mercoledì 26 giugno 2013

L'ISOLA CHE C'E': PONZA


Uno dei segreti dell'isola è il silenzio.
Silenzio a circondare tutto, al pari del mare.
E quando l'isola è minuscola (ma neanche tanto, stretta ma lunga una decina di chilometri - curve comprese -)
la sensazione di - scusa il gioco di parole - isolamento diventa magica;
al culmine di una collina puoi scorgere entrambe le coste, alba e tramonto, luce vivida da un lato e buio incombente dall'altro, marosi in subbuglio ad ovest e calma piatta ad est,
vento irrequieto a scompigliarti  su di un versante, aria immobile scolpita nella costa sull'altro.
E se la circumnavighi in barca, solcando acque dai colori più folli, t'impadronisci ancor di più di quei confini, delle loro sfumature, e ne diventi parte, come quando calpesti i "sentieri di salsedine" che 's'inerpicano verso il cielo, fino a che (è capitato) confondi l'orizzonte ed una barca lontana ti appare aereo immobile
e ubriaco di ginestre in crisi di caldo diventi allora custode dell'isola,
di tutto il mare e di tutti i sogni appesi al tuo sguardo,
ed anche chiudendo gli occhi, sapresti come muoverti.

Nel silenzio che ti respira.

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