Ci
sono intanto i propositi, spesso derivanti da fastidiosi rammarichi
dell’anno precedente: perdere peso,
tornare a scrivere su FilmTv,
scrivere comunque di più,
trovare una dimensione efficace sul lavoro
(ma questo non dipende esclusivamente da me..),
ancora un po’ di
Scauri,
cambiare casa (e già questo potrebbe essere il leitmotiv
dell’anno - e impiantare la fibra ottica.. eheh -)
o
modificare, nel frattempo, la disposizione degli attuali mobili per
fare spazio al sogno nel cassetto della consorte: armadio con cabina
che “sembrerebbe” poter calmierare la frenetica moltiplicazione
dei più svariati capi d’abbigliamento,
svacanzarsela alla meglio
(e già Amorgos - in quel delle Cicladi - è bella che prenotata),
frequentare di più, e meglio, gli amici,
diventare padrino responsabile di mio nipote (e sarà dura..
diventare responsabile, non padrino.. ),
conoscere personalmente quel
fetente dodicenne di Moz,
testare una cinquantina di nuovi ristoranti
e leggere finalmente in pace un botto di libri (ebokkati e cartacei)
in lista di attesa,
nonché conoscere ancora mille altri blog e
bloggers,
operazione che sottrae comunque un sacco di tempo...
ma qui
nasce spontanea la domanda che vi giro:
A
cosa è sottratto il tempo che si utilizza per le cose che piacciono?
Al riordino, al lavoro, a genitori, figli e parenti, alle faccende
di casa, alla spesa, alla fila in posta, a due ore al giorno in mezzo
al traffico?
No,
spesso solo al sonno.
Perché si dorme un terzo dell’anno, e io
mooolto meno.. eheh.. ;)
Ecco
perché dialogo con gli specchi, coi film che piacciono solo agli altri,
con le isole del mondo, coi racconti fantastici, con le nebbie
attraccate all'alba.
Ecco.
Buon
anno arrotolato a tutti!