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domenica 6 gennaio 2019

VAN GOGH - SULLA SOGLIA DELL'ETERNITA'



Un film difficile alle prese con una biografia ancor più ardua, una sfida vinta comunque, perché si sceglie di stare dalla parte di Van Gogh, della sua inquietudine, del suo sentirsi fuori posto e oltre le regole.


Willem Dafoe giganteggia senza strafare, si cala in quello sguardo spesso bimbo, sorpreso e rammaricato, dal sorriso raro, ci aiuta a distinguere forme e colori, l'amore per gli spazi e la natura, i tramonti da inseguire correndo, le foglie e le spighe in balia del vento... c'è movimento in ogni tela di Van Gogh, si va oltre l'impressionismo visivo, si arriva a quello dell'anima, dove la luce impazza sulla tela come nell'immaginario di Vincent.



Dio può anche sbagliarsi con i tempi: mi fa dipingere per coloro che non sono ancora nati”

In una sola frase il genio incompreso, l'impossibilità di completare il puzzle, di incastrarsi nella sua epoca, di essere corrisposto, come negli affetti e nelle amicizie: quella con Gauguin la più ambita e burrascosa, fino a sfociare nel taglio dell'orecchio auto inflitto.


Le riprese di Schnabel, spesso in soggettiva, a volte alterate, sfocate a strati, amplificano i tormenti e le confusioni, gli eccessi sgradevoli anche, ma esaltando nel contempo piani di ripresa sghembi e illuminati, come con l'arrivo di Van Gogh ad Arles, le sue scarpe sul pavimento, e la tela che con pochi e veloci tratti, produce luce e calore dal gelo della stanza... o i dialoghi bui, le immagini senza suono, tutte adulterazioni del comune percepire, che ricreano una personalità distorta, anaffettiva, desiderosa da un lato di quiete ed equilibrio, ma conscia, dall'altro, di essere altrove, e già oltre, dipingendo quel futuro che ci lascia senza fiato, ora.

Visse da sconosciuto, Vincent, la gloria giunse nei tempi sbagliati del Signore, da lui esattamente pronosticati; nella lucidità della sua follia, e nella luce scolpita delle sue tele, quella luce che amava a dismisura, e che non poteva competere con la cecità del suo mondo.







40 commenti:

  1. E' un film straordinario ma carente nella parte drammatica. Più bello quando l'artista non parla, di meno nella parte narrativa.

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    1. Io l'ho trovato encomiabile, e anche azzardato, avanti coi tempi, un po' come Vincent all'epoca..

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  2. Naturalmente, un film che andrò a guardare!

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  3. Ciao, a proposito di Van Gogh ho letto "Follia?" di Giordano Bruno Guerri, ma non ho ancora visto il film ...Tu ne consigli la visione?

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  4. Come ti ho già scritto da me, è un film che non guarderei, poiché l'arte non rientra tra le mie passioni, e finirei col sbadigliare per tutto il tempo.
    Mi vuoi bene lo stesso? :P

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    1. Certo che sì...e comunque è un film che puo avvicinare anche i piu refrattari... 😉

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  5. Dovrei vederlo oggi, se tutto va bene.

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  6. Non vedo l'ora di vederlo e mettere il DVD nella mia videoteca (colleziono, anche, DVD di arte e pittori)
    Ma Schnabel, non e' l'artista, pittore, che ha firmato altri film?
    Saluti

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  7. Defoe nei panni di Van Gogh: vedendo quell'immagine, sono trasalito un po'.
    Di sicuro lo dovrò fare vedere a mio padre, visto che Van Gogh è uno dei suoi artisti preferiti.

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  8. andrò in settimana, sono molto curiosa, adesso ancora di più.

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  9. ho preferito vedere Aquaman. a sensazione ho fatto benissimooooo !!!!!!

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    1. ...sempre meglio dei 3 moschettieri...o Capri revolution... ahah

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    2. Capri revolution eppure mi incuriosiva

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. Non capisco molto di arte ma VAn Gogh è la passione di mia figlia quindi posso dire di conoscerlo almeno un po'. Mi piacciono i suoi quadri.
    Il film non l'ho visto e non credo che lo vedrò. Immagino però l'interpretazione di Dafoe. E' un grande! E già soltanto la foto che hai messo lo dimostra. Quello sguardo innocente, sperduto, che vede altro e non quello che vede l'uomo comune

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    1. Quella foto è l'essenza del film e di una recitazione fantastica, si...

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  12. Questo non l'ho visto, a parte il trailer.
    Lui mi sembra davvero somigliante all'immagine di Van Gogh che ho sempre avuto.

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    1. Dafoe è il fulcro del film.. nonostante i suoi circa trentanni in più rispetto a Vincent, gli dona naturalezza e la giusta estraneità al mondo...

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  13. Grazie Franco, ho bisogno di cose belle in questo periodo, se riesco lo andrò a vedere certamente.

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  14. Sono curioso di guardare questo film.
    Saluti a presto.

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  15. Van Gogh ha fatto colpo a quanto ho potuto notare ultimamente. A Torino faranno anche una mostra multimedia nel palazzo Lancia su di lui.

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    1. ..anche a Roma mostra multimediale sugli Impressionisti a Palazzo degli esami in Trastevere, di grande fascino anche se sono molti a storcere la bocca su queste operazioni.. io lo ritengo un ottimo espediente per avvicinare all'arte gli indolenti e i riottosi... ;)

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    2. Concordo. Io ho visitato quella di Leonardo a Fossano. Mi sembrava di essere immersa nelle opere del maestro.

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  16. Per me, nessuno come lui!
    Vieni a trovarmi!
    Cri

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  17. Lo sai che non mi ha ispirato come film, neanche dopo la tua recensione entusiasmante, anche se a me piacciono molto le biografie perché penso ti arricchiscono proprio dal punto di vista culturale.
    Certo l'attore è identico al pittore, mamma mia! Comunque magari quando lo daranno in tv mi ci fermerò :)

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    1. Ah Franco, quando vuoi passa da me a ricambiarmi i complimenti xD

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  18. Adoro Van Gogh quanto al film vedrò se andarlo a vedere o meno anche se la tua recensione mi stimola a guardarlo.

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  19. Mi sento molto di parte in questo commento per l'amore che nutro per questo tormentato pittore e l'attore che qui lo interpreta.
    Non facile sicuramente,ricordo la sua biografia fatta anni fa da Kirk Douglas che mi aveva intrigato parecchio, certo molto più lineare e acriptica, ma giudico quest'ultimo un ottimo prodotto, anche se come tutte le biografie, non facile e soggetto a disparate critiche
    Bacione Franchino

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  20. Fai sempre venire voglia. Questo cinema da cui ancora mi sento distante.
    Smack!!!!

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  21. Mi ero persa questo bellissimo post. Buona serata.
    Sinforosa

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  22. Non l'ho ancora visto Franco, grazie per la recensione

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