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giovedì 17 luglio 2014

PAUSA PRANZO


Basito dalla sospensione "umanitaria" dei bombardamenti in MO tra le 10 e le 15.
Mi ha ricordato molto l'uscita di Benedetto XVI contro le bombe. A grappolo.

Se penso che Beckett immaginava di farlo lui, una volta, il teatro dell'assurdo.

7 commenti:

  1. Io toglierei le armi a entrambi sostituendole con cerbottane e cartoccetti. Potendo.

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  2. Se continuiamo ad aspettare Godot non ne usciamo più.

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  3. A me ricorda quando smettevano di bombardarsi a Natale, tipo durante la Guerra del Golfo.

    Moz-

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  4. L'espropriazione brutale di terre palestinesi dai nazicoloni sionisti è straordinariamente violenta.
    Tutto ciò ribadito (che se non si va alla causa dei problemi non si risolvono) le lotte interne al mondo arabo comportano morti di un ordine di grandezza superiore.
    Ad esempio, si stima che in Siria le vittime della guerra civile da collasso ecologico siano 150K invece delle 180 delle incursioni aeree di Israele su Gaza.
    In Iraq ca. 160k, etc.
    Però... in quelle guerre manca, per gli amanti dell'appassionarsi manicheo, il buono e il cattivo e i carichi simbolici, anche di origine storica, sulle parti in conflitto.

    La mia tesi è che 10k ebrei e 10k palestinesi potrebbero convivere in letizia ed armonia, in abbondanza di risorse (spazio, acqua, campi, energia, cibo...).
    Crescete moltiplicatevi e quando vi pigerete come sardine in scatola massacratevi.
    Prego!

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  5. Sono d'accordo, Franco.
    La guerra è una cosa maledettamente triste. Non è una partita di basket dove si chiede il time out.

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