sabato 14 marzo 2015

NON ERA QUESTO IL PROGRAMMA...

...e te porta ar supermercato...

Oggi 14 marzo, Baricco all'Auditorium, nell'ambito della Manifestazione "Libri Come", avrebbe parlato della sua scuola Holden e affabulato di letteratura in generale.
Ho tentato di prenotare due posti "solo" quattro giorni prima dell'Evento.
Avreste dovuto vedere la faccia dell'addetta che mi guardava come uno che chiedeva:
"Scusi  a che ora buttano giù il Muro di Berlino?".
Signore, i biglietti sono terminati da una decina di giorni. 
Però può origliare dietro le porte di palissandro laccato sperando in una fuga di sospiri.

Quindi, oggi 14 marzo. Si opterà per la spesa mensile, riqualificata per l'occasione:

l'Alessandro Spesicco

Spazio alla latteratura, alla narrazione con brie; invece di un crescendo vocale, mi accontenterò della crescenza sullo scaffale, m'accaparrerò un epico prosciutto, di novelle ascolterò le patate, il manzo sbaraglierà il romanzo, il melo Golden renderà vita dura al melodramma Holden, il tutto comodamente col mio Buono Posto. 
Una cosa è certa: fruscerà come Seta lo scontrino tra le dita..



69 commenti:


  1. " di novelle ascolterò le patate" ...AHAHAHAH geniale
    ma come ti è venuto?

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  2. Io lo vidi mooolti anni fa in tv 10.min. Parlava di Salinger in un modo così cool che da allora ho cominciato a detestarlo, e sarà per sempre, caro Baricco, il tanto amato dalle ragazze in fase di germoglio.


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    1. E' uno scrittore mediocre e come capacità di imbroglio supera D'Annunzio.

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    2. Adoro Baricco. Riconosco le sue piacionerie, il suo paraculismo e una certa arroganza. Ma l'amore é cieco 😊

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    3. Anche a me come Gioia piace Baricco....come tanti scrittori, con le sue "limitazioni" ...
      Tanti menti "geniose" sono un po' "strane", chi ha scritto con uno pseudonimo, chi era malato di bipolarismo, chi era tremendamente melanconico.

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    4. @Gus: Baricco è una delle prove più provate dell'esistenza di Dio.. :)

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    5. Qualcuno ha scritto di lui che sembra il bignami del cattolicesimo visto dall'ottica di un ateo che ritiene i credenti poco più che giovani marmotte tonte.

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    6. Gus bellissimo quel "il mio è un didascalico tra le righe": il controsenso
      fattosi riga, il principe degli ossimori.. ahah.. grandissimo!... ;)

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    7. Sotto traccia, non tra le righe.

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    8. NO. D'Annunzio è il mito.

      :)

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  3. Cerca di non farti portare via da un Oceano di prezzi.

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    1. Un altro po' finiamo i buoni pasto.. ahah.. anzi, i buoni pOsto.. ,)

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  4. Beh, possiamo dire che sei passato da un Baricco ad un vino barricato ^_^

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  5. Baricco è tra le dieci persone più inutili al mondo. quindi non ti perdi nulla. non a casa renziano, qualcosa significherà

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    1. "E Baricco un mondo autonomo lo è, ed a tanti non va giù, Baricco crea lui lo spazio, la musica, il tempo, l'odore della pagina e quello della camera dove viene assaporato. Crea nuovo senso al tatto, nuovi orizzonti all'occhio affogato di riga imprevista e nuova percezione a cuore e mente subbugliati al solo fruscio di pagina che si volta, ed in libreria, mentre spulciamo scaffali, gli altri libri si autoemarginano, avvertendosi insulsamente di troppo..." (autocitazione da http://francobattaglia.blogspot.it/2013/06/baricchismi-dolceesibizionista-del-nulla.html)

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    2. adoro Baricco...come affabula lui nessuno, infatti mica fesso il renzi, a farsi scrivere certi monologhi che entusiasmano ed infiammano quelli della Leopolda...
      Franco pensa che, il mio compagno, oltre la gazzetta dello sport, come lettura ludica e non professionale, dopo il film novecento si è appassionato tanto, da volerlo anche leggere...ora stiamo ad Oceano Mare, se non è miracolo questo :D

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  6. Se la filologia è quel complesso d’attività che cercano di riportare un testo alla sua forma originaria e, quindi, al suo significato originario -almeno quello letterale ogni interpretazione estemporanea ne dovrebbe tener conto.
    Se, per un delirio d’interpretazione, rinominassi Renzo Tramaglino con un nome diverso, mettiamo Lucio, di fatto Lucio diventerebbe il protagonista dei Promessi Sposi e Renzo scomparirebbe. Chiunque leggesse la mia versione delirante dei Promessi Sposi, e che non avesse curiosità e sensibilità filologica, sarebbe indotto a credere che Lucio è il personaggio che sposerà Lucia e che tanti peripezie dovrà patire: sarebbe pure pronto a scommettere la vita che il romanzo “I Promessi Sposi” racconta le vicende di un tale Lucio e di una tale Lucia.
    Supponiamo che, sempre seguendo il mio delirio divulgativo interpretativo, trasformassi don Abbondio in un uomo coraggioso e rissoso. Di conseguenza, dovrei inserire pure una bella rissa, allorquando il nuovo don Abbondio, seccato per l’interruzione della lettura del breviario, non potrebbe far altro che scambiare ceffoni con i bravi.
    Ma ancora; il delirio mi induce a cambiare pure il punto di vista, trasformando l’incipit dei Promessi Sposi in una descrizione singhiozzante con la quale Lucia spacca le palle del rematore della barchetta, anzi, cosa dico? del timoniere del motoscafo, ché sto mezzo mi pare più adatto che non una barchetta a remi, mentre Lucio, il suo promesso sposo, si dispera per un attacco improvviso di gastroenterite.
    Chi leggesse la mia delirante versione dei fatti, che, per ipotesi, ho messo in Internet, crederà di leggere i Promessi Sposi e, molto probabilmente, sarebbe disposto a scommettere la vita su quelle circostanze narrative.
    Supponiamo pure che si diffondesse la versione delirante dei Promessi Sposi: il primo effetto sarebbe la scomparsa del vero “I Promessi Sposi”; il secondo, che esiste la possibilità di raccontare qualsiasi cosa e che torme di babbei sono pronti a crederci.
    Perciò non mi piace l’operazione di Baricco: è un falso che lui spaccia per vero. E non rileva sostenere che un falso è meglio che niente perché, ricordo, in tale maniera, più o meno, nacquero “I protocolli di Sion”. Ancor oggi, qualche idiota ci crede ancora! E non venite a raccontarmi che fa dell’ironia, perché per fare dell’ironia è necessario accertarsi che entrambi i contraenti della comunicazione possiedano lo stesso registro decodificativo dell’ironico.

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    1. Mi sfugge il didascalico in questa filippica... e credo non solo a me.. :)

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    2. Il mio è un didascalico sotto traccia ;-)
      Sconsigliare la frequentazione di questo "prezzemolino".

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    3. Caro Franco,
      so che da questo momento mi toglierai il saluto, ma sono d'accordo con Gus, almeno in parte.
      Diciamo la verità: Baricco è il classico "monoculum in terra cecorum", gode di tanta popolarità perché in giro non ci sono molti incantatori di platee. Ce n'è qualcuno VERAMENTE PREPARATO come Paolucci, ma tratta ahinoi solamente l'ambito delle arti figurative
      Buona parte del pubblico non sa cos'è la cultura e segue chiunque appare sullo schermo magico, come ad esempio gli addormentatori di platee, che stanno distruggendo il teatro, con lunghi e noiosissimi monologhi, per non parlare delle compagnie che recitano in modo manieroso, cencioso e veramente insopportabili.
      Tornando a Baricco, devo dire che spesso le sue esegesi sono arbitrarie, imprecise e fuorvianti, fermo restando naturalmente il sacrosanto diritto di dire tutte le stronzate che si vogliono.
      Baricco è uno scrittore minimalista, dice ben poco o niente, ma in compenso infarcisce i suoi testi di frasi a effetto e così sembra che ogni virgola che scaturisce dalla sua penna sia un gioiello. A volte somiglia Paulo Coelho, le cui frasi hanno infestato web, muri e diari. nemmeno fossero i Dieci Comandamenti!

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    4. « In realtà io vivo continuamente nella mia infanzia: giro negli appartamenti nella penombra, passeggio per le vie silenziose di Uppsala, e mi fermo davanti alla Sommarhuset ad ascoltare l'enorme betulla a due tronchi, mi sposto con la velocità a secondi, e abito sempre nel mio sogno: di tanto in tanto, faccio una piccola visita alla realtà »
      (Ingmar Bergman, La lanterna magica, autobiografia, 1987)


      Ecco, un romanzo deve affrontare i grandi temi della vita e dell'essere.

      Un abbraccio Guardiano del Faro.

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    5. Il Maestro e lo scolaro questa è la differenza tra Bergman e Baricco.
      Finalmente d'accordo, amico Gus (anche se adesso Franco ci farà a fettine)
      Abbraccio ricambiato. ^__*

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    6. “A me m'ha sempre colpito questa faccenda dei quadri. Stanno su per anni, poi senza che accada nulla, ma nulla dico, fran, giù, cadono. Stanno lì attaccati al chiodo, nessuno gli fa niente, ma loro a un certo punto, fran, cadono giù, come sassi. Nel silenzio più assoluto, con tutto immobile intorno, non una mosca che vola, e loro, fran. Non c'è una ragione. Perché proprio in quell'istante? Non si sa. Fran. Cos'è che succede a un chiodo per farlo decidere che non ne può più? C'ha un'anima, anche lui, poveretto? Prende delle decisioni? Ne ha discusso a lungo col quadro, erano incerti sul da farsi, ne parlavano tutte le sere, da anni, poi hanno deciso una data, un'ora, un minuto, un istante, è quello, fran. O lo sapevano già dall'inizio, i due, era già tutto combinato, guarda io mollo tutto tra sette anni, per me va bene, okay allora intesi per il 13 maggio, okay, verso le sei, facciamo sei meno un quarto, d'accordo, allora buonanotte, 'notte. Sette anni dopo, 13 maggio, sei meno un quarto, fran.
      Non si capisce. È una di quelle cose che è meglio che non ci pensi, se no ci esci matto. Quando cade un quadro. Quando ti svegli un mattino, e non la ami più. Quando apri il giornale e leggi che è scoppiata la guerra. Quando vedi un treno e pensi io devo andarmene da qui. Quando ti guardi allo specchio e ti accorgi che sei vecchio. Quando, in mezzo all'Oceano, Novecento alzò lo sguardo dal piatto e mi disse: "A New York, fra tre giorni, io scenderò da questa nave". Ci rimasi secco. Fran.”
      ― Alessandro Baricco, Novecento. Un monologo

      Questo potentissimo pezzo col quale ho duellato anch'io su ruvide tavole di palcoscenico, è sufficiente a rispondere a chicchessia - in special modo a un talentuoso uomo di teatro come Il Guardiano -. L'artista Baricco è anche autore di un grande film, Lezione Ventuno, che si beve da solo, e senza fatica alcuna, molta della indubbia lagnosità bergamiana

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    7. A" Novecento" io preferisco "Non sono una nuvola", anche per il fatto che non l'ho letto.

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    8. Questo brano, a metà fra il sofistico e il fatalistico, dimostra solo che Baricco ha letto Kafka e ha passato molte ore dinanzi alla tv, a guardare programmi di cazzeggio vario, dove non sanno cosa mettere in tavola e si divertono a disquisire di caxxate.
      Perdonami, dotto e brillante amico, ma non è con un brano surreale e ozioso, che possiamo assegnare a Baricco il titolo di scrittore di talento.
      Per quanto riguarda la presunta "legnosità" di Bergman, ti faccio presente che si tratta di un grandissimo artista, che ha saputo indagare nell'animo umano, come nessun altro, rendendo così la sua Arte universale!

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    9. Ora neanche mi va di stare a discutere perché, fondamentalmente, i gusti sono - e per fortuna - soggettivi. Ma "ozioso" a questo pezzo non te lo dovrei perdonare.. Baricco, per quanto civettuolo e caxxaro, riesce spessissimo in tre-parole-tre a mettere sul piatto e sviscerare tonnellate di prosopoea narrativa, proprio quella che detesti intercettandola nei "lunghi e noiosissimi monologhi". Seta ne è l'esempio più lampante. Un romanzo totale e brevissimo. Intenso e devastante. Un lampo nel buio. Qualcuno scorge la luce, e altri rimangono accecati.
      Tutto qua.
      Accantonerei ulteriori polemiche. Anche se dubito che tu abbia letto, ad esempio, Questa storia. Uno delle meraviglie baricchiane.

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    10. Lungi da me propositi polemici, caro Franco, ma solo civilissimi ed istruttivi scambi di opinione... specialmente sui blog altrui.
      So che sentirsi maltrattare i propri beniamini può far male e perciò ti chiedo scusa per l' "ozioso" con cui ho liquidato il monologo precedente, devo però precisare che trovare l'affermazione: "dubito che tu abbia letto... SETA" è un po' pesante, come se avessi voluto dire: "Non sai niente di quell'autore e ti permetti di criticare".
      Allora sappi, nobile e battagliero amico, che quando ho definito il tuo adorato Baricco mimalista, mi riferivo proprio a SETA, che è un abile concentrato di NULLA, spacciato per un capolavoro di sincretismo contemporaneo.
      .
      .
      .
      ^___*

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    11. Ah carissimo.. se leggessi in maniera meno "minimalista" avresti colto che mi riferivo a Questa storia, romanzo ben più complesso e articolato, e per nulla new age, anche se comunque profondamente e solidamente baricchiano.
      Se dovessi dirti, mi ha forse vagamente deluso l'ultimo Smith & Wesson, anche se la forza e la saggezza di Baricco, è nel rendere leggero il profondo. Per questo lo si accusa. Non se ne sta nella torre d'avorio.
      A ognuno il suo ;)

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    12. Va bene, ti riferivi a "Questa Storia", che ammetto di non aver letto, ma io ho criticato "Seta", che ho letto due volte.

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    13. Novecento vale la pena di sopportare il prima e il dopo. E più farselo scorrere tra le dita come acqua. Che non resta nulla...

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  7. Finiti SOLO 2 settimane prima dell'evento?
    Fosse stato degno di nota sarebbero finite prima le prenotazioni.
    Fa quasi tristezza pensare che ci sono concerti a luglio che hanno ad oggi i posti esauriti, mentre per uno scrittore puoi prenotare con comodo due settimane prima e trovar posto (soprattutto se si conseidera la differenza di posti totali nei diversi ambiti)

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    1. .. in effetti, nel paese dove ci sono chilometri di fila per vedere TZN non pensavo - colpevolmente - che dovessi premunirmi cosi in anticipo per il mio piccolo grande uomo.. chi è causa del suo mal.. in compenso, la prossima settimana, sarò tra i primi ad avere tra le mani La Sposa giovane, il nuovo romanzo di Alessandro.

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  8. Ho un rapporto molto rissoso con Baricco.
    Tanti anni fa vidi il suo spettacolo "Totem" e ne rimasi molto colpita.
    Ad oggi, invece, non sono riuscita a finire nemmeno un suo libro. Per noia. Enormissima noia.

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    1. Ah Mareva! Se non sei riuscita a finire neanche un sogno lieve come Novecento dubito anche che approderai nell'inquietante porto della nave di Teseo.. ;)

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  9. Hai provato Franchino a portare al'Auditorium uno dei tuoi scritti?
    Quest'ultimo per esempio avrebbe avuto un successo gigantesco e i posti sarebbero andati via come le sottilette Kraft!
    Bacio!

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    1. Sei veramente carina Nellina!.. è un mio sogno nel cassetto.. guai a non coltivarne.. (e quel giorno un posto in prima fila tutto per te.. ;)))

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  10. Tutti parlano di Baricco... sarà per questo che non l'ho ancora letto... rimedierò prima o poi, e ne riparleremo. u.u

    Nel frattempo Franché... occhio al 3 per 2 ;-P

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    1. ..e magari manco hai visto mai La leggenda del pianista sull'oceano?!? Senza parole...
      p.s. il tre per due ti fa comprare una cosa in più delle due che non compreresti mai, quando invece te ne servirebbe una. E spesso manco quella.

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    2. Siiii che l'ho visto La leggenda del pianista sull'oceano... e pure un paio di volte, credo ^_^ mi rifarò, promesso.

      ps. ecco.... ;-)

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  11. L'Operazione Baricco: L'iliade di Omero. Un commento dal web.
    Gli ultimi 51 giorni della guerra di Troia narrati nell'Iliade sono ridotti a poco più di 160 pagine, molte cose sono ovviamente tagliate essendoci l'intervento degli dei che nell'Iliade sono schierati dalla parte degli Achei o dei Troiani. La mancanza degli dei è stata da me vista come una mutilazione inutile e dannosa al racconto stesso:gli dei non sono certo moderni, ma nessuno toglierebbe mai gli evangelisti dalla Bibbia se tentasse di renderla più moderna e accessibile, inoltre la mancanza degli dei mi è sembrata un'enorme mancanza di rispetto verso la cultura e la religione dell'Antica Grecia.

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    1. Visto che ti sei preso la briga di spulciare in Web, potevi trovare qualcosa di meno pretestuoso e inconsistente... :)

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    2. Solo per spiegare la mia "filippica" criptica nella speranza che almeno tu la comprendessi.

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    3. « La poesia viva, quella che dà vita a tutto ciò che tocca, è di tutti i tempi e di tutti i paesi, e per questa qualità divina il poeta più moderno di tutti i tempi è Omero »
      (Mario Rapisardi)


      Nessuno può toccare Omero a meno che non sia un idiota.

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  12. Ciao Franco,
    per una questione di misura ed equidistanza, non entro nella disputa in atto "fra giganti", ma devo dire che ho letto due o tre libri di Baricco e confesso che non mi hanno entusiasmato.
    Un caro saluto e a presto ;-)

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    1. Meglio che legga Baricco che Susanna Tamaro, anche se questa nullità è riuscita a vendere oltre 15 milioni di copie in tutto il mondo del suo capolavoro.

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  13. Il classico sabato da sposati, comunque :D anzi che ti permetteva di andare a vedere Baricco! ^^

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  14. Evvabbè ma pure tu ... solo 4 giorni prima!
    Rapporto controverso anche io con Baricco... però sicuramente lo avrei preferito alla full immersion di shopping ;-D
    Un abbraccio!

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  15. Risposte
    1. Fai bene a non andare al letto con Baricco.

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    2. ..ecco il massimo delle battute che possono sciorinare i detrattori.. ed è tutto dire... ;)

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    3. In quanto a te, Pata, vedi un po'..

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    4. Ho anche dimenticato il faccino. E' grave.

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  16. Nemmeno io ho mai letto Baricco, né ci voglio andare a letto.


    Mi ero perso questo post, meglio degli scritti di Baricco. Come fu possibile?

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    1. Potresti leggerlo negli occhi mentre (ci) sei a letto... ;)

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  17. Fra'.... Dopo la cacio e pepe sai che ci vuole?
    Matisse o Chagall, scegli te :)

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    1. Si somigliano, solo che il secondo fa volare i suoi personaggi.
      Pippa, vuoi provare un'amicizia-Valore?

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    2. Allora Chagall :)

      Amicizia valore perché?

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    3. Voto Matisse (ma attendo gli Iperrealisti.. )
      L'amicizia è già un valore. Ma sottolinearlo fa figo (anzi, faigo..)

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  18. Con Baricco ho un rapporto strano, mi piace ma spesso mi lascia perplessa.

    Invece di Spesicco conosco molto di più :P

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    1. ..però acquistare domani La sposa giovane coi buoni pasto mi titilla il giusto... ;)

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