuta, non siamo abituati ma teniamo duro, sarà lunga ma passerà.
    Ciao fulvio

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  8. Aristotele diceva che l'uomo è un animale sociale.
    In questo periodo storico di sociale, negli uomini, ci trovo molto poco!!
    Seppur dicono che siamo nel periodo "social"...
    Facebook, WAPP, blog, Instagram, flickr, Twitter e potrei continuare.
    Ma dove sta la socialità?
    Nella condivisione!, odo già la risposta.
    Ma sinceramente più che condivisione a me pare un continuo soliloquio, non intendo dire "un parlarsi addosso" ma di sicuro un "lanciare il sasso nello stagno" e restare a guardare le increspature.
    Negli anni 70/80 c'era la Comitiva, il gruppo (del muretto, della parrocchia, del bar, della scuola ecc).
    Dove sono ora questi gruppi?
    Dietro i nickname dei social ovvero nelle grandi ammucchiate del sabato sera, con matrice alcolica perlopiù.
    Qualcosa non quadra e vorrei chiedere ancora e nuovamente ad Aristotele se confermerebbe la sua affermazione.
    Mi sembra che da zoon politikon aristotelico si possa parlare di homo schizofrenicus oscillante tra l'anonimato dei nickname e l'indistinguibilita' degli assembramenti.
    Mission impossible: riprendiamoci le relazioni!!

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    1. Covid-19 dilata l'asocialità causata dal cinico capitalismo.
      In ogni caso nella rete c'è più socialità che nel reale.
      Lo hai anche scritto:

      "Negli anni 70/80 c'era la Comitiva, il gruppo (del muretto, della parrocchia, del bar, della scuola ecc).
      Dove sono ora questi gruppi?".

      Il capitalismo è competizione esasperata. Il collega che è vicino a te nell'Ufficio, domani potrà rubarti il posto e nella comitiva l'amico del cuore potrebbe fottersi la tua ragazza.
      I valori della lealtà sono scomparsi.

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    2. Sicuramente c'è la possibilità di confidare, in un social di nickname, incrinature di cuore a quello che non sai essere il vicino di casa e che ti saluta a mezza bocca quando lo becchi al portone.. ahah

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    3. Ciao Gus,
      Molto interessante l'accostamento capitalismo/asocialita'.
      Ci rifletto.
      Ma non vedo un tuo cenno di soluzione, di speranza, di inversione di tendenza.
      Può esserlo la fede?

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    4. Franco....!!!
      Te vojo bene!!
      Non difendere tout court i social...
      OK ti piacciono, li usi (e bene!) ma non me li erigere super partes.
      Hai un intelligenza superiore per lasciarti andare ad una difesa legittima ma fuori anzi oltre la storia.

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    5. Antonio, la fede di Francesco e Madre Teresa, penso di sì, ma la fede che incontro è di molto inferiore all'ateismo del samaritano.

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    6. "... l'ateismo del samaritano"
      Illuminante.
      Grazie

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    7. Non difendo i social, anzi, prendo cantonate paurose.. anche recentissime.. ma non imparo, perchè "se nasci tondo, non muori quadro", invece c'è gente col pelo sullo stomaco e che invece di genuinità genera ipocrisia come se piovesse... beati loro!

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    8. Nel campo dell'escatologia i Samaritani attendono una specie di Messia, il Taheb (Shaheb), che sarà un riformatore sul tipo di Mosè, ricondurrà iI suo popolo sulle vie divine e ristabilirà per 1000 anni dopo la sua morte un regno divino di gloria.

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  9. Sono regole necessarie. Hanno stufato ma vanno seguite.
    Però è vero che questo distanziamento ci ha allontanati ancora di più. Forse ha sdoganato certi pensieri che c'erano già, quelli di starsene lontani, ciascuno preso da sé stesso o dal proprio cellulare.
    Un abbraccio.

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    1. C'è chi è andato in depressione (ne conosco, anche amici e parenti), ma anche chi si crogiola nella propria iguaribile misantropia..

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  10. E' che abitano anche dentro di noi, esseri poco raccomandabili, magari nel marasma esterno, qualcuno con una buona parola, si trova pure..

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  11. Non mi ritrovo in questo tuo post. Frequento persone che stanno cercando, di ritrovare il modus vivendi perduto. Con le dovute precauzioni. Ma c'è gran voglia di vedersi, di incontrarsi, di chiacchierare. Di confrontarsi, come prima, come sempre.
    Forse sono solo fortunata, chissà...

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  12. Dopo la tempesta, arriverà sicuramente il sereno.
    Saluti a presto.

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  13. Sono vacanze un po' strane quelle di quest'anno...la mascherina, il desiderio di mantenere le distanze...io saluto da lontano gli amici di sempre ritrovati e cerco di far capire loro che son contenta di rivederli , senza i soliti baci e abbracci. Grazie per essere passato e saluti.

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