martedì 29 ottobre 2013

NUOVI FOLLETTI...


Allora pizza stasera?”

Grazie! Verrei pure, ma stasera c’ho riunione di appartamento.
Appartamento?! Vorrai dire condominio?”



No no.. proprio appartamento... sono convocato dai miei folletti.
Ma dai!.. folletti!?.. mo’ convocano pure le riunioni?!
Ma che stress!!.. ma di che c’hai da fa co' Luisa..”

Ma no, davvero!.. eppoi che stress vuoi che sia.. mi animano ancor di più la casa - che già adoro cosi com’è -, .. e pure la vita..



fatto sta che la settimana scorsa è arrivato un nuovo folletto
e adesso c’è un po' di maretta...
- certo, chissà perché mi sembra cosi naturale parlare dei miei folletti mentre immagino tutte facce vagamente esterrefatte... -


insomma, i miei gnometti indigeni, i “residenti”, per cosi dire, l’hanno accolto si, ma con qualche riserva...
Intanto non li avevo avvertiti, ed in realtà neanch’io sapevo della nuova venuta, tutto sommato l’iniziativa è stata di mia moglie, Lulù; e poi perché il nuovo arrivato, oltre ad essere straniero (si chiama Vorwerk) se la tira anche un pochino... 


vero è che al suo posto c’era già un altro Vorwerk, ma era un elfo residente di vecchissima data, uno ormai di famiglia, sempre al seguito, pacioso, di quelli che non s’intromettono mai, non alzano mai la voce, dove li metti stanno; quasi un pezzo d’arredamento che non s’è mai impicciato delle dinamiche follettistiche di queste nuove generazioni, e non aspirava certo a farlo...



questo nuovo invece si è portato un sacchetto di roba appresso e sembra voglia rivoltare casa, in più è apparso subito piuttosto elettrico, insomma uno facile a farsele girare e che te le canta senza filtro, oltretutto mi dicono che sia un maniaco della pulizia e gli altri, da questo punto di vista, sono vagamente refrattari.


Del resto, se posso ancora attaccare quadri, mensole e ficcare qualche mobile in casa (oltre ai soprammobili), 


figuriamoci se posso fare storie per dei folletti monelli che s’infilano dappertutto e si appendono in ogni dove, sbirciano cassetti e frigo, dalle posate all’ hard disk, mischiano i panni stesi e fanno sparire di tutto, dal sale all'erba cipollina, giocano a nascondino tra il forno e la lavatrice, non lasciano nulla e nessuno in pace, non gli sfugge una virgola e quando scoprono che si parla di loro, alla faccia di un'atavica riservatezza, non dissimulano affatto un certo compiacimento ...



di conseguenza, preso atto di questo “radicamento territoriale”, hanno messo su il loro club, delimitato la zona (tutta la casa praticamente, intesa anche come “volume”) e pretendono di poter vagliare le new entry...
hanno da ridire, ad esempio, perché sembra che questo Vorwerk, di folletto abbia solo il nome, e sia, invece, solo un ammasso di plastica e circuiti..

Ma allora, dov’è il problema?! Ho replicato.



Il problema è il copyright, non è che il primo che transita possa spacciarsi per “folletto” e noi tutti contenti.

Esistono tradizioni, pedegree, costumi, certificazioni... istituiremo una follett-tax, siamo già riuniti in bicamerale (due in camera da pranzo/soggiorno e due in camera da letto) e stasera, per la riunione, notificheremo la decisione.
Intanto l’abbiamo interrogato Vorwerk, ma sembra che senza corrente non accenni ad offrire alcun contributo, oppure è cosi supponente che ci ignora bellamente... insomma, o lui o noi!”




Be’, stasera verrà anche Luisa in riunione e quando proporrete il fatidico dilemma, conosco già la sua risposta:

Va bene, scelgo voi 


e mando via Vorwerk... ma ad una condizione: tutti i giorni toccherà a voi lavare, spolverare, sgrassare, pulire, spazzolare, aspirare, lucidare, smacchiare...




Immagino già l’unanime risposta:





Tutto sommato c’è posto anche per Vorwerk in questa casetta.. benvenuto amico folletto!!”

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