giovedì 27 giugno 2013

ERRI DE LUCA SI, ME L'ASPETTAVO PROPRIO COSI...

 (incontro alla Libreria Pavese  21 gen 2011)


Si, me l’aspettavo proprio cosi.

Con un sorriso affabile, con la voce attenuata di pensiero, dimesso nel vestito e nel muoversi, perché l’importanza è altrove, nel taglio di una parola e non nell’ampiezza di un gesto o di un’immagine.
E poi l’ho trovato subito e di nuovo complice, nell’affermare quella voglia di scrivere quando si torna a casa dal lavoro, quel bisogno di scrivere che fa da contrappeso alla fatica quotidiana, che sfoga il tuo intimo, che ti libera da un universo disegnato da altri catapultandoti nel tuo universo, parallelo e personale.
E quel ragionare di ricordi, quell’immaginare un’ipotesi di Dio, dal suo punto di vista di non credente, ma di curioso di quella storia che porta avanti una leggenda cosi apparentemente fragile, col solo e semplice amore a capo di tutto.
Ed ancora il suo rapporto schivo con la poesia, restio a considerarla un qualcosa di compiuto (pure se tutti amiamo la sua prosa poetica), quella capacità di raccontare estasiando l’impalpabile; la metafora sistematica al servizio della fantasia e dell’intonarsi al mondo convenzionale.
L’appassionato che legge De Luca è complice prima che lettore, testimone prima ancora che scopritore;
ed oggi, de visu, ho (ri)scoperto un amico.

Si, me l’aspettavo proprio cosi. Erri.

p.s. c'era un bel pò di gente venerdì, ed ho incontrato, senza appuntamento, anche altri amici ed amiche, tutti consapevoli e ben contenti di constatare un altro solido filo invisibile che ci lega.
Chi non c'era, c'era comunque, e spero sia segno d'amicizia giunto a destinazione.



2 commenti:

  1. Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. (Il giovane Holden)....beh per me con Erri è così-

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  2. Franco, pure io. Quando lo incontrai ebbi le medesime sensazioni.
    In più mi perdevo nel colore dei suoi occhi azzurri,così fermi, così pacati.
    Era schivo e timido come mi aspettavo.
    E nello stringermi la mano con forza che capii che non avrebbe potuto essere diverso da come era.
    Il ricordo dell'incontro lo conservo nel profondo della mia anima come un avvenimento di inestimabile valore.
    Stasera passo a lasciarti il mio link sull'accaduto.
    Abbraccio.

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