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mercoledì 4 giugno 2025

LA RIVOLTA DELLE BOZZE

 

Erano là in attesa, e questo post pubblicato non può essere certo una ricompensa adeguata; loro da tempo hanno smarrito entusiasmo e pure identità. 

Un vessillo disperso dopo che il Re ha oltrepassato il confine,  gomena abbandonata sul molo dal piroscafo salpato.

Post in bozza che secondo l'Autore avrebbero avuto un senso, in un loro preciso tempo, ma ora sono solo stonature asincrone, estranei appartenuti ad un mondo andato avanti nel frattempo, ambasciatori destituiti di Stati che non esistono più, testimoni di eventi dimenticati, amori sepolti, eventi evaporati, ambasce sensate, impellenti - un giorno - e ora non più.

Unica cosa certa è che non si acconteteranno di un memoriale vuoto, vogliono riprendersi la ribalta, il treno perso, il volo cancellato, la nave che fa ruggine in rada.

C'è voglia di tornare, anzi, entrare in corsa, denunciare, gridare, farsi vedere. Inconcepibile che il mondo cambi senza un loro sussulto, una spinta, una denuncia, una fantasia; chi può decidere qual è il tempo, chi può compilare graduatorie obiettive, ottimali? Lo decide chi legge, certo, chi si incuriosisce, chi passa oltre, chi pensa che i blog siano finiti e non ha mai compilato mezzo post, preferisce una frenetica meteora su facebook, coi like a peso, e domani oblio.. ma che dico domani, dopo mezz'ora.. e le bozze qui, nel cantiere dell'eterna lavorazione?

"Forse significhiamo più di una pubblicazione avvenuta, perché quella vede la luce, ma la scorge anche tramontare, più o meno veloce, vero..ma il blog tira avanti, e a rimorchio solo noi, le bozze, che ad ogni apertura reclamiamo visibilità, quella visibilità istantanea e luminosa, anche se che poi significherà fine certa." 

55 commenti:

  1. Spesso bozze che rimangono tale oppure vengono pubblicate dopo tanto tempo. Comunque i blog non sono morti, anche se tanti preferiscono i social.

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    1. Molti che lo affermano, sanno tanto di volpe che non arriva all'uva.. ;)

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  2. il tempo oggi scorre molto più veloce di migliaia di anni orsono, quando una guerretta ad una troia durava vent'anni, una cosa scritta oggi tipo un dazio all'80%, domani è già obsolets

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    1. Coi blog calmieriamo molte di queste velocità ipersoniche, ci fermiamo alla slow lettura, ci riprendiamo temi e modi anche; estrapola bene il senso Andrea qui sotto, svelando tutto il potere che possiamo, e che gestiamo, alla faccia(libro) di chi ha fretta.

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  3. Se il mondo fosse solo ciò che corre e si consuma in un istante, la letteratura antica sarebbe un’eco senza ascoltatori. Eppure è proprio in quella lentezza paziente, in quel tempo rubato al rumore, che si forma l’uomo vero, con le sue radici profonde. La velocità sfiora la superficie, ma non penetra l’anima; la parola meditata è l’aratro che scava, il seme che germoglia nel cuore. Le bozze, quei testi sospesi tra un’idea e la sua luce, sono il ventre fertile dove nasce il senso. E forse è proprio nella profondità della riflessione che noi del popolo, o mortidifame, come direbbe quel stinco di santo di fracatz, abbiamo ancora qualche speranza di uscire dall’oblio. Non per ambire a luci di ribalta, ma per riconoscerci parte viva di una memoria, di un sentire più grande del momento. Senza queste radici, l’uomo rischia di perdersi nel flusso fugace del tempo, divenendo solo ombra senza memoria. Per questo leggere e scrivere con calma è un rito sacro, il battito lento e costante che ci rende umani.
    Lunga vita alle bozze e a voi.

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    1. Ben detto, bozze come radici, legami indissolubili a ciò che non vogliamo scivoli via. La bozza come rifugio, retrovia per accogliere i feriti del campo aperto (la pubblicazione) e la revisione, spesso inesausta, che ci lega ad una cura estrema, da non esporre, ma da levigare ai box, testimone perenne. "Ventre fertile" dove gestiamo le potenzialità in costante, infinita, gestazione.

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  4. Io a volte trovo post rimasti in bozza risalenti a anni fa, post in bozza di cui mi ero completamente dimenticato :-D

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    1. Ne ho una cinquantina costanti, come un parco auto cui attingere, ma in realtà palestra di revisione compulsiva. Macchinari digitali impiastrati di pensiero al lavoro, ogni tanto ne riaccendo uno, ascolto i brividi tra le righe, il pulsare regolare dell'idea primitiva, ne olio i periodi, la punteggiatura, e lo riparcheggio tra gli altri..

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  5. Quanti ne ho! Ma sai che li rileggo spesso? Alcuni mi ricordo perfettamente di averli sospesi e rimandati. Infatti, anche dopo anni, li vado a riprendere e completare, fino a pubblicarli. Altri non li pubblico perché li inserisco in altri progetti. Però hai ragione, di post sospesi ne abbiamo tutti. L'ho sempre detto che i blog non sono mai andati in disuso. Solo che chi l'ha mollato aveva le proprie ragioni e forse, come scrivi rispondendo a Vincenzo, qualcuno ha voluto giocare sporco denigrandoli. Questo perché magari non si ottiene ciò che si voleva. Chissà. Tuttavia, rispetto a qualche anno fa, è cambiato l'approccio, anche se non per tutti.
    Chi ama scrivere, penso che non se ne freghi più di tanto e continui per la propria strada.
    Bello come sempre il tuo modo di esporre la questione. Ti abbraccio Franco e grazie.

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    1. E' facile giocare sporco con le cose che non ti appartengono, che non conosci, che non vivi, che hai frequentato sbirciando da fuori il recinto, curiosando dentro spesso senza neanche capire cosa muove il meccanismo. Ma a noi ci importa davvero poco. Un abbraccio Pia!

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  6. Le bozze sul computer si sprecano: ho un file zeppo di inizi mai andati avanti, alcuni ancora riprendibili, altri andati a male come la frutta lasciata marcire in frigo: da buttare. Ma io non cestino nulla e quei file vetusti, superati e inutilizzabili sono sempre là.
    Ma vogliamo parlare delle bozze cartacee? Ho una scatola che straborda di fogli e "pizzini": quelli sono intoccabili.

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    1. Io parto quasi sempre da bloc notes scritti a mano..che non butto via neanche a pagine esaurite, perché dentro ci sono incipit, frasi, appuntini, accenni, sfumature.. abbiamo un mondo alle spalle..ma lo sappiamo benissimo! ;)

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  7. Ciao Franco
    mammamia io ho tante di quelle bozze che non pubblico, perché non mi piacciono, o non ritengo adeguate, anzi, forse lo riterrai da compatire ma in genere son tutte bozze anche quelle che pubblico. Poi passano i giorni mesi anni a volte, correggo e pubblico e mi dico:- dai che è bella! e posto.
    Non sono fanatica. Scrivo perché è l'aria per respirare il mio mettere su carta o su blog, per me è importante. A volte è così necessario da non riuscire dormire finché non ho buttato giù i pensieri, sul foglio. Un pò di pazzia c'è. 😉☺️🤗
    Grazie!
    Un abbraccio 🥰
    Chiara

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    1. Abbiamo in comune lo scrivere come il respirare, e quello che scriviamo può non piacerci oggi, ma domani, con un cambio di passo, un alternarsi di aggettivi, una scrematura di periodo, può acquisire nuova vita, nuovo "respiro", inventarsi post del giorno, del mese, dell'anno.. ;) Abbraccissimo Chiara!

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  8. Ho solo il mio blog, non sono iscritta ad altri social, penso che tutti noi abbiamo bizze nella nostra memoria mai scritte, ma ci sono.
    Qualcuno come me si è allontanato dalla blogsfera per miei motivi...non ero morta 🤘 ma secondo me il piacere di scrivere nel proprio blog e leggere commentare altri fa bene, una sorta di blog terapia, sempre lasciando perdere chi fa solo "bufera"

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    1. La blogterapia esiste eccome!! ;) Un abbraccio!!!

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    2. Io ci credo eccome!! E come mi piacerebbe fare un impatriata di noi tutti amici "blogsferiani". "Magara" come diceva l'indimenticabile Vincenzo Iacoponi

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  9. Ne ho scritto e scartati tanti di post. Poi certe volte li ho riscritti e riaccomodati adeguandoli ai tempi. Il bello del blog è che, oltre a essere l'autore del pezzo, sei pure l'editor di te stesso. Devi scoprire limiti ed errori e , proprio perché siamo noi stessi a scrivere, questo lavoro di rivisitazione non è mai semplice. L'importante alla fine è aver suscitato, senza annoiare, delle riflessioni e magari anche un dialogo.

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    1. Però è un bel lavoro: "editor di noi stessi". Io poi correggo in continuazione roba pronta e programmata, pensa le bozze, dal carattere provvisorio per eccellenza.. ahah
      E il dialogo cui accenni vale anche per se stessi.. ;)

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  10. Ne parlavo sotto un altro blog qualche giorno fa.
    Abbiamo tutti qualche bozza che non vedrà mai la luce.
    Una sera sono andata lì e ho cancellato tutto. Così, di netto. Zero pentimento.

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    1. Mamma mia non gliela farei mai!! Ho sentito una fitta solo a leggere della cancellazione dei tuoi!! ..

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    2. Un gran senso di liberazione, per me.
      Ma io e te in questo siamo proprio divergenti. Anche con gli oggetti, se ricordi.
      Io minimalista, tu accumulatore.

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  11. Niente bozze, niente post in sospeso sul pc. Scrivo sempre a mano, ho fogli, quaderni, pezzetti di carta che tengo fra due cartoncini. Se rileggendo qualcosa decido di completare il pensiero, di fare un post, finito il lavoro li elimino, altrimenti rimangono a farmi compagnia e nulla butto al massimo ricopio su un blocco per riordinare.
    Sempre bello leggere i tuoi post. :)

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    1. Al "niente bozze" dubito che arriverò mai.. bloc notes e "pizzini" quanti ne vuoi, ma bozze al pc anche, come fosse una precottura, un dietro le quinte, un preambolo che si sta schiarendo la voce.. e grazie a te Ester!

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  12. Post mai scritti, pezzi in cantina di un puzzle incompiuto..: "ambasciatori destituiti di Stati che non esistono più, testimoni di eventi dimenticati, amori sepolti, eventi evaporati": fai poesia anche con la prosa. Mi piace.

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    1. Quella di poetare prosando sarebbe la massima aspirazione.. il poeta centometrista che tenta i tremila siepi ma inciampa sui cespugli e salta corto su ogni vasca d'acqua.. ;)

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  13. La vita è fatta di bozze. Non solo sul blog. Io ho bozze anche per articoli su carta; idee per progetti e via dicendo. Poi, è il TEMPO a regolare il tutto. Si tratta di congiunzioni particolari, momenti... ed ecco che quelle bozze prendono vita, altre la prendono anche dopo anni, altre purtroppo mai... o meglio, in altre forme.

    Moz-

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    1. Bozze come magma, mai accantonate, mai dimenticate e, al contario dei post pubblicati, migliorabili, aggiustabili, in costante evoluzione, cappottabili, come un pensiero ostinato che scorga luce da un pertugio.

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  14. le idee, i concetti, gli argomenti, gli spunti di riflessione sono lì che aspettano... abbiamo fiducia dai

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  15. Capperi che paura! Pensavo la rivolta delle Bozze di Vino...
    Comunque, poverette, anch'io ho Bozze ovunque. A volte mi ricapitano sotto mano e penso:"chissà dove volevo andare a parare..."
    Ma questo capita anche con gli scritti fatti e finiti...
    in effetti...

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    1. Ma gli scritti fatti e finiti spesso sono accantonati davvero.. le bozze no, ribollono e creano opportunità.. ;)

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  16. Bozze, foglietti, frasi qua e là ma viene il momento di fare piazza pulita. Bel post Franco.
    sinforosa

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    1. Noo..piazza pulita mai.. lo so, da accumulatore compulsivo non dovrei fare molto testo, ma difendo tutti i miei scritti, i foglietti, le farsi, le bozze abbozzate e quelle che abbozzano, loro malgrado, in attesa del riscatto.. ;)

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  17. ho un po' anch'io queste sensazioni (e credo pure le bozze/appunti :)

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    1. Chissùà perché ti vedo meno "bozzaro", più incline al "pubblichiamo tutto e subito", sicuramente sbaglio però, e hai un quadernino prezioso di appunti prezioso.. ;)

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    2. ho migliaia di appunti.
      molti incomprensibili :)
      certamente posto quel che "urge"

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    3. e tutto quel che vado scrivendo da anni nelle ormai numerose agende e quaderni non sono in fondo che annotazioni

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    4. Una fonte inesauribile.. che ogni volta riletta confida nuove storie, angolazioni sfuggite.. ;)

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    5. Tadej era rimasto in bozza... ora torna a pubblicare.. ;)

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    6. sì, fonte inesauribile.
      soprattutto per chi (forse:) leggerà

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  18. Un testo suggestivo, e malinconico, che dà voce alle bozze dimenticate, trasformandole in simboli di un passato che reclama ancora attenzione. Con stile poetico, riflette sul valore del non pubblicato e sul tempo che scorre inesorabile.
    Buon fine settimana Franco

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    1. Tenere sottolineature Silvia.. il non pubblicato spesso malinconicamente tira la giacchetta, ma conserva sempre un potenziale rispetto al pubblicato: la speranza di apparire, un giorno.. ;)

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  19. Quante volte avremmo voluto tornare indietro negli anni e cancellare quelle bozze della nostra vita per noi foriere di momenti poco lieti, talvolta dolorosi, spesso indigesti. Eppure non è possibile, non ci riusciamo, forse neppure vogliamo. Quei momenti, seppur segnati in rosso, albergano in noi custoditi in uno dei tanti cassetti della nostra anima, pronti a ricordarci "spaccati" di tempo cmq vissuti che hanno costituito e rappresentato pur sempre "vita" e che per questo non possono nè potranno mai essere cancellati perchè parte integrante di noi. Non è possibile cancellare ciò che abbiamo vissuto con la persona cara o anche da soli in funzione di uno specifico percorso e che ci ha aperto, in quel tempo, panorami diversi, gradevoli e ben accetti. La vita non è programmabile. Possiamo sforzarci di viverla nel miglior modo possibile, di amarla, rispettarla. Ma tutto il resto ci vede come burattini senza fili sul grande palcoscenico che è la nostra esistenza. E tutto quello che non dipende da noi, seppur pesante o doloroso, va sempre accettato perchè frutto di un disegno più grande di noi.

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    1. Quei momenti non sono più bozze, ahimé, ma viviamo di intenzioni, possibilità, scelte da fare, bellezza da condividere, amicizia da coltivare. Non torniamo indietro ma, le bozze, i propositi, i progetti, le cose fantastiche cui giustamente ambire non devono essere accantonate, ma custodite, preservate, e messe in gioco. Mai rinunciare, mai seppellirsi di rimpianti, hai pienamente ragione: la vita non è programmabile, ma non possiamo neanche rinunciare a giocare.. non è che di fronte ci sia sempre un PSG in stato di grazia!! ;)
      Un abbraccio carissimo!.. Lunedì sarò in Sicilia, in quel di Caltagirone.. toccata e fuga.. ;)

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  20. Il tuo iperrealismo rende giustizia alle bozze che (non) vivono in un eterno purgatorio del possibile che non trova sbocco nel reale. E il paradosso è che tu che rendi onore a loro sei lo stesso che le ha poste in quella condizione, insomma sei tu il loro carnefice!
    Sempre bello leggere i tuoi “vaneggiamenti “
    massimolegnani

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    1. Da una lato hai ragione, salvatore e carnefice allo stesso tempo, ma soprattutto consapevole dle loro concimare il blog, renderlo pulsante, come accennavo a Miki, bozze come magma palpabile, a tenere tutto sulle spine, perlomeno fino al definitivo "pubblica" ;)

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    2. Hai ragione, Franco, il blog si nutre proprio di questo fermento instabile, del quasi-detto, del quasi-vissuto. Le bozze non sono scarti, ma semi: alcune marciranno senza frutto, altre germoglieranno proprio grazie all’attesa, a quel limbo incandescente che tu chiami “magma palpabile”.
      Il “pubblica” è solo una convenzione editoriale; la vera pubblicazione è nel tempo in cui quelle parole non smettono di premere, di chiedere cittadinanza.
      Un saluto tra le spine.

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    3. A proposito di cittadinanza...ste bozze le facciamo aspettare 5 anni oppure 10? :)

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    4. "non smettono di premere" bellissimo davvero... p.s. quella bozza è programmata a dieci anni, accada quel che accada, un esperimento più che altro, quel succedere a se stessi nonostante la possibilità di eventi inenarrabili. Una sfida al possibile oblio.

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  21. Le bozze sono preziose perché restano sempre lì, a disposizione, come in attesa di qualche miglioramento. E succede, perché si possono prendere utilizzare così o modificarle a proprio piacimento, restando una proprietà privata, fin quando non vengono donate. Io comunque ai social (faccio sporadiche apparizioni, leggo qualcosa o posto qualcosa, ma scappo molto presto) preferisco i blog, un libro, una telefonata, un incontro per un caffè. Grazie sempre per i tuoi blog😄! Ti abbraccio.

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    1. "fin quando non vengono donate".. ben detto.. materiale vivo, che sussurra e suggerisce, stimola e ricorda, pronto alla tenzone linguistica, mai appagato.. un abbraccio Angela!!

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  22. Eh, un bel problema! Ho anche io, non bozze in attesa di più o meno pubblicazione ,ma pagine o foglietti scritti in attesa di ‘’completamento’’ da tantissimo tempo ; ogni tanto decide di fare ‘’uno scarto’’ ma rimane solo un’intenzione perché in realtà rivedendo e rileggendo , mi sembrerebbe ‘’un’atrocità’’ buttare via qualcosa che ha valore in sé stesso, nel fatto che cioè è ‘’un eterno possibile’’…Mi è capitato precedentemente di buttare via ‘’qualcosa’’ in attesa di destinazione …Ma oggi lo rimpiango
    Povere bozze però! Direi dai loro una ‘’dignità’’ e tienile in un posto a loro destinato, insomma una specie di archivio chiamato proprio ‘’bozze di possibile pubblicazione’’, divise in ordine alfabetico e poi …Vedremo !
    Conclusione tipica di quando parto con l’intenzione di ‘’separare quello da buttare e quello da tenere ‘’ e poi tengo tutto dicendomi ‘’poi vedrò’’.
    Ti abbraccio, Franco.
    Eos

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    1. Guarda, la decisione di aprire il blog è nata principalmente per mettere ordine nel mio caos creativo.. e la cosa è abbastanza riuscita, ovvio continuo a scrivere a penna su notes, foglietti, pizzini..e in quest'ottica le bozze servono un bel po'.. diciamo che gli step sono quattro: scrittura a mano, ovunque, principalmente su bloc notes, passaggio su word per prime stesure, poi bozze sul blog, e un bel giorno si pubblica.. ;) abbraccio a te Eos

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