giovedì 16 novembre 2017

A VOLTE CI SI APPROSSIMA...



A volte ci si approssima ad altri bloggers come fossero ormai persone di casa, persone che da tempo segui e leggi come una rassicurante abitudine, li avverti sulla tua frequenza e la cosa ti rassicura e ti autorizza anche al vago contraddittorio, alla replica, al neanche velato dissenso, in qualche caso.

E' in quel caso che testi la solidità di un rapporto, quando puoi permetterti di non pettinare i capelli nel verso consueto, quando evidenzi quella che per te può essere una stortura, e di contro, quando riprendi in considerazione una tuo principio perché qualcuno fa notare che hai scritto una corbelleria, o comunque pone un accento che avevi bypassato o non considerato a sufficienza.

Questo dovrebbe certificare la validità di un blog. Dove ci si mette in gioco, dove ci si espone.
Dove ci si confronta.

In alcuni casi, invece, ci si trova davanti persone che al massimo possono accettare quieto assenso se non tenue compatimento.

Una sorta di silente platea con divieto di opinione.

Ricordo a costoro l'esistenza di Word.
Validissima e compiacente alternativa al blog interattivo.


54 commenti:

  1. Ma... quando ci vediamo io e te?
    Dai

    :)

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  2. Anche in un rapporto serio dove non si dice sempre sì ma anche no a causa di una visione diversa dei fatti, senza mettere a rischio il relazionarsi sincero e costruttivo, in ogni caso qualche enfatizzazione, leccaculismo, oppure invidia dell'altro è inevitabile, anche se fastidioso.

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  3. Mi piace molto questo post perché descrive molto bene e in modo sintetico quello che cerco in un blog e che “cerco” di rendere col mio, blog. Forse l’ho detto un milione di volte ma per me il senso del mandare avanti un blog è il desiderio di comunicare e qs implica confrontarsi e per farlo bisogna esporsi. A volte, però, non tutti i blogger desiderano confrontarsi con qualcuno che non la pensa come loro, a me è capitato. Pazienza, “è solo un blog”.
    sinforosa

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  4. l'intenzione onesta è già tre quarti del risultato. Ma poi c'è quell'ultimo quarto imponderabile, che può essere incomprensione, travisamento delle parole, irritazione per il rimprovero che avrebbe voluto essere bonario, la chiusura. Ne scaturisce un risultato negativo difficilmente rimediabile. Resta la consolazione che l'intenzione era buona.
    massimolegnani
    (orearovescio.wp)

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  5. Ma in che senso un blog diventa silente oppure di casa?

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    1. L'ambiente aiuta a una scrittura onesta.

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    2. Ah bhe... Il mio è onestamente depressionista ma coerente nel suo stile. Ma ho in mente di migliorarlo!! Ho idee in proposito.

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  6. Il blog nasce come 'valvola di sfogo', con la volontà di mettere per iscritto pensieri che alle persone vicine a noi non interesserebbero; pensieri che altrimenti morirebbero.

    L'interazione con i commentatori, a maggior ragione quando ci si inizia a conoscerci, è sempre un piacere, così come il confronto e le divergenze di vedute :)

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    1. ..il confronto prevede divergenze.. se non si accettano tanto vale scrivere sui classici diaretti chiusi con il lucchettino. Dove nessuno verrà mai a romperci le balle.

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  7. Seguo alcuni blogger da molti anni e da loro mi aspetto che mi dicano quello che pensano, sempre.
    A dire il vero me lo aspetto da chiunque mi legga perché si, altrimenti ci sono tante pagine bianche lontane dalla ribalta.

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    1. A me dispiace quando si viene accusati di incomprensione, arroganza, saputellaggine.. mentre si sta solo enunciando un'opinione senza necessariamente farla cadere dall'alto come unica soluzione possibile.
      In questi casi si prende atto. Punto.

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  8. Io e te poi non siamo sempre in sintonia, ma è un piacere ogni volta confrontarmi con te ;)

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    1. Tu ed io abbiamo una passione immensa in comune, fonte di contraddittorio e discussione, sarà sempre un piacere leggerti, scoprire e confrontarmi... ;)

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  9. So a cosa e a chi ti riferisci ma direi che anche aver scritto questo post onestamente serve a poco.... non hai mandato per risolvere i problemi dell'umanità tanto meno curarti della testa dei bloggers

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    1. ..in effetti non abbiamo delega.. ma essere trattati come tu ed io da chi ben sai lascia l'amaro in bocca. Fa purtroppo anche intuire come qualcuno non riesca a rapportarsi col prossimo finendo per ammalarsi e dover lasciare un lavoro...

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    2. non sono problemi nostri, che già ne abbiamo a sufficienza

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    3. Franco, tu conosci benissimo le bufere avvenute nel mio blog.
      Non conosco la persona sgradevole che nomini senza citare.

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    4. Non è sgradevole.. anzi.. non me la prenderei tanto se non l'avessi a cuore...

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  10. Io ho sempre creduto che ci debba essere dialogo libero e quindi anche opinioni diverse postate a commento, sempre però nel rispetto della persona e quindi senza un'aggressività e volgarità gratuite ma con capacità di esprimere dissenso con fatti ed argomentazioni proprie

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    1. Rispetto sempre. E' fondamentale. E capacità di saper non insistere quando dall'altra parte c'è solo muro.

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  11. Il confronto, sempre in maniera civile è l'anima dei blog. Questo mondo già è troppo omologato, difendiamo la libertà d'opinione.
    Saluti a presto.

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  12. Caro Frank,
    il nostro rapporto dialettico, che talvolta assume anche toni vivaci, è la dimostrazione più lampante che si può essere amici e pensarla diversamente. (Ricordi le nostre divergenze su Tarantino?)
    Comunque, ti suggerirei di seguire l'esortazione dantesca: "Non ti curar di lor, ma guarda e passa.
    Io l'ho applicato alla lettera e, anche se oggi mi trovo un po' sguarnito di interlocutori, mi trovo benissimo.
    Un abbraccio :)

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    1. ..a volte dispiace pensare di essere in sintonia con qualcuno, di frequentare le stesse frequenze (scusa il gioco di parole, ma rende), di vedere mondi e orizzonti con i medesimi occhi.. poi basta veramente poco a travisare, e quel che dispiace di più è l'assoluta assenza di volontà di ricucire, di dare un'occhiata pacata allo strappo, di capire perché magari uno dei due abbia fatto un passo vagamente oltre la soglia della nostra ideale distanza di sicurezza.. dispiace... davvero.

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  13. https://farfallaleggera07082014.wordpress.com/2017/10/21/mi-devo-preoccupare-o-fingere-di-non-preoccuparmi/
    Mi viene da ridere, posso vero?
    Abbraccio e vai avanti amico mio, che sei forte!

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    1. Io non conosco dettagliatamente la questione e manco la voglio conoscere. Credo però che il problema stia nel fatto che alcuni non sappiano esattamente ciò che vogliono. Ti scrivono che cercano il dialogo, la sincerità. Tu commenti cercando di instaurare un dialogo con sincerità e loro si offendono e telo dimostrano addirittura cancellandoti dalla loro cerchia di amicizie.
      Per questo ti dico: vai avanti così che vai bene e pensa alle cose belle che stai costruendo nel vita reale (che non mi pare poco e ti danno pure soddisfazione). Per fortuna qui siamo solo virtuali e talmente in tanti che possiamo navigare dove troviamo ciò che cerchiamo. Baciobacio bel ragazzo

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    2. Scusa gli errori ma il tablet è una camurria ;-)

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  14. D'accordissimo con voi.. che spesso poi non si tratta neanche di cercare o trovare dialogo, ma anche solo di condividere punti di vista che per tanti lati coincidono e non ci fanno sentire isolati Don Chisciotte nel mare magnum dell'umano vagare. Poi accade l'irreparabile, e invece di chiedere. "scusa, forse volevi dire un'altra cosa, o forse non ho compreso bene", si viene assaltati, o peggio, come successo a te, bannati o cancellati.. vabbe'.. in fondo hai ragione, quisquilie virtuali alle quali si sopravvive... ma resta la voglia di capire... ;)

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    1. "la voglia di capire"
      Comprendo il tuo desiderio e lo condivido ma sono convinta che sia impossibile proprio perchè siamo nel virtuale
      quindi la nostra conoscenza è limitata a degli scritti, a dei commenti che ognuno di noi interpreta secondo l'umore del momento in cui li legge, oppure secondo le sue percezioni, le sue esperienze di vita vissuta nel reale.
      Per capire davvero bisognerebbe vedersi, conoscersi nella realtà anche se spesso anche nella vita reale ci si capisce poco. Diciamo che nella realtà siamo più facilitati. Ribacio e buon fine settimana a te e ai tuoi lettori ◕‿◕

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    2. Infatti spesso, ove possibile, cerco di favorire l'incontro personale. Guardarsi negli occhi facilita e cementa i rapporti validi. Di gran lunga.

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  15. Succede anche nella vita reale di aver a che fare con persone che ascoltano, non commentano no criticano ...niente . Il virtuale a volte rispecchia l'essere come è, a volte è solo falsità . Ciao

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  16. Penso che lo scopo del blog sia proprio quello di confrontarsi, come in una comune conversazione tra persone, civili però, che non aggrediscano ; in modo costruttivo, insomma, cercando anche d'imparare l'uno dall'altro, perchè no?
    Cri

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    1. Infatti comincio a non sopportare chi non risponde (anche se pure io a volte tardo..), chi non commenta, chi si cela dietro un ciufolo di Anonimo e chi, soprattutto, chiude il blog ai commenti.

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  17. Credo che, come nella vita reale, anche qui cerchiamo persone che ci "piacciono", e mi sembra molto sano.
    Personalmente, tra gli amici che frequento fisicamente (tutte persone con cui sto bene e che quindi mi "piacciono"), ci sono anime più o meno simili ed affini. Come dire che non è d'obbligo somigliarsi per piacersi, anzi.
    Però partirei da questo interesse per l'altro, l'individuo che ci "piace", anche se diverso da noi. Altrimenti cade il presupposto per frequentarsi, realmente o virtualmente.
    Non capisco chi bazzica nei blog cazziando e mazziando...come dice Fra, col mandato di cambiare il mondo.

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    1. ..a volte si può anche "mazziare", ma sempre con la possibilità della revisione, dello spiegarsi, di parlarsi... dovrebbe essere l'abc di un blog, cioè una finestra aperta sul mondo.

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  18. Se hai scritto il post, è perchè forse ti senti anche un po'ferito.

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    1. Certamente si, è capitato altre volte di subire incomprensioni e di vedere negato il dialogo, il contraddittorio. Ho semplicemente tagliato. Chiuso il rapporto. Pulito l'elenco dei blog seguiti. Punto.
      Stavolta ci starò male un po' di più.

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  19. Ci sono troppi che cercano quello che vogliono sentirsi dire.

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    1. Che si voglia accondiscendere il proprio ego col blog è una componente innegabile; chiudere le porte ad ogni critica, sciocco e infantile.

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  20. Non so nello specifico cosa ti sia successo ma mi pare che la cosa ti abbia profondamente ferito.
    Questo capita (come nella vita reale) quando confidiamo troppo nelle persone che conosciamo e le carichiamo troppo delle nostre aspettative, tanto da non vederle più per come sono realmente.
    A me è capitato in passato di rimanere ferita da persone conosciute nel web.
    Ho imparato a mantenere le distanze e anche a rompere nettamente quando mi rendo conto che, non sono come le avevo immaginate e magari ci sto perdendo solo del tempo.
    Del resto sono diventata selettiva anche nella vita reale. E si sta molto meglio.
    Abbraccio.

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    1. Le revisioni di giudizio ci stanno sempre, nel reale, nel virtuale, nell'autocritica. Solo a De Luca e Baricco perdono tutto.. eheheh

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    2. Guarda se vuoi un confronto duro su Baricco sono pronta😁😁😁😗😗😗

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    3. Su Baricco non mi scalfisce nulla. Anche quando uscirà fuori che ha molestato la tata a 12 anni... ;)

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  21. > In alcuni casi, invece, ci si trova davanti persone che al massimo possono accettare quieto assenso se non tenue compatimento.
    > Una sorta di silente platea con divieto di opinione.
    > Ricordo a costoro l'esistenza di Word.

    Diari che diventano vetrine.
    In effetti è più facile, "easy".
    Direi che l'affermasione di Sartre che l'inferno è l'altro non sarà certamente smentita dalla diariosfera, nella diariosfera.
    Considera che più le persone si proclamano
    o - progressiste
    o - anarchiche
    o - inclusive
    o - democratiche
    o - tolleranti
    o - inclusive

    e altre stupidaggini del genere, più ti censureranno, più ti censurano.
    In genere sono delle piccole menti scadenti intrise di strampalate teorie, di oppi nuovi e vecchi, che non sopportano la luna che tagliano tutte le dita che la indicano.

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    1. ..il "guarda e passa" ci sta a volte.. e salvi pure le dita...;)

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  22. ...Comunque tu che litighi/discuti spesso qui sul blog sei la versione di me che discutevo con chiunque alle superiori e venivo odiata per questo da molti xD

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    1. "litigare/discutere" sono due parole grosse.. battibecco pianerottolescamente, piuttosto... ;)

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