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martedì 14 gennaio 2014

PHILOMENA (MARTHURANO)



Gli affascinati da Philomena sono stati quasi tutti abbindolati dal dramma che la storia dispensa a grosse linee: suore cattive sottraggono bimbo piccolo a mamma impossibilitata a crescerlo e lo danno in adozione chissà dove. La mamma dopo cinquant'anni (perché dopo cinquantanni?) decide di cercarlo sul serio. 
Lacrime a gogò.
Ci sono tutti gli elementi per farne un melodramma in piena regola. Oddio.. in piena regola.. diciamo per farne un melodramma.
La scena con la mamma dietro al cancello che vede il bimbo allontanarsi nella macchina dei nuovi genitori 


è fatta apposta per macinare indignazione e commozione a livelli da discount industriale..
E intanto c'è un altro film in contemporanea, American Hustle, il cui sottotitolo (l'apparenza inganna), sarebbe stato molto più adatto a questo Philomena.
Che sfoggia in allegato una sbandieratissima propaganda di “storia vera” ed invece propina un sacco di balle posticce a scopo lacrimevole, tipo Philomena che perdona la suora cattivissima nell'epico incontro finale.
Nel libro di origine la suora muore prima di poter, eventualmente, incontrare sia il giornalista che Philomena.
Restano questi dubbiosi dubbi di una madre che per cinquant’anni si “vergogna” di recuperare il figlio (e che te sei pianta dietro quel cancello?...)
Poi tutta una serie di stranezze che neanche ci va di stare ad esaminare (ma lo faremo lo stesso); purtroppo la gente comune ha bisogno dell'emozione stantuffata ad aria compressa, di sentirsi coinvolta in storie di vita gnegnosa... se uscisse oggi Via col vento, farebbe comunque i miliardi sospingendo la Kleenex ad inauditi record di Borsa...
La nostra Philomena tenta l'approccio
semiserio ma sbraga subito, una Judy Dench (qualcuno l'aveva addirittura messa in competizione per i Golden Globe con la fantascientifica Cate Blanchett – orrore!-), fiacchina e monolitica sia nella sua fede automatica che nella sua recitazione (automatica pure questa); il giornalista che l'accompagna, da copione, è la sua presunta antitesi, ed alcuni battibecchi tra i due, in semi surplace filosofica, fanno aggrottare ciglia e sopracciglia (“non trattare male gli altri, un giorno potresti essere tu al loro posto”), la ricerca del ragazzo adottato è ancor più strana e facilona, specie quando si viene a sapere che 'sto benedetto figlio sapeva della sua provenienza, ma pure lui fa le ricerche della madre come quando noi apriamo un armadio cercando un maglione e, dopo un rapidissimo sguardo indagatore, urliamo all'amorevole consorte: “non c'è!”, lei accorre ed in tre-secondi-tre trova l'introvabile.. e cosi, sulla scorta di Un c'è posta per te dei poveri, arriviamo alla fine scoprendo tutte le carte e cartuccelle che mi guarderò bene dal rivelarvi.
Sempre che non troviate nulla di meglio di questa Philomena Marthurano denoantri, coi figli da (far) scoprire o' bello de' 'figlie l'avimmo perduto...” .
E stavolta abbiamo perduto anche il bello di un cinema che non debba per forza accalappiarci emotivamente...

Ammazza come v'ho fregato!!.. ;)





17 commenti:

  1. insomma pure questo hai fatto a fette ...però caz...pita segnala gli spoiler ..ora mi hai levato la residua voglia di vederlo...raccontando il finale! :)

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  2. Ma no!!! Ci sono un sacco di altre belle sorpresine!! eh eh.. (ma pure un sacco de artri bei firmi...)

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  3. eheh... avevi già detto tutto col titolo: Philomena Marthutano è geniale! :)
    Mi attirava, ma non da impazzire: adesso scivola un po' più in basso nella lista...

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  4. Ahahahaa, io sono morto di risate già nel leggere il titolo!!
    La recensione, per certe frasi, sembra essere scritta da me, lo sai? :D
    Che palle i film-fazzoletto, eh! ^^

    Moz-

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  5. ... nel senso che neanche te trovi i maglioni 'sepolti'?! ;-)

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    1. Ahaha, no... ma per come hai scritto certe cose :)

      Moz-

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  6. Ciao Giovanotto. Presenzio a singhiozzo causa casa in allestimento. Ho letto della tua amica e da me risposi. Non c'entra col post lo so. Il film non l'ho visto. Ma in compenso ho visto un vecchio film "Il lato positivo" che vivamente consiglio. Com'è sto 2014? Mangiabile? :)

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    1. Il lato positivo (film) è uno spettacolo... in compenso ancora devo intravederlo (come lato) nel 2014... E auguri per gli allestimenti casalinghi.. ;-)

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  7. Attualmente vado raramente al cinema. Peccato. A Novara hanno chiuso tre sale cinematografiche...l'unica rimasta proiettano il film un giorno e il giorno dopo lo tolgono. Se non lo prendo al volo mi restano i vostri, tuoi commenti. Però ho Skay che mi regala films belli e vecchi.Mi piace Robert Redford e la settimana scorsa ho visto Tutti gli uomini del Presidente. Bello. Lo so a memoria. Lo rivedo volontieri. E "Il lago dorato"? anche quello...i due vecchietti (Hepburn e Fonda) siamo io e Paolo...Capito il genere? Ciao.

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    1. Sky già ti permette un'ampia panoramica di ottimi film, ed ognuno deve godersi il proprio genere e, serena, il tuo genere va benissimo.. l'importante è non farselo mancare il cinema. Come un buon libro. Entrambi , come dice Erri De Luca, ti sollevano.

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  8. non ho problemi a concordare senza averlo visto. lo presentivo che fosse così! :-D

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  9. Macchè abbindolati! Piaciuto molto il film!! Che mi frega se Philomena dopo 50 anni ha cercato il figlio e la suora è morta prima. Il perdono è l'essenza del film! ;-)
    Chissà se ha guadagnato qualcosina Philomena dopo la vendita del libro. Si sa i soldi non fanno molto, ma a volte consolano! :-)
    Emozione stantuffata?? Boh! Bellissimo il lato positivo. Più frizzantino e intrigante-passionale è stato sicuramente il mio film preferito: "tutto su mia madre" , anche "gli uomini che odiano le donne" è stato un ottimo thriller. La Rooney meritava l'oscar non la solita Meryl Streep!!

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    1. Gli uomini che odiano le donne è uno dei più brutti thriller mai letti negli ultimi dieci anni. E ne ha abbindolati... ;)

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  10. Non potendo leggere tutto quello che scrivi, mi ero perso questa recensione, dunque arrivo con un notevole ritardo, ma due parole devo spenderle perché "Philomena" l'ho visto e mi ha fatto un effetto diverso, quello di un film un poco ingenuo, nello svolgimento fattuale, che induce pure a versare qualche lacrima ( non certo a me) ma fondamentalmente onesto, coraggioso, perché denuncia un modo di agire abbastanza diffuso in certi ambienti cattolici, almeno sino agli anni Sessanta.
    Dunque, la tua accusa di ciarlataneria è infondata, tanto più che io stesso sono stato testimone di un episodio molto simile a quello descritto nel film... come a dire che la realtà è sempre più avanti è sorprendente dell'immaginazione!

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