
Baricco
ricorda come Omero, riferendosi alla splendida arte oratoria di Ulisse, paragonasse
le sue parole a “fiocchi di neve d’inverno”.
Ecco,
stasera 9 luglio 2016, Teatro Palatino, tra folate improvvise di suoni e luci che
riportano indietro nella Storia, quasi a rendere palpabile l’epica tumultuosa,
Baricco sommerge la platea silenziosa dei suoi “fiocchi di neve”
Smolecola
la leggenda di un eroe, Ulisse (“proprio una brutta persona”), 
e
impartisce una Lectio Magistralis di finissimo e poetico revisionismo.
Palamede,
l’eroe che non c’è, del cui nome non v’è traccia nell’Iliade, ne’ nell’Odissea,
viene ora celebrato e ripristinato, glorificato ed esaltato. 
E’
una partita difficile: astuzia contro intelligenza.
L’intelligenza
di Palamede, l’uomo che ha reinventato la scrittura per i greci, le unità di
misura, le parole d’ordine, i messaggi con i segnali di fuoco..
Contro
l’astuzia di Ulisse:
l’uomo
che passa la vita a covare vendette.
Avrà
la meglio Ulisse, e a Palamede, oltre la morte, verrà inferta la condanna peggiore, quella
all'oblio.
Assenza
e mistificazione. 
Ma
Baricco è curioso. A lui interessano i personaggi fuori dalle righe. 
A
margine libro, quelli che aprono una marea di parentesi senza che nessuno si
preoccupi di richiuderle, quelli che, in silenzio, fanno la storia davvero, 
quelli
che portano la Grecia nell'anima.
E
questa storia “incredibile”, di eroe cancellato dagli uomini, 
e dagli Dei anche,
ora
lui la decodifica e la rende possibile, palpitante, 
la disseppellisce 
e
ci riveste a nuovo Storia e Leggenda.
Ha
studiato, ha scavato tra righe polverose, ha chiesto aiuto a insigni grecisti  -  che
prima gli hanno infilato la pulce nell'istinto e poi hanno continuato per la loro
strada convenzionale -, 
ma
lui adora il fascino delle storie emarginate, tenute nascoste, ha scartabellato
testi apocrifi, autori minori, ha rivissuto  i  respiri e i sogni e i disincanti degli eroi, e
riletto gli accampamenti, 
le
attese, le navi buie, l’eco dei clangori. 
Le
arringhe accorate ma esatte, degli ingiustamente condannati, come Palamede.
Ridisegnandogli
la Storia addosso. 
Vince
Baricco stasera.  Lui è astuto e
intelligente. 
E
lo sa.
 Non
poteva che vincere.










Fai capire l'atmosfera e il valore della rappresentazione dell'opera di Baricco, con questo tuo bel post.
RispondiEliminaMi piace constatare che accadono belle cose e che ci dono persone che ne godono.
Ciao e grazie :-)
Dici bene Nou.. "accadono belle cose". Goderne è quasi doveroso, oltre che piacevolissimo... ;)
EliminaI fiocchi di neve di Baricco con questo caldo avranno vita breve.
RispondiElimina:)
bizzarro...
RispondiEliminasto molto parlando di Baricco ultimamente...
..bizzarro non parlarne, semmai.. ;))
EliminaBaricco per me è una ragazza bellissima ma veramente antipatica.
RispondiEliminaMentre lo leggo alterno lo stato "brodo di giuggiole" ad osceni scatti di rabbia.