Ora che il film rischia di beccare pure qualche premio significativo (è da pochissimo rientrato nella shortlist dei candidati agli Oscar 2014), non nascondo certo la testa sotto la sabbia,
e rivendico, su libero blog ed a mio liberissimo avviso,
l'assoluta inadeguatezza della pellicola in questione a rappresentare il cinema Italiano.
Ed in secondo luogo anche, genericamente, a rappresentare alcunché.
.
"Viaggiare, è proprio utile, fa lavorare
l'immaginazione. Tutto il resto è delusione e
fatica. Il viaggio che ci è dato è
interamente immaginario.” (Céline)
“Sono venuto a Roma per cercare la grande
bellezza, ma non l'ho mai trovata”
cosi
confessa sconsolato Jep Gambardella a fine
pellicola, e ci trova ampiamente solidali
perché anche a noi (ma quanti eravamo?), al
cinema per vedere La grande bellezza, ci
dev'essere sfuggito qualcosa, anzi,
quasi tutto.
Fuffa e vibrazioni s'intersecano per tutta la
visione, anche se le vibrazioni sono poche e
tutte a favore di qualche taglio fotografico
bigazziano che predilige il barocco romano
(da infarto! direbbe qualche giapponese...)
fotografabile spesso pure ad occhi chiusi
tanto è il materiale che abbonda, come tanti
i richiami cinematografici sopratutto di
felliniana memoria
.
Per il resto facciamo fatica: a trovare
qualcosa di nuovo, di rivelato, di fresco, di
illuminante.
Ma siamo romani noi. Passiamo un giorno sì ed
un giorno no sotto il Colosseo. E le terrazze
della borghesia decadente e maciullata sono
ben salde sopra le nostre testoline, le feste
sfarzose continuano, i salotti brulicano, le
fuoriserie rombano, le movide impazzano, i
buttafuori davanti alle discoteche
controllano credenziali, il botulino dilaga,
la chiesa vacilla nonostante Bergoglio (non
ho visto troppi politici però, chissà, timore
reverenziale o magari qualcos'altro...)
.
Noi romani, di Grande Bellezza,
c'abbiamo la metro in sciopero, la monnezza
che tracima, e tre ore di fila al giorno sul
raccordo anulare.
Se passeggiamo all'alba sul
lungotevere minimo ci scippano.
In piena notte a
Piazza Navona invece, meglio che non ve lo
dico...
“E' tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio
e il rumore, il silenzio, il sentimento,
l'emozione e la paura, gli sparuti
incostanti sprazzi di bellezza e poi lo
squallore disgraziato e l'uomo miserabile".
Un solo interrogativo:
cosa sappiamo di più all'uscita del film? Di
cosa abbiamo preso coscienza? Forse che certo
clero viaggia a champagne? O che certe opere
d'arte glorificate al Maxxi le può buttare
giù nostra nipote all'asilo? O che il vestito
per il funerale si compra all'atelier (a
proposito, squallidissimo per elementarità e
piaggeria fasulla l'episodio del funerale)?
Lo “squallore disgraziato e l'uomo
miserabile” hanno nome e cognome?
Leggo che si è dovuto documentare frequentando
festicciole di classe nella Roma bene, il
buon Sorrentino, ed ha scoperto che si sniffa
coca in cucina, si fanno i trenini sul
terrazzo ed il dj detta i tempi per i balli di
gruppo... sarà rimasto sconvolto... e ci ha
voluto rendere partecipi, noi che adesso,
passando davanti S.Agnese a Piazza Navona
potremo rimembrare, emozionati, Isabella
Ferrari
...
Come dirà a Jep il faccendiere latitante
vicino di casa arrestato: “Siamo noi che
mandiamo avanti il paese” (ma un po' pure le
banche e le birre, continuamente nel mirino
di Bigazzi...)
E non ci bastava il telegiornale delle 20 e
l'approfondimento della Gruber (ecco una mica
male per certe soirèe)?
Servillo, feticcio ormai sorrentiniano, dandy
dal napoletano strascicato, mi ha ricordato
troppo spesso il Dudù montesaniano, uno che
se la sguazza da una quarantina d'anni nella
nullafacenza per poi scoprire che sarebbe
tempo di mettere la testa a posto
... noi umani, una volta, c'andavamo in
pensione con quel lasso di tempo
... sorvolerei sui didascalici, quando non
macchiettistici, Verdone, Ferilli e compagnia
bella.. pure la santa coi piedi penzoloni, le
cicogne digitali e la camera al cinque stelle
lascia il tempo miserabile che trova ed in
mezzo alla
“povertà che va vissuta” (rivolgersi alla
Trinca)
si chiede ancora come mai Jep non
ha più scritto un libro
...
ci becchiamo pure un paio di “romanità” alla
Tomas Milian colte per strada per acuire il
senso di distanza, per il resto noblesse
oblige: falsi, ipocriti, ladri e cinicamente
inattaccabili, ma Roma rimane Via Veneto.
Come disse pure Woody Allen: a Cannes mica ce
posso portà Tor Bella Monaca...
Alla fine si chiacchiera e richiacchiera sempre di fuffe impalpabili, quelle stesse che - in un'istantanea esatta - Sorrentino brucia egregiamente alla capocciatrice di acquedotti.
Noi negativi abbiamo messo in luce brutture precise e certificate, come - eclatante per cattivo cinema - la pantomima sul funerale, dove si predica una cosa e se ne razzola tutt'altra, e stiamo parlando di oggettività, non di soggettività estetica.
A meno che non si voglia negare l'evidenza in nome del partito preso.
... e noi romani ciechi ed abbrutiti, che il
sabato andiamo al cinema o poi una pizza
(mica radici...) tutti insieme, e che dal
lunedi al venerdi sgobbiamo e che il Colosseo
continuiamo a vederlo solo dal basso,
finalmente, la gigantesca scritta di un
alcoolico superfamoso che incombe
rassicurante e remunerativa, grazie a
Sorrentino, ora l'abbiamo scorta pure noi...
(Rimarrò comunque con un dilemma insolubile che solo un attento osservatore, e magari estimatore, della pellicola, potrà risolvere: com'è che sparisce la giraffa?)
Visto, bellissime le immagini di Roma...stupende, ci ho lasciato gli occhi!
RispondiEliminabravo il protagonista, piaciuta molto la Ferilli.....serate mondane da suicidio
La tragedia, per dire, è che lui la grande bellezza non l' ha mai trovata...ma la cercava di notte? mi chiedo... che dici tu? :-)
POI per il tuo commento da me ti rispondo anche qui:
Lampur sono sei giorni che non sto bene! Troppo stess, non riesco più a seguire le mie amicizie più care e inviti da persone splendide, come Mauro, Luisa, Maria, Lucia, che ho detto no troppe volte, soprattutto amici d' infanzia che mi conoscono da una vita e sanno che persona sono. Mi chiedi come ho vissuto il Natale? Dalla mia adorata mamy, ho preparato il pranzo per loro e all' una sono crollata..distrutta.. io non avevo fame, l'inr è sceso molto, quindi eparina subito. tutti qui, un disastro.
Il bene di Cristo lo conosco, mi ha salvato la vita più volte quando ero in rianimazione, molto poco è quello dei cristiani, soprattutto i praticanti, come avrai notato. incomprensioni? questi manco le vedono, non accetto ,però, che persone piene di odio gratuito, insegnano il cristianesimo ai bambini, no! ti pare che io abbia mai cercato la dagioia?
Beh, dopo tanti, tantissimi problemi, tra l'altro dimostrati in questo mio blog-testimonianza, sarei anche in pace con me stessa, se il RESTO del mondo mi lasciasse tranquilla.
Ti pare? LEI è impazzita di rabbia (come i cani) quando gus ha apprezzato i miei commenti TI SEI ACCORTO?
Non leggo risposte. Sei nel clan anche tu? Certo che si...
EliminaNon leggo risposte. Sei nel clan anche tu? Certo che si...
EliminaIl film non mi è piaciuto affatto. Il post lasciava spazio a qualche apertura? ;-)
EliminaRiservato al clan? Forse? Dove stava scritto??? ;-)
EliminaAnche la faccia di culo Angelo si è venuto...ti sei accorto?
Riservato al clan? Forse? Dove stava scritto??? ;-)
EliminaAnche la faccia di culo Angelo si è venuto...ti sei accorto?
Non l'ho visto, sinceramente... recupero e ti farò sapere della giraffa :)
RispondiEliminaMoz-
vabbè, io sono il fratello figlio unico e sto film l'ho bollato come ciofeca senza prima/ prima vederlooo.
RispondiEliminache se uno ha lavorato in costa smeralda un certo triste mondo lo ha visto, e francamente non ha nessuna voglia di andare al cinema a farselo raccontare in comoda confezione intellettuale.
un film così lo guarderei solo con la regia di Romero, o di Elio Petri.
Con Romero regista lo sapevo che fine aveva fatto la giraffa... ;-)
RispondiEliminaLe giraffe? Molte fanno una brutta fine. Ma lo vogliono loro.
RispondiEliminaOps, angelo e ' venduto non venuto, dove vuoi che vada poretto.
sono talmente daccordo che il film proprio non l'ho visto. a scopo preventivo.
RispondiEliminahttp://anitali50.blogspot.it/2013/12/lo-ripropongo-fatevi-una-sana-risata.html#comment-form
RispondiEliminaANCHE QUESTO E' UN BEL FILM. I COMMENTI SOPRATTUTTO. PUOI ANCHE COMMENTARE, conosco le "cerchie" E NON TI PAGO! :-) si ride...dal piangere. :(
Io a Roma ci sono venuto l'anno scorso, l'ho girata in lungo e in largo per quattro giorni, e la Bellezza l'ho vista eccome, respirata in ogni vicolo... e questo filmucolo non ho nessuna intenzione di sorbirmelo... l'Arte italica sta morendo, grazie a editori e produttori!
RispondiEliminaHa vinto l'Oscar!!! Arghhhhh!!!!
RispondiEliminaEcco, ora che l'ho visto ti dico:
RispondiEliminafilm bellissimo.
Dell'Oscar me ne fotto, ma i premi li ha meritati, per me :)
Moz-
.. si vede che vivi in provincia.. eh eh.. beato te che La Grande Monnezza la vedi solo in tivvù.. ;))
EliminaLo so che non sono così..non ne parlo mica bene del film.. neanche un po'.. se venite ti farei vedere una Roma diversa, nascosta, bellissima.. ma vale sempre la regola del pesce.. dopo tre giorni... bleah!
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