Fuggì
via nella notte.
Gattonando
sicuro e leggero.
Maria,
esausta, aveva chiuso beatamente gli occhi e Giuseppe stava
sistemando il fieno al bue e all'asinello, che pure loro.. avevano
bisogno di un occhio.
Scivolò
fuori mezzo nudo e quegli starnutini compulsivi, a contatto col gelo
pungente, erano l'unico segnale di vita in quel buio rischiarato dal
traffico astrale particolarmente intenso, quella sera.
Riuscì
ad approdare ad una bottega dimessa, proprio di fianco la stalla, si
avvoltolò alla meno peggio in uno straccio a portata di manina e -
lucido - uno dei primi pensieri, ad attraversargli la mente, fu che,
come primo impatto, non era certo il massimo, ma sempre meglio che
restare in quella mangiatoia dismessa e puzzolente.
Perlomeno
aveva smesso di starnutinire e non vedeva l'ora di vagarsene
per il mondo. Il “suo” mondo.
Solo
allora si accorse di due pastorelli mogi e silenziosi accovacciati in
un angolo.
“Da
dove venite?”
“Da
Aleppo, un posto orribile dal quale meditavamo di scappare, e quando
abbiamo visto tutti questi pastori in viaggio verso Betlemme, ci
siamo uniti, ma ora siamo sfiniti ed affamati”.
Gesù,
in un lampo, si collocò esattamente nel momento storico.
Poco
più in là, nella semioscurità, scorse un agnellino spelacchiato,
sembrava sperso ed infreddolito.
“E
tu da dove arrivassi?” chiese Gesù, che già sfoggiava un ottimo,
per quanto precoce, equilibrio sulle gambettine ma, in quanto a
parlare, seppur universalmente, anche con gli animali, doveva
comunque misurarsi tra condizionali e congiuntivi, precoci quanto
lui, e destinati per lungo tempo a perpetrarsi quali misteri oscuri,
al pari di quelli di Fatima...
“Arrivo
da una favela brasiliana, volevano trasformarmi in una manciata di
arrosticini per sfamare giusto qualche bimbo malnutrito e salvarlo da
morte sicura, ma pensavo non fosse ancora la mia ora, ed allora ho
puntato queste terre, dove sembra prediligano pani e pesci...forse
camperò qualche giorno in più”.
Il
piccolo Gesù cominciava a farsi un'idea precisa, anche se non
entusiastica, sul dove era stato catapultato...
Comparve
allora un ragazzino nero come la pece, un prototipo di
extracomunitario, emaciato ma sorridente, parlò lui per primo
stavolta:
“Anch'io
arrivo da lontano, e volevo portare un piccolo dono al Salvatore,, un
pezzetto di legno simbolo del barcone affondato coi miei compagni..
ma nel Centro d'Accoglienza dell'isoletta dal quale fuggo, di nuovo,
mi hanno spogliato di tutto, sapresti indicarmi dove posso trovarlo
questo Bambinello?”
Nello
stesso istante una vecchina piagata ed inferma, seminascosta
nell'oscurità per una volta complice, riuscì a sbiascicare qualche
parola:
“..sei
tu ..il Messia? Volevo solo vederti una volta ...prima di morire, ho
raccolto le ultime forze ..per fuggire da una clinica lager dove
...sarei morta tra l'indifferenza, il sudiciume e la cattiveria degli
uomini”
Gesù,
ormai impallidito, ebbe chiaro in quell'istante che il compito
affidatogli dal Padre, prospettato in fretta e solo a grandi linee,
era veramente improbo.
Avrebbe
avuto bisogno di riposo e conforto, almeno per un po'.
Pensò
a quei suoi genitori, a quest'ora in preda all'angoscia nel non
vederlo, salutò, rincuorando in qualche modo, i suoi piccoli, nuovi
amici e fece ritorno verso la stalla...
La
sua missione era decisamente senza precedenti ed ora, con
all'orizzonte Giuseppe e Maria visibilmente scossi, ricominciò a
starnutire, pensando che almeno quell'allergia al fieno, dall'alto
dei Cieli, gliela avrebbero potuta risparmiare, mentre si facevano
luce, tra i suoi primi pensieri di senso compiuto, anche strani - di
umanissima matrice - rimpianti..
si,
insomma, se è vero che chi ben comincia è a metà dell'opera, la
prossima volta avrebbe preteso, invece di una stalla fatiscente,
almeno
un
lussuoso cinque stelle. Comete, ovvio.
Vabbè dai, Pasqua è dietro l'angolo :p
RispondiEliminaIn effetti è vero, come ci si fa a raccapezzare in un mondo così?
Moz-
Buon Natale Mozzino!!.. si.. mondo del ciufolo... dove pure noi facciamo i buoni giusto oggi e domani...
EliminaFranco hai saputo riassumere in maniera tristemente ironica la sgangherata realtà in cui viviamo purtroppo.
RispondiEliminaSpero che il "segreto" di Natale possa raggiungere quante più persone possibile.
Buone feste, un abbraccio!
.-.hai detto bene Pier... "sgangherata realtà"... e non ne veniamo a capo.. nonostante i buoni propositi che il 26 già sono svaniti...
EliminaIl tuo gustoso e fantasioso racconto mi ha fatto venire in mente una storiella che sta girando in questi giorni su Wothsapp:
RispondiEliminaANSA – 25 dicembre:
Trovato neonato in una stalla. Arrestati un falegname, una minorenne, tre extracomunitari ed un gruppo di pastori senza dimora.
L'allarme è scattato nelle prime ore del mattino, grazie alla segnalazione di un comune cittadino che ha notato strani movimenti nei pressi di una stalla.
Arrivati sul posto, gli agenti di polizia accompagnati da assistenti sociali, hanno trovato un bambino in precarie condizioni igieniche e tra i rifiuti di una mucca e di un asino, avvolto in uno scialle e depositato su una mangiatoia con vicino una bambina la quale dichiarava di essere la madre, tale Maria di Nazareth, appena quattordicenne
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^___*
ahah.. si l'ho letta anche io... è che potrebbe accadere davvero...
EliminaE' stato tre anni sulla terra e ha visto i poveri, i malati e i perseguitati e in cuor suo sapeva che questi esseri in sofferenza avrebbero avuto la felicità eterna. Si preoccupava, invece, di quelli che contribuiscono a causare l'ingiustizia e forse ha pianto per loro.
RispondiEliminaCiao Franco.
Chi è stato tre anni? ��
Eliminaè evidente che si è trattato di una distrazione, voleva scrivere trentatre
Elimina..epperò a me dispiace vedere e sentire il Papa ieri sera parlare di disagio e povertà in una cornice che più sfarzosa non si può...
EliminaCerto che il Natale come ce lo fai vedere tu... Buon Natale amico mio!
RispondiEliminaCi si prova a giocare di fantasia.. e quella non ci manca per fortuna... ;)
EliminaAspetto la tua recensione per Lion. Magica storia di vita.
RispondiEliminaRimarrai delusa.. lo trovato troppo piagnone e pure irreale..per quanto trattasi di storia vera (?!?!!)
EliminaL"ho visto quando è uscito. Macché piagnone??!! Vai al cinema a vederlo, ti donerebbe un' altro effetto. E se vedi personalmente poi...il piagnone saresti tu per sovravvivere, ogni giorno, in quell'inferno. Ti vedo bene franco. Non reggeresti.
EliminaIo ci sono stata in quelle zone, più verso Bombay che Calcutta,(che sono megli che in certi paesi sperduti, dimenticati ) e ti assicuro che è una scuola di vita, di forza,coraggio e speranza che farebbe bene a tutti gli insoddisfatti e cazzari cronici.
Certo che è una storia vera:
Disponibili online un nuovo trailer in lingua originale, una prima clip in italiano e una nuova locandina internazionale di Lion - La strada verso casa, film basato su una storia vera diretto da Garth Davis, scritto da Luca Davies, interpretato da Dev Patel e in uscita nei cinema italiani oggi 22 dicembre.
Lo trovato..lai trovato?. ☺ piagnone si.
EliminaRecensione disponibile. Guardati The Millionaire semmai, quello si un gran film sullo sfacelo indiano...
EliminaAuguri
RispondiEliminaBuon Natale!!!
EliminaAuguri Franco per tutto ciò che desideri.
RispondiEliminaBuon Natale cara... magari saper vivere tutti i giorni così (o provarci almeno..)...
EliminaChe peso immane per quel Bambinello!
RispondiEliminaE noi andiamo avanti sperando in qualche miracolo.
AUGURI a te e ai tuoi cari.
Cristiana
..si.. peso immane... speriamo ci metta una pezza.. speriamo tanto...
EliminaQuanto è bello e leggero in apparenza questo tuo racconto Franchino...quante cose ci portiamo malamente dietro senza soffermarci mai su qualcosa di più importante come il nostro bambinello. Non mi piace ricordarlo solo in questo giorno,lo dimentico spesso..peccato dovrei fare più attenzione..
RispondiEliminaMa in questi giorni è meglio che mi dia un occhio di riguardo lui, allergie a parte!
Ti stringo forte
Serena serata natalizia!
Grazie Nellina... tutti dovremmo soffermarci un secondo almeno.. mettere da parte frenesie e budget... ci riusciamo a malapena a Natale.. il giorno dopo torniamo a fregarcene nella maggior parte dei casi. A cominciare da me ovvio...
EliminaE' un Natale difficile questo qui, lo è sempre negli ultimi anni. Disgrazie, malattie, malnutrizione, dolori sparsi come germi nel mondo. A Natale dovremmo pensarci un po' di più, mettere da parte un po' di materialismo e renderci conto di quello che ci circonda davvero.
RispondiEliminaUn abbraccio e buone feste.
Almeno a Natale... ma basta un giorno all'anno? Soprattutto poi, basta a farcelo ricordare negli altri 364?
EliminaAnch'io sono in fuga dalla malinconia....In casa tutto è pronto: presepe, albero, angioletti.......e io ho la lacrima facile.....
RispondiEliminaNon ti ho augurato un sereno Santo Natale, lo faccio oggi. Buon Natale Franco!
Grazie Lucia... ma arrivano i pensieri sai? ..si che lo sai..;)
Eliminaamico di banco di Benni?
RispondiEliminadi dirò che mi piaci
Grazie!... ;)
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RispondiEliminaTroppo facile dire è colpa di dio se l'uomo è una razza bastarda
RispondiEliminaKati!!!...hai trovato parcheggio!!! ;)... a proposito.. chi dice che è colpa di Dio?
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