Immagino quattro passi
nell’inconsistenza del tempo,
nell’impalpabilità di un luogo
nell’impercettibilità
di un odore,
uno scenario.
Immagino l’incapacità
di formulare sorrisi,
articolare parole,
avvertire suoni
e nulla di tattile,
solo luce appassita,
sorda.
Svanita anche l’idea dei passi,
infine.
Figuriamoci quattro.
beh, questa mi piace proprio! T'incammini come un eroe verso l'impossibile, l'inesistente. Ti neghi il tempo, il luogo, i sensi, e ancora resisti, aggrappato alla "luce appassita, sorda." E nonostante la chiusa che sembra totale annullamento, io sento il tuo coraggio ad esistere.
RispondiEliminamassimolegnani
Immagino qualcosa di complicato e impossibile ma proprio perché "immagino", voglio creare comunque via d'uscita, transito, accesso..dove la consuetudinarietà dei "passi" debba essere superata dal coraggio di nuove scelte, magari azzardate, innovative..non prevedo vie inviolabili, mura invalicabili, solo luce appassita, pensavo come a nebbia di sauna cui occhio e sensi si abituano poco a poco intravedendo nuove trame e contesto. I familiari quattro passi trasformati in avventura, ricerca, meraviglia: "Coraggio ad esistere"
EliminaGrazie Massimo!
Immagini troppo, dovresti semplicemente metterti le scarpe e camminare ;-)
RispondiEliminastavo per scriverlo io :D
EliminaCroce e delizia, miei cari.. ;)
EliminaBasta non impantanarsi nel nulla vischioso...
RispondiEliminaCi si impanatana con cautela esplorando.. altrimenti si può restare fermi in un centro commerciale, a rischio zero, a vita zero. Con gente che fotografa l'auto parcheggiata accanto all'entrata.. non tra mille macchine e venti corsie. Accanto all'entrata. Ecco..quella non si impantana, è già un pantano.
EliminaIn ogni passo c'è un pezzo della mia vita.
RispondiEliminaSpesso se i passi sono molti e in salita, mi sono detta non c'è la faccio più, mi fermo e invece ho sempre continuato il mio viaggio.
Tanti sono i passi che dovevo fare e non ho ancora fatto e nonostante i miei 50 anni di vita penso che ci sia ancora un primo passo da fare.
Ho fatto passi pesanti che hanno lasciato un impronta ben visiva e passi più leggeri che hanno ammalapena sfiorato la sabbia.
Ho fatto passi in avanti, altri in dietro perchè avevo dimenticato qualcosa, ma mai passi da gigante. Forse esiste anche un passo verso l'impossibile, ma non ho il coraggio di farlo.
Ho inciampato, azzardato, sono caduta, ho corso verso la meta.
Oggi ti dico che una camminata in due è più bella di una camminata da solo.
...Tu sai che a Roma camminare non è facile, troppe buche, troppo traffico... ma sulle mie montagne è più facile anche se più ripido, ma poi arriva la discesa e la natura, la pace, sono da ammirare e se il fiato lo permette si può parlare, altrimenti il silenzio scansiona i nostri passi.
Sai che aspetto perchè non è vero che non puoi fare ancora quattro passi, non è ancora arrivato il momento di quel... Ultimo passo.
Un abbraccio :) e un bacio a Lulù
Tu le fai a pezzi le cattive sensazioni, e ti lastrichi la via di sogno e speranza.. ne hai fatti ben più che quattro passi..hai superato tutto e ti sei lasciata dietro zavorre, falsità, ipocrisie, finti sorrisi.. sei la mia eroina! ;)
EliminaTu sai che la vita gli ha tolto un piede, ha voluto che fosse sostituito da due ruote ma, arriverà il giorno di una protesi e allora torneremo a camminare insieme, ma se ora, potrebbe sembrare che l'unico modo per muoversi in maniera felice è fluttuare nel cielo ancorati a un soffione, posso dirti che quattro "piedi" intrecciati nel buio hanno qualcosa da dire, e mi rendono felice di vivere così oggi.
RispondiEliminaSei felice di felicità autentica, una bellissima persona .. ;)
EliminaNon so se è giusto intenderla così: è come se fosse l'Aldilà. Perlomeno io me lo immagino proprio come lo descrivi in questa bella poesia.
RispondiEliminaMe lo hanno detto altri, anche non sul blog, ma non pensavo a tanto. Sono proprio sensazioni da difficoltà ordinaria, stenti quotidiani, inconvenienti di vita da vivere, respirata con difficoltà, l'impedimento che ostacola la serenità, il quieto vivere che deve arrampicarsi, e quindi uno immagina l'andare avanti, superarlo il dosso, e fa amicizia con le sensazioni..
Eliminaimmagino,
RispondiEliminaimmagino,
immagino...
io non immagino più, son quasi arrivato, accetto le buone notizie tipo quella che ieri puro un caporione ci ha rimesso la pelle a bilanciare quella di tanti pori mortidifame nel vigor degli anni, chiamati a rimettercela in onor della patria
In effetti limiterei le guerre ai caporioni: andate e fracassatevi (stavo scrivendo fracatzatevi..)
EliminaImmaginare è un verbo che amo tanto , l’immaginazione la vedo come un completamento del reale ; a volte mi capita di immaginare luoghi sconosciuti da tutti , cioè di cui non si è mai parlato come posto concreto e “visto”. La tua poesia mi attrae molto , perché al di la’ della dimensione umana , dove tutto è in funzione dei 5 sensi e immaginare come possa essere ciò che ci circonda in un posto sconosciuto , dove tutto di umano è impossibile, come sorridere , camminare sentire , è difficilissimo , tutto sfuma in una “luce appassita, sorda”…ma forse in quel luogo sconosciuto tutto è in funzione dello spirito , che è in grado di cogliere ciò che i sensi terreni non sono in grado di fare . Non so , è tutto così complicato e difficile . Mentre ancora immagino ti mando un grande saluto
RispondiEliminaeos
Immaginazione come sesto senso, infinito senso che ci libra in altri mondi e siamo in grado di gestire tutto, finalmente a nostro piacimento.. abbraccio e apresto rileggerti.. ;)
EliminaQuesti pensieri mi rattristano non poco. Penso alle persone sole che con il passar del tempo perdono tanto, persone care ed ogni condivisione di vita nel mondo a casa dell'avanzamento dell'età. Sarà così per tutti purtroppo. Ma non smetteremo di essere forti ed amare comunque la vita così com'è.
RispondiEliminaTi abbraccio forte. Ciao e buona giornata Franco.
Non voglio rattristare, ma come scrivo a Massimo, nel primo commento, trovare nuova forza e l'immaginazione come consapevolezza ma anche splendida arma (al contrario di quelle maledette di armi, solo assassine)
EliminaLeggi e ti prende un senso di vuoto, che si manifesta , a livello dei versi, " nell' inconsistenza, nell' impalpabilità, nell' impercettibilità, nell' incapacità .." che riguarda pressoché ogni manifestazione del vivere, sia a livello concreto che del sentimento.
RispondiElimina" Solo luce appassita / sorda /".
( Io concluderei la poesia con questi due versi senza aggiungere altro. )
Un particolare di non secondaria importanza : Immagini , o " é " ?.
Una poesia che comunque comunica disagio, a livello della chiusura. E fa male.
Non vuole essere devastante, e l'immaginare é tutto, e il "figurarsi quattro poi" é proprio a stemperare. Cerco forza e l'immagino nel disagio totale, indefinibile. Massimo ha colto il senso: guardare dal fondo e non poter che risalire ☺️
EliminaBuon pomeriggio Franco sensazioni che raccolgo ogni volta che faccio due passi nel mio bosco abitare e fienili spazzati dal vento non lasciano impronte ma sono accarezzato da quanti hanno lasciato un po' di dolcezza
RispondiEliminaDev:essere splendido rilassarsi a passeggio in un bosco a un passo da casa. Noi passeggiamo col traffico vicino, e anche deviando di qualche via, difficile che le automobili non frantumino rade parentesi di quiete. Ma questo abbiamo. Città opprimenti, traffico folle, esasperazione palpabile, assieme allo smog..
EliminaImmaginare è un pò sognare, mettersi a cavalcioni su un muretto e osservare il paesaggio di fronte, fatto di nuvole, qualche scorcio di sole, monti in chiaroscuro e campi fioriti. Immaginare ci aiuta a vivere meglio e a sognare un mondo migliore, dove i passi non siano tracce sulla sabbia cancellate dalla schiuma dell'onde, ma siano i punti fermi del nostro cammino. Magari con la persona amata, il cibo dei nostri sentimenti.
RispondiEliminaLa persona amata disegna semopre scenari meravigliosi, e ci tiene spesso per mano lei, anche quando siamo convinti di tenere noi lei.. ;)
EliminaImmaginare è un pò sognare, mettersi a cavalcioni su un muretto e osservare il paesaggio di fronte, fatto di nuvole, qualche scorcio di sole, monti in chiaroscuro e campi fioriti. Immaginare ci aiuta a vivere meglio e a sognare un mondo migliore, dove i passi non siano tracce sulla sabbia cancellate dalla schiuma dell'onde, ma siano i punti fermi del nostro cammino. Magari con la persona amata, il cibo dei nostri sentimenti.
RispondiEliminaImmaginare immenso premio alla nostra sensibilità.. (ultimamente immagino un Milan con dieci terzini e il fato forse sta per accontentarmi.. ahahah)
EliminaOra potrò seguirti con maggior facilità, pensa che per venire sul tuo blog prima dovevo entrare in Fb, cercare il tuo profilo e collegarmi tramite il link che hai messo. E subito vengo premiato con questa poesia tersa, ironica, che ti rubo per il Domenicale del prossimo 29 dicembre. Ciao
RispondiEliminaGrazie Flavio!! Sicuramente colpa anche un po' mia e della pigrizia nell'aggiornare siti, dati e e tabelle identificative.. ;)
EliminaSolo ora che sono arrivata ad una certa età, cerco di immaginare i passi che riuscirò a fare. Diciamo che lavoro molto con la fantasia, perché la realtà è un'altra. Mi capita però di ripensare ai passi fatti, alle ripide salite e alle scoscese discese, alcune volte in compagnia ed altre volte, anzi spesso in solitudine.... Di passi ne ho fatti veramente tanti e ora, forse per la stanchezza, li immagino soltanto....tu però, continua a camminare, continua ad esplorare e invitami a sognare 😊!
RispondiEliminaEd a me questo commento è piaciuto al pari della poesia, lo ammetto.
EliminaMagari "un passo alla volta"?
A.A.
Nuove scelte e rinnovati entusiasmi, curiostà, passionalità.. ecco il piccolo trucco, l'invito a proseguire, un "passo alla volta", sognando col sorriso.. ;)
EliminaApprezzata!
RispondiElimina