LA MIA PAGINA FLICKR

sabato 10 novembre 2018

EVOLUZIONE



C'è un gran parlare di condono, di questi tempi: un perdono 2.0.

Perché ci si evolve in tutto, anche nel mitigare gli errori, nel richiedere (pretendere?) clemenza.

Termina la poesia, la revisione di un sentimento (o di un bilancio), e si passa a riscuotere.

Che si tratti di affetto o denaro, fa poca differenza.

Ci ritroviamo in un'epoca affaristica, dove il sentimento è condizionato, tenuto da parte, mascherato.


Stiamo perdendo naturalezza e spontaneità, magari inconsciamente, ma poi ti accorgi che accade.

Che ogni azione e reazione è costruita, manipolata, funzionale.


Ti accorgi che ti concedono il perdono, ma non la riconciliazione.

E ti concedono anche il condono,

ma di pace,

rimane solo quella fiscale.



40 commenti:

  1. Buongiorno l'ironia non ti manca certo per fortuna. Credo di pensarla esattamente come te in fatto di politica. Per quello che riguarda la vita io perdono ma non dimentico.Per me il sentimento e la spontaneità sono sempre la prima cosa che mi riguardano e che apprezzo. Ciaooooooooooooooooo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cerco di mantenerle sempre, leggerezza e ironia, il sorriso salverà il mondo, forse.. buongiorno!!!

      Elimina
    2. Morena, mi permetto di fare il correttore teologico.
      Quello che hai scritto è un ossimoro perché perdonare altro non è che dimenticare, nel senso che quella persona rientra nella tua mente come amicizia.

      Elimina
    3. Infatti mi fa sorridere chi parla di perdono e riconciliazione come di step diversi... è gente che c'ha il perdono a gradi... ridicolo..

      Elimina
    4. Sarà anche corretto teologicamente 😀ma grammaticalmente mi sa che Gus non c’ha preso proprio.;)
      E te caro Franco che gli dai ragione...mi sa che nemmeno te con gli ossimori ci vai a nozze.
      Non è un ossimoro perdonare e dimenticare.
      Tra l'altro il 99% delle volte l'ossimoro è l'unione di due parole (sostantivo più aggettivo) e non una perifrasi come quella là sopra che ha scritto Morena.
      Pper capirsi giocando con le parole sue io direi dimenticanza indelebile o perdono vendicativo
      Non è per fare il maestrino ( non lo sono) e poi perdonare e dimenticare col cazzo che vanno a braccetto.
      Condono a parte.
      Saluti

      Elimina
    5. Non ci vedo neanche la perifrasi nella frase di Morena, a meno che non voglia considerarsi retorico il "te perdono ma spariscime dalla vista che se te vedo per strada, me riviene in mente chiaro e lampante quello che m'hai fatto, e te investo de gusto e poi faccio pure marcia indietro".
      Tornando seri il perdono dovrebbe contemplare una visione immensamente caritatevole, altrimenti è un palliativo "tanto per". E comunque Gus per ossimoro intendeva perdonare e "non" dimenticare. Ossimoro soggettivissimo, ma ci può anche stare. Un bell'ossimoro ad esempio è il Papa che predica accoglienza e non apre manco un monastero.. ecco: accoglienza sprangata. ;)

      Elimina
  2. Infatti l'uomo raramente perdona..ma condona...cioè passa oltre al torto subito, ma lo tiene in mente. E chi ha commesso il fatto se lo porta dietro fino alla tomba...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Riuscire a giudicare con lo stesso occhio torti fatti e torti subiti.. sarà l'alba di un nuovo mondo...

      Elimina
    2. Riky, ho appena parlato del perdono con Morena.

      Elimina
  3. Condonare è facile, perdonare quasi impossibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Generalmente quel male che ci hanno fatto noi lo abbiamo già sperimentato verso gli altri.
      Ciao Sara.

      Elimina
    2. Corsi e ricorsi: fondamentale mettersi nei panni degli altri, sempre.

      Elimina
  4. troppo eaborato, io la vedo semplice. 5stelle e lega sono forze politiche della illegalitò, della refrattarietà al sapere e alla scienza, della ricerca sempre delle responsabilità altrui e mai delle proprie. chi li ha votati è 100 volte più responsabile, perchè che fossero una manica di mentecatti era chiaro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto Francesco. Io ho non ho votato per anni e Renzi ormai insopportabile mi ha spinto verso i pentastellati, il vuoto assoluto.

      Elimina
    2. bella la provocazione auto assolutoria. Renzi rispetto ai Giggino o all'uomo felpa è un gigante. Ora te li tieni. E mi auguro che questo governo faccia più danni a voi che a me, dando per scontato che danni li farà.

      Elimina
    3. I danni di prima erano accertati, i danni di questi ancora teorici, e comunque, perseverare su quel modello, assolutamente folle. Se questi faranno danni seri, pace, si girerà pagina, intanto oggi dovremmo toglierci dalle scatole la Raggi, che io ho votato, pentendomi una settimana dopo.. ;)

      Elimina
    4. accertati da chi? abbiamo avuto 5 anni di indicatori economici in crescita in un periodo di crisi economica.

      Elimina
    5. https://www.repubblica.it/politica/2018/11/10/news/raggi_assolta_editoriale_calabresi-211304472/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P2-S1.8-T1

      resta una bugiarda ed incapace. il duo comico invece ha perso la testa. i vostri idoli.

      Elimina
    6. I "danni accertati" sono i 13 miliardi di debito romano...

      Elimina
    7. Franco, c'è da dire che se avessero condannato la Raggi, tutti i sindaci italiani da Canicattì ad Abbiategrasso dovrebbero avere lo stesso trattamento.
      Il clientelismo non è reato e per questo tutti assolti.
      Del resto tangentopoli ha consegnato l'Italia a Berlusconi e Bossi, cioè di male in peggio.

      Elimina
    8. Beh.. per fortuna non c'è un Marra in ogni Comune...

      Elimina
  5. "Ti accorgi che ti concedono il perdono, ma non la riconciliazione".
    Questo è esattamente il motivo per cui ho smesso di concedere il mio perdono a chi non merita la mia presenza.
    Perché ad un finto perdono, io voto per l'indifferenza.
    La questione del condono, invece, preferisco non commentarla. Io che ho sempre pagato TUTTO. Ma si sa, in Italia, ormai, pagano solo i cretini...

    RispondiElimina
  6. Condonare è un verbo che non mi è mai piaciuto.
    Mi è sempre sembrato l'emblema di un perdono stantio e poco sincero.

    RispondiElimina
  7. Vero, eticamente e filosoficamente è come dici tu, ma possiamo sfruttarne i lati pratici XD

    Moz-

    RispondiElimina
  8. L'Italia è il paese dei condoni!
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
  9. Pace momentanea, perché poi ci sarà di nuovo la guerra per tasse non pagate in attesa di un'altra pace.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qui è tutto un "momentaneo"... di quei momentanei eterni però...

      Elimina
  10. Risposte
    1. Tu sei tosta, ma è per contrastare l'angelo che ti porti dentro... ;)

      Elimina
  11. Perdonare, conciliarsi, dimenticare, belle cose ma dipende tutto da quello che subisci, il torto che ricevi... Almeno per me è così sia nella vita reale che in quella virtuale, sia nei sentimenti, sia in quelli affaristico... Abbraccio siempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' sempre tutto soggettivo, e dipende da quanto ognuno di noi riesce a sopportare... hai ragione..

      Elimina
  12. Io non sono fatta per perdonare. Mi riesce difficile a motivo della moltitudine dei condoni concessi. Non porto rancore ma non perdono. Io preferisco dimenticare direttamente la persona.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu a quello non lo perdonerai mai...e manco te lo togli dalla capoccia...

      Elimina
  13. Quella che definisci evoluzione in realtà è una impasse perché i condoni ci sono da tempo come il perdono. Il secondo di solito è pulito e sincero, i primi sono furbate per sanare vergogne edilizie ed intascare denaro. Ecco potremmo definirlo una sorta di "perdono a pagamento"

    RispondiElimina

Sottolineature