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mercoledì 14 agosto 2013

E DOPO UNA NOTTE DA LEONI ... ALTRE DUE ASSOLUTAMENTE DA DIMENTICARE!!!


UNO
Tra Cose molto cattive ed Hot Fuzz!, Una notte da leoni, commedia americana di livello decisamente superiore a qualsiasi, ignobile, American Pie, scardina con freschezza di regia e sceneggiatura articolata, gli schemi ritriti di certe  commediucce per nulla godibili. 


Complimenti quindi a quest'oasi di buon umore e frenetico delirio comico che ci accompagna a ritroso (e questa è la basilare genialata, ribaltare causa ed effetto ritessendo le fila da quest’ultimo), anche thrillereggiando non male, 


dopo aver fornito una serie di indizi folli, nella notte di quattro amici (Ed Helms Stu, Bradley Cooper Phil, Zach Galifianakis Alan, protagonisti assoluti) che vogliono festeggiare, appunto, con quella che si dimostrerà un’autentica e forsennata notte da leoni, un addio al celibato in quel di una magica e pazza Las Vegas.

Citazioni a valanga e prese in giro a scatafascio con protagonisti azzeccatissimi e mattatori assoluti, ulteriore nota di merito alla base sonora tutt'altro che marginale e sempre di chirurgico supporto. Spero che qualcuno recapiti il dvd ai nostri Vanzina, Neri Parenti e compagnia cantante. Riuscissero mai a captare qualche segnale... ;)


DUE
Una notte da leoni 2, dopo il magico esordio , si traduce in notte fonda, buia e manco tanto tempestosa. Il fortunato ed originale plot del film d'esordio, in onore al motto “squadra (e strategia) che vince non si cambia”, viene riproposto, ma proprio paroparo, svirgolando giusto sulle locations.
Ed a noi, arrivati in sala tutti solluccherosi, ebeti sorridenti prima ancora che inizi il film, quasi per residua forza d'inerzia alimentata dall’ancor nitido ricordo del primo geniale episodio - come quando a tavola c’hai l’acquolina in bocca in attesa di un piatto che conosci e sai benissimo quanto gustosamente ti squasserà i trigliceridi - non rimane altro che assistere, con lo scorrere dei minuti ed il sorriso che devia in ghigno, ad una copia cartacarbonata, diluita, scialba ed insapore del cotanto celebrato primo episodio..




E lentamente, cogliendo coscienza del déjà vu, si cominciano a pesare le battute (battute?), a prendere atto di pause inconsulte, situazioni plagiate, scenette telefonate, protagonisti ormai convinti che basti loro mostrarsi o smorfieggiare per suscitare l'ilarità (Zach Galifianakis su tutti, spesso indisponente nella sua ampollosa ridondanza che clona - è un vizio? - in apparizioni parallele, in Parto col folle ad esempio), e si consegue manifesta coscienza che, se questo è l’andazzo, ad un'eventuale leonina notte 3 non c'avvicineremo neanche a ticket gratuito (questo scrivevo a caldo scottato dal 2... mo’ che me so’ bruciato col 3.. vediamo se la lezione servirà almeno ad evitare il 4... n.d.r.)



TRE
Ma sarà veramente l'ultima puntata della saga? Costantemente in discesa libera verso la commediola stantìa, ripetitiva e noiosa?
Temiamo il peggio. Temiamo che la saga imperversi accartocciandosi su se stessa come una candela a ferragosto. Ma non possiamo accontentarci di tre o quattro situazioni surrealmente azzeccate (la giraffa in autostrada su tutte) per non far ripensare malinconicamente al micidiale mix di frenesia vorticosa e geniale del primo episodio.

Abbiamo esaurito le pile, abbiamo logorato i personaggi, reiterato il plot in lungo ed in largo. Contaminare il genere con qualche morto ammazzato ed una vena vagamente spythrillerè un azzardo che lascia indifferenti, quando non perplessi, e non paga affatto.
Bradley Cooper ormai si è completamente sdoganato dal ruolo alla grande (ed infatti qui timbra svogliatamente il cartellino dorato dell'incasso sicuro) riproponendosi sotto mille sfaccettature tra Limitless, Il lato positivo o Come un tuono (oscurando pure Ryan Gosling), 


Zach invece non ne esce più, capace solo di replicarsi scimmiottandosi all'infinito, e ad Ed Helms non sanno più cosa fargli accadere per far strappare una mezza risata, per tacer di quel Ken Jeong Chow
che ruba, noiosamente, un casino di spazio a tutti finendo per monopolizzare la visione... bruciato anche in malo modo un letale marchio di fabbrica che aveva chiosato i primi due episodi in maniera spettacolarmente efficace: 


una carrellata di foto sgarrupate a testimoniare altre, inedite, folleggianti gesta dei nostri amici alle prese con devastanti notti da leoni. Il finale del terzo episodio ci priva anche di questo consueto finale a mitico scoppio, suggerendo solo un propedeutico trampolino di lancio all'inevitabile quarto episodio... altro che The End...



4 commenti:

  1. i primi due mi sono piaciuti, il terzo è decisamente evitabile....

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  2. Grossa delusione già al secondo... ma del resto, partendo da un filmone (nel suo genere), era difficile rimanere al vertice... ;)

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  3. Come sai non ho visto questa saga, ma sono sorpreso dal crollo avvenuto già nel secondo episodio. Però American Pie non è un grosso metto di paragone, uno dei peggiori film che abbia mai visto! Lì era già brutto l'episodio numero 1..

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    1. Ecco.. che tu abbia avuto tempo per American Pie e non per Una notte da leoni...imperdonabile!

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