domenica 22 febbraio 2015

NOI E LA GIULIA ...ecco del buon cinema italiano!!



Un giorno ti capita di leggere un nuovo autore italiano, Fabio Bartolomei, e il suo Giulia 1300 e altri miracoli.
E rimani favorevolmente impressionato dalla freschezza e dall'originalità, dalla capacità di descrivere microcosmi diversi in rotta di collisione oppure capaci di generare nuovi vortici di solidarietà.


Qualche anno dopo scopri che uno dei tuoi attori/registi italiani che hai imparato ad apprezzare da tempo, ha preso in mano la sceneggiatura di quel libro e vuole farci un film.
Inutile nascondere che quel connubio ti sa di miscela esplosiva, sai benissimo che Edoardo Leo potrebbe prendersi per se la parte del protagonista disorientato dalla vita, ma non vuole strafare, ha già una regia e una mezza sceneggiatura da curare, da spremere; personaggi tutti al limite da far incontrare e coesistere, e ci riesce con indubbia maestria.


Si ritaglia la macchietta del film e ci fa ridere senza ritegno. Spreme il succo più denso dalle pagine di Bartolomei e disegna, anche stilizzando, personaggi e situazioni in curiosa ed elegante metrica cinematografica: col “sociale” che fa capolino, la storia d'amore a margine, le motivazioni di una generazione che gioca al “piccolo camorrista” perché nessuno offre alternative, l'immigrazione da integrare, il lavoro da inventare e difendere poi.
Chi ha amato il libro assiste a questo veloce rewind di sensazioni che ha coltivato pagina per pagina e si spiazza vagamente: come un camorrista scafato al quale ci si rifiuta di pagare il pizzo; ma poi si adegua al ritmo indiavolato che Leo imprime, piazzando perle di saggezza bartolomeiana quando meno te lo aspetti, calcando su esatti tormentoni, tempi comici e tagli di camera virtuosi, affidandosi il ruolo di metronomo per far sì che la commedia si contamini di tragedia e viceversa.


Qualcosa andava sacrificato e l'affezionato lettore avverte la sfrondatura, l'esaltazione dello stereotipo e la minimizzazione degli schemi, ma si fa piacevolmente fagocitare dalla verve di Leo sia in regia che come protagonista. Il nostro eclettico, anziché riservarsi serenamente la parte dell'incompiuto Diego, si defila (si fa per dire) come macchietta comica perfettamente integrata, come il resto del collage di interpreti che se la cavano tutti al meglio incastrandosi e sostenendosi con estrema duttilità, da Fresi ad Amendola, passando per un Argentero in palla e una dolcissima Anna Foglietta incinta per davvero.
Illustrare la conversione del camorrista alla giusta causa, del resto, poteva apparire improbo negli spazi stritolanti di una trasposizione filmica, ma Leo distilla al meglio questo work in progress di complicità sottintese, questa rivalutazione dell'amor proprio, dell'utilità di un ideale, del riscatto sociale
Cogliamo questo “pareggio fuori casa con la camorra” come una bella vittoria perché, al contrario di come si narra dei nostri protagonisti, Edoardo Leo sembra avere “tutte le armi giuste” per farsi ampiamente strada.


27 commenti:

  1. Hai fatto un'ottima recensione, sembra un film interessante, attenderò il dvd!
    Buona domenica

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    1. Grazie Xavier.. anche se il tuo post oggi, non se batte!... ;)

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    2. sono d'accordo con tutti e due ;))
      leggerò prima il libro, mica lo sapevo che la sceneggiatura era un derivato
      ciao ragazzi :)

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  2. Buongiorno Franco,
    purtroppo ancora non ho visto il film - che hai recensito con la tua solita originalità e leggerezza - ma mi riservo di farlo appena passata questa brutta influenza.
    Buona domenica ^__*

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    1. Ancora auguri Guardiano.. purtroppo è un virus da non prendere sottogamba, ma le amorevoli cure di cui puoi beneficiare ti saranno sicuramente di sollievo (daje Giovy che ce la poi fa!!... )

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    2. Giovy, da ieri, si è ammalata pure lei, adesso siamo quasi senza assistenza (i figli vivono lontano) e sembriamo due zombi ^__*

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    3. Toglimi una curiosità: i figli si sono allontanati dopo che hanno scoperto il vostro blog?! ^_°

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  3. Una recensione talmente invitante che m'induce ad attivarmi : prima il libro e poi il film.
    Grazie.
    Cristiana

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  4. A me non piace nessuno dei protagonisti. Per cui, se mi andrà un giorno lo vedrò su SKY.

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    1. Hai visto mai nulla di Edoardo Leo? Recupera la sua opera prima "Diciott'anni dopo". Un road movie delicato e potente..

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  5. Anche a me hanno detto che è meritevole, sì. Ogni tanto si può dire "viva l'Italia" ;D

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    1. Viva l'Italia un sacco di volte... specie quando non si spaccia per fenomenale (ogni riferimento a grandi bellezze e sacri gra non è casuale manco un po'... )

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  6. Ma viva Franco!
    L'ebook subito sul kindle, il film è affidato al buon cuore della mia linea
    :D

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  7. L'ultima volta che sono andato al cinema ho visto il trailer che mi ha incuriosito molto

    Però per adesso vado al cinema così raramente. ..

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  8. quindi ho sbagliato a non accettare l'invito di chi mi ha detto che dovevo vederlo...

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  9. ho scoperto dell'esistenza di questo film tipo 3 giorni fa, non ho manco visto il trailer, però mi incuriosisce parecchio!!! forse domani sera lo vado a vedere!

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  10. Bene bene. Sei bravissimo. Libro e film descritti molto bene.

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    1. Grazie! Ma ora mi aspetto come minimo che tu legga l'uno o veda l'altro.. ;)

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  11. Amendola non lo sopporto, sarà che lo incrociai e... non mi lasciò affatto una buona impressione. Ma a parte questo, sto Leo sta andando forte, è "emerso" bene, credo possa ritagliarsi un buono spazio da qui agli anni a venire.

    Un salutone Francuzzo carissimo :)

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    1. Non ti ha salutato e ti sei messo a piangere e ad urlare per strada?Ihihi

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    2. Ammazza Paoletta come stiletta!!.. non te ne passa una.. comunque anche Amendola si "sopporta" gradevolmente..

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